Sclerosi collo vescica, reflusso vescico ureterale ed ipotrofia renale

Sono un ragazzo del 1975, svolgo un’attività lavorativa impiegatizia, ma cerco comunque per quanto possibile di condurre una vita non troppo sedentaria. Non fumo, non assumo alcool, ho un’alimentazione abbastanza equilibrata.
A fine 2006 mi sono rivolto per la prima volta ad un urologo per sintomi di pollachiuria ed ad oggi mi ritrovo con le diagnosi di:
- sclerosi del collo vescicale;
- ipotrofia del rene dx (9,3cm vs 11,9cm); condizione che si presume essere insorta recentemente perché ecografie dell’addome superiore del 2003 e 2005 (eseguite per indagare a seguito di frequenti episodi di gastrite) non rilevavamo anomalie volumetriche;
- reflusso vescico-ureterale dx di grado II.

Premetto che al momento dal punto di vista nefrologico sono asintomatico e non ho mai avuto pielonefriti o cistopieliti. Nel 03/2007 ho avuto per la prima volta in vita mia una flogosi asettica delle basse vie urinarie (verificatasi a seguito dell’effetto dell’eiaculazione retrograda causata da assunzione di Omnic) e poco dopo una delle spermiocolture era risultata positiva all’escherichia coli, curata semplicemente con antibiotico.

Riporto qui di seguito i referti degli esami che ho condotto:
- 12/2006 e 03/2008
Visita Urologica: “[…] La prostata appare di volume normale, liscia, parenchimatosa non dolente, priva di aree focali sospette o zone di flogosi.”. Il resto tutto nella norma, compreso il PSA.
- 12/2006
1a Uroflussimetria: “flusso urinario continuo, di entità notevolmente ridotta, tempo di flusso prolungato, con residuo vescicale post-minzionale configurante una ritenzione urinaria incompleta” (flusso max 6.7ml/s; flusso medio 4.1ml/s; tempo raggiungimento flusso max 66s; tempo svuotamento 86s; tempo di flusso 86s; volume espulso 349ml; urina residua 157ml); segnalo tuttavia di non aver eseguito l’esame in condizioni fisiologiche normali, avendo raggiunto una eccessiva sovradistensione vescicale;
- 01/2007
Uretrocistoscopia: “vescica simmetrica e mediana, normodistensibile a pareti regolari; meati ureterali ortotopici normoeiaculanti. Mucosa vescicale regolare ed indenne da neoformazioni solide aggettanti nel lume. Alla manovra di rivolgimento collo vescicale regolare; in uscita labbro sacrale del collo vescicale rigido in un quadro compatibile con sclerosi. Lobi prostatici nella norma non ostruenti. Uretra di calibro uniforme lungo tutto il suo decorso”;
- 03/2007
2a Uroflussometria + Elettromiografia: la registrazione dell’attività elettromiografica ha confermato un flusso ipovalido (Qmax 8.2ml/s; Qave 5.8ml/s; vol vuotato 168cc; RPM 40cc) accompagnato da elevato ipertono perianale;
- 02/2007
Scintigrafia Renale Sequenziale (mag3): “Rene dx ridotto di dimensioni [..]. In fase di escrezione, nei limiti della norma a carico del rene sx; permane modica ipocaptazione del radio farmaco nel rene dx [..]. Funzione renale separata: rene sx 72.41% - rene dx 27.59%. ERPF totale (valutato con gamma camera) 720ml/min.
Significativa alterazione morfo-funzionale a carico del rene dx, rene sx in fase compensatoria con funzione conservata”;
- 04/2008
Eco-Color Doppler dei Reni e Arterie Renali: “Reni in Sede, a profili lisci ed ecostruttura regolare; il rene destro presenta dimensioni lievemente ridotte rispetto al controlaterale (9,3cm vs 11,9cm); nei limiti lo spessore parenchimale bilateralmente; minuta formazione cistica a sinistra di 8mm al polo superiore. Non segni di idronefrosi.
Reni normovascolarizzati all’ecocolor-doppler; gli indici di resistenza presentano valori bilateralmente nella norma attorno a 0,63. Non flussi post-stenotici. Non segni di stenosi emodinamicamente significative a livello delle porzioni valutabili delle arterie renali”;
- 04/2008
Cistouretrografia retrograda (6 radiogrammi): “Non rilievi d’ordine patologico al preliminare radiogramma diretto del piccolo bacino. Si posiziona caterere in vescica attraverso il quale si inietta mezzo di contrasto organo iodato (iopamidolo) ottenendo una massima distensione della vescica di 250ml. La vescica presenta profili regolari. In fase minzionale si osserva scarsa formazione del canale trigonale con incisura cervico-uretrale posteriore del tutto compatibile con sclerosi del collo vescicale. A valle uretra di calibro regolare. Durante la fase minzionale si osserva reflusso attivo di mezzo di contrasto lungo uretere destro. Dopo minzione permane piccola quota di mezzo di contrasto in vescica e si documenta la presenza di reflusso vescico-ureterale a destra che si estende fino alle cavità calico-pieliche omolaterali che non appaiono dilatate (II grado). Non segni di reflusso vescico-ureterale a sinistra”;
- 04/2008
Esami di Laboratorio: Creatinina 0,97mg/dl – Clearance Creatinina 150ml/min – PSA totale 1,20ng/ml. Urinocoltura e Spermiocoltura negative.

Il nefrologo ha consigliato una valutazione urologica per eventuale intervento di correzione del reflusso. Non presentando segni di nefropatia in atto e quindi problemi internistici d’ordine nefrologico, consiglia di controllare periodicamente l’urinocultura.
Il reparto di Urologia dell’Ospedale ritiene che si dovrebbe provvedere ad un doppio intervento endoscopico: quello di incisione del collo vescicale per ridurre le resistenze di svuotamento vescicale e quello contestuale di iniezione perimeatale destra di bulking agent al fine di ridurre il reflusso vescico-ureterale; il secondo avrebbe senso praticarlo solo a condizione che si esegua anche il primo.

Nel corso dell’ultimo anno ho letto parecchio sull’intervento di incisione del collo vescicale e, in particolare, del fatto che comporta con molta probabilità l’eiaculazione retrograda permanente e che tende spesso a non essere affatto risolutivo, perché con il tempo si formano sclerosi cicatriziali che rendono necessari successivi interventi. Tutto questo mi terrorizza e di conseguenza vorrei evitare se possibile di immettermi in un tunnel di questo tipo, dal quale -avendo oggi 33 anni- davvero non intravvedo la luce.
Mi sono rivolto ad un altro urologo-chirurgo il quale, invece, è del parere di non eseguire –almeno per ora- i suddetti interventi, soprattutto dal momento che le cavità calico-pieliche non apparivano dilatate alla cistouretrografia e che mia madre presenta anche un ipotrofia ben più seria al rene dx (il suo rene è proprio grinzo, per cause non conosciute) ed è sempre stata asintomatica (oggi ha 69 anni). Consiglia quindi di iniziare da subito con una terapia farmacologica Xatral + Permixon (1cp al giorno) per vedere i suoi effetti sul problema della sclerosi del collo vescicale (check uriflussimetria tra 3mesi) e di ripetere un’ecografia ai reni tra 10mesi per poter valutare più obiettivamente il grado di evoluzione della situazione dal punto di vista nefrologico.
N.B.: nel 2007 avevo provato una terapia con l’Omnic, ma ho dovuto sospenderla a causa di una importante sintomatologia urinaria irritativa comparsa dopo pochi giorni per l’effetto collaterale della eiaculazione retrograda. Lo Xatral invece sembra non causarmi questo effetto collaterale e da 15 giorni lo sto tollerando bene (a parte un po’ di male di testa e stanchezza).
Il Permixon non l’ho ancora provato, anche perché l’urologo dell’Ospedale -al quale ho espresso il desiderio di tentare un approccio conservativo- mi dice essere superfluo in quanto basterebbe lo Xatral.

Con la presente sono a chiedere cortesemente a chiunque sente di potermi aiutare, di darmi un parere (magari evidenziando l’esistenza di eventuali soluzioni alternative a quelle sopra citate e proposte dai medici che ho sentito) e possibilmente di indicarmi centri di riferimento con esperienza sul trattamento delle patologie che ho.
So che la sclerosi al collo non può venir guarita, ma vorrei con tutto il cuore migliorare la condizione e soprattutto evitare un peggioramento, perché forse in questo modo anche il problema del reflusso migliorerebbe. Ad esempio, l’ elettromiografia individuava una continua tensione della muscolatura del piano perianale e questa è stata indicata come la possibile causa della formazione della sclerosi: forse esistono delle terapie, degli esercizi per ridurre al più possibile questa tensione ed evitare così che la patologia avanzi...

Ringrazio infinitamente fin d’ora chi mi risponderà e in generale tutti voi per il grande servizio di consulenza che fornite attraverso questo sito.

Marco
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
Caro Marco,

esprimere giudizi "definitivi" su un caso come il suo, per via telematica, sarebbe estremamente difficile e forse "presuntuoso".
Lei abita a Trieste dove esiste un ottimo centro Urologico della Università da poter consultare prima di prendere le opportune decisioni terapeutiche
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
All'Ospedale -dove ha sede anche la clinica univeritaria- mi sono già rivolto ed ho ricevuto le indicazioni sopra riportate.
Grazie comunque.

distinti saluti
[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
caro lettore,

provi a fare un salto a Padova o Bassano ( prof Breda)
valide strutture dove avere pareri concreti
cari saluti
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto