Spermiocoltura dopo terapia antibiotica

Buongiorno, circa un mese fa mi sono sottoposto a terapia antibiotica per problema alla gola (il tampone faringeo mi aveva diagnosticato uno staffiloccocco aureus), curato con 7 gg di Amplital (penicellina), terminato lo scorso 21 maggio.
Premetto che è il 3' ciclo di antibiotici eseguito da inizio anno ad oggi, un altro lo avevo fatto per estrazione dente giudizio (metà marzo), mentre ad inizio anno aevo fatto 14 gg di antibiotico per entereococco spp riscontrato da spermiocoltura dopo dolori alla zona pelvica.

Tornando all attuale, contestualmente alla fine del ciclo antibiotico, ho riscontrato problemi di tipo urologico quali sgocciolamento post minzionale, di nuovo dolori alla zona pelvica e saltuari bruciori al pene sia dopo l atto che in condizione normale..
Visitato il giorno 28 dal mio urologo mi ha detto che la prostata era un po infiammata e mi ha richiesto nuovi accertamenti quale spermiocoltura e uricoltura da eseguire almeno 7 gg dopo la fine dell antibiotico, che ho fatto pertanto il giorno 30 maggio.

Ora pero' il medico di famiglia che me li aveva poi prescritti mi ha detto che di gg ne dovevano almeno passare 15, ed in internet trovo pareri discordanti in merito (chi dice chi dice 10, ecc..).

Tantè che ieri ho ricevuto i risultati e tutto era NEGATIVO, ma premetto che i piccoli fastidi permangono, specie lo sgocciolamento post minzionale, molto fastidioso, gli altri posso affermare essere scomparsi.

Pertanto la mia domanda è: secondo lei una spermiocoltura eseguita dopo 9 GIORNI dalla fine della terapia antibiotica è da ritenersi attendibile, oppure il risultato avuto è il solito -falso negativo-? In caso mi consiglia di rifarla al piu' presto?

Grazie 1000 x il tempo che vorrà dedicarmi
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signore
è sempre difficile stabilire l'intervallo corretto tra la sospensione dell'antibiotico e l'esecuzione del controllo colturale.
Rimaniamo comunque al fatto che l'esame è negativo ma rimangono i disturbi. La congestione prostatica determina però spesso una sintomatologia che persiste per diverse settimane pur se l'infezione è stata curata in modo adeguato. Rimane infatti il processo infiammatorio. sarebbe pertanto opportuna una terapia decongestionante con una valutazione specialistica urologica anche per capire se ci sono dei fattori predisponenti l'infiammazione prostatica e adottare degli opportuni rimedi.

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
grazie dottore x l interessamento.

quindi secondo lei questi problemi di sgocciolamento e fastidio, sorti proprio post antibiotico, preso per infezione faringea, si sono verificati in seguito ai molti antibiotici presi nell ultimo semestre?

Riguardo la terapia decongestionante mi potrebbe dare qualche consiglio perfavore?
Consideri che già da anni assumo serenoa repens (Prostafactors) per problemi di a.g.a. ed il mio urologo me lo ha consigliato anche per la prostata.

La ringrazio di nuovo per il contributo che vorrà darmi.
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