Sospetta prostatite

Da qualche mese combatto con sintomi fastidiosi, all'inizio erano sintomi più simili ad una cistite, andavo spesso a urinare, poi sono diventati problemi digestivi e infine i sintomi di una prostatite, infatti da alcuni messi ho perdite di secrezioni uretrali biancastre, maleodoranti non assocciate a stranuria, nè disuria nè febbre.
Ho effettuato inizialmente l'esame delle urine e urinocoltura risultato negativo, in seguito un'ecografia del baso addome e tutto è risultato nella norma, infine un tampone uretrale anch'esso negativo così ho effettuato la mia prima visita urologica, l'urologo mi ha detto che i genitali sono nella norma che la prostata è piccola di consistenza soffice(lievemente dolente alla palpazione) e così mi ha consigliato di prendere una proposta mono: 1cpr al dì per 3 mesi e un Minocin 100: 1+1cpr oer 7 giorni
il problema e che non riesco ad ingoiare il poposta mono(ho sempre avuto problemi nel deglutire compresse) quindi volevo sapere se esiste un'integratore con gli stessi ingredienti(serenoa repens, epilobium angustifolium) a bustine perchè ci tenevo a seguire esattamente le terapia data dall'urologo in modo da guarire una volta per tutte
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
gli esiti generalmente negativi delle indagini eseguite contrastano un poco con la persistenza di codeste "perdite di secrezioni uretrali biancastre", che infatti il nostro Collega pare interpretare con il sospetto di una infezione da Clamidia o Micoplasmi non rilevati dal tampone (ovvero non specificatamente ricercati?). Da qui la prescrizione della terapia antibiotica con tetracicline (Minocin), delle quali è nota l'efficacia teorica su questi particolari micro-organismi. La terapia con integratori è ovviamente da considerare come d'appoggio o palliativo. Purtroppo, nonostante l'utilizzo diffusissimo e gli innumerevoli preparati a disposizione, la reale efficacia di queste sostanze è asolutamente variabile da caso a caso e comunque raramente risolutiva. Ricordiamo che inizialmente queste sostanze sono state proposte per attenuare i sintomi correlati all'ingrossamento prostatico dell'anziano, quindi in condizioni molto differenti dalla sua. Con il tempo, l''uso si è diffuso pressochè a tutte le situazioni in cui si presume un interessamento infiammatorio della prostata, ma . come si è detto - sempre con risultati quantomeno incostanti. Noi non siamo a conoscenza di preparati di serenoa repens non in compresse o capsule, presumiamo che vi siano dei problemi tecnici di confezionamento. Peraltro, riteniamo che le compresse (es. ProstaMEV o ProstMEV Plus) potrebbero anche essere frammentate senza troppi scrupoli. Ovvero, senza troppi scrupoli, si potrebbe anche pensare di lasciare queste cose sugli scaffali del farmacista. Ma di questo dovrà ovviamente discuterne con il nostro Collega che le ha prescritto la terapia.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il prodotto da lei indicato è un integratore alimentare a base di Serenoa ed Epilobio; credo che al momento non esista un prodotto in bustine con una formulazione già preparata con gli stessi componenti.

La cosa più corretta da fare è eventualmente sentire in diretta un bravo erborista che sappia combinare in polvere i prodotti estrattivi su menzionati o meglio risentire il suo urologo per eventualmente cambiare strategia terapeutica.

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Volevo aggiornarvi sul mio stato, i sintomi erano quasi scomparsi per qualche giorno con l'uso di minocin ma una volta finito il ciclo con l'antibiotico sono riapparsi, ho notato che faccio fatica a digerire latticini e prodotti con il lievito e cibi molto zuccherati, mi creano non pochi problemi al livello intestinale, causandomi a volte stitichezza alternati a feci molli. Ho fatto per di più una scoperta interessante, una mia ex con cui ho avuto rapporti ha avuto una candida nel momento corrispondente in cui mi sono iniziati i sintomi, adesso sospetto di avere una candida intestinale. Ho fatto delle ricerche su questo fungo, scoprendo che vive nel cavo gastro intestinale e che attacca tutti gli organi del basso addome in maniera estesa, come l'intestino, prostata, vescica e uretra. Siccome i sintomi a livello di intolleranzi alimentari e sintomi generali corrispondevano con i miei, sono andato ad aggiornare il mio medico di base, lui ha escluso tutto questo dicendo che l'uomo non può avere essere infettato da una candida e che non vi sono esami per individuare una candida intestinale..
Ma sinceramente non sono daccordo con lui, così volevo chiedervi un parere a voi, un uomo può contrarre tale fungo e può in tal caso accertarlo tramite un'esame?
Premetto che negli esami precedenti, cioè il tampone uretale e la spermiocoltura il mio dottore aveva ricercato la Clamidiae la Gonorrea.
Grazie in anticipo per eventuali risposte
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,

dia retta al suo medico di famiglia che mi sembra persona ben informata; una candida intestinale la si esclude in presenza di una storia clinica come quella da lei raccontata.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Però mi risulta difficile pensare che sia solamente un caso la comparsa dei sintomi(tra l'altro corrispondenti alla malattia) nel momento dopo il rapporto non protetto. Mi chiedo come si possa escludere così facilmente la trasmissione di una candida da donna a uomo senza aver effettuato almeno un'esame sulla candida?
Eppure sempre su medicitalia https://www.medicitalia.it/salute/ginecologia-e-ostetricia/53-candida.html cito testualmente ciò che scritto, dice:

'La patologia riguarda anche gli individui di sesso maschile sebbene, in molti casi, negli uomini, il germe rimane presente nell’organismo senza manifestare sintomi negativi.'
'Il contagio si manifesta con maggiore frequenza soprattutto da donna a uomo e da donna a donna'
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

ma qui credo che non si parli di una infezione da candida a livello intestinale.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Secondo lei questi disturbi a quali malattie si possono assocciare?
ultimamente sta diventando una tortura, specialmente mangiare, ho dovuto eliminare ogni tipo di zucchero e latticino cercando di essere molto selettivo negli almenti perchè ogni qual volta li mangio ho subito perdite dall'uretra specialmente quando devo evacuare questi alimenti, senza contare che mi appesantisce molto lo stomaco.
A primo impatto viene da pensare che la cattiva digestione e la stitichezza provochino queste perdite per via della prostata stimolata durante lo sforzo della defecazione, ma nella visita dall'urologo la prostata risultava piccola.. quindi anche qui ci capisco poco a nulla.. vorrei individuare al più presto la causa dei sintomi così da poter agire adeguatamente, anche perchè con i vari cicli di antibiotici/antimicotici provati fino adesso i disturbi recidivano sempre.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da quello che ci scrive, la prostata nei suoi sintomi e soprattutto problemi gastrointestinali non sembra avere un ruolo significativo.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Pensa che un'esame delle feci possa essere utile nel mio caso?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Prima di fare altri esami diagnostici, forse inutili, senta o risenta in diretta il suo medico di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Salve volevo aggiornavi sulla mia situazione, la ginecologa della mia nuova partner le ha diagnosticato la candida, che le ho probabilmente trasmesso la prima volta che non abbiamo usato protezioni quando ancora ignoravo di esserne infetto. Dunque devo pensare che le mie supposizioni erano esatte? la mia ex partner mi ha trasmesso tale fungo che io a mia volta ho trasmesso alla mia attuale partner
Per quanto riguarda me ultimamente ho assunto i fermenti lattici codex, argilla verde ventilata per uso interno ed estratto di semi di pompelmo, i sintomi sono migliorati molto, ma comunque sia quando tocco alcuni cibi rischio sempre delle perdite biancastre che vado a notare puntualmente nella mia biancheria intima ma adesso quanto meno non sono maleodoranti e le feci stano tornando consistenti e di forma idonea, ma mi chiedo in questo caso con chi mi devo rivolgere? devo farmi seguire nuovamente dall'urologo o eventualmente sarebbe meglio spiegare la mia situazione a un gastroenterologo?
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Sempre sentire in primis il suo medico di famiglia, lui, inquadrata in diretta la sua reale situazione clinica, le saprà dare l'indicazione corretta e precisa: urologo, gastroenterologo o entrambi; noi, da questa postazione e per quello che ci scrive, saremmo tentati di dirle di seguire la strada urologica.

Ancora un cordiale saluto.
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