Emorragia/Difficoltà ad urinare

Buongiorno. Ho 73 anni. Espongo brevemente il mio problema: 10 giorni fa, in seguito a uno stimolo impellente di urinare, ho trattenuto l'urina visto che mi trovavo per strada e non vi era modo di espellerla. Una volta arrivato a casa, provando ad urinare ho avuto una ematuria, poi emorragia vera e propria, in abbondante quantità. Ovviamente era le prima volta che succedeva e colto dal "panico" alla vista di tanto sangue, ho allertato il 118. PV nella norma, lieve febbricola, provvedono a posizionamento di catetere vescicale e trasporto al reparto di urologia. L'urologo dopo la visita con eco dice che i reni sono nella norma, la prostata un pò ipertrofica, prescrive antibiotico per 5 giorni, idratazione abbondante per os,e rimozione del CV dopo appunto 5 giorni, durante i quali non si notavano ulteriore segni di sangue se non un giorno due piccolissimi grumi di sangue nella sacca delle urine. Rimosso il CV in mattinata, nel pomeriggio mi reco per visita e valutazione della minzione, in cui risulta un non completo svuotamento della vescica (residuo di 40-50 ml su 100 ml iniziali), ma l'urologo non ritiene opportuna una ricateterizzazione. Prescrive in seguito di eseguire una TAC pelvi-addome ma senza particolare fretta. In questi giorni senza catetere ho difficoltà nella minzione che risulta ritardata, flusso a intermittenza diciamo, sensazione di non completo svuotamento della vescica. Premetto che sono una persona ansiosa e soffro di IPB, assumo Omnic e Avodart, PSA nella norma, non ho mai avuto di questi problemi.

Volevo gentilmente sapere come mi devo comportare. Può essere una sensazione dovuta al catetere rimosso qualche giorno prima, con la vescica che deve ritrovare il tono muscolare? Può essere di origine nervosa data dallo stato d'ansia? Il motivo può essere la prostata ingrandita? Mi devo preoccupare? La sensazione di vescica piena o non completamente svuotata non è accompagnata dallo stimolo di urinare, è normale? In attesa di una gentile risposta ringrazio e porgo distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
ci pare di capire che l'ingrossamento della prostata, i disturbi ad urinare le relative terapie non siano una novità per lei. Questa ritenzione ed il relativo sanguinamento sono da considerare una complicazione tutto sommato abbastanza comune di questo tipo di problemi e ne segnano la fisiologica evoluzione. Costituisce quindi una sorta di campanello d'allarme sulla eventuale necessità di passare ad una terapia di tipo operativo. Le consiglieremmo di proseguire la terapia per ora, valutando una possibile stabilizzazione che dovrebbe intervenire entro qualche settimana. Se così non è, saranno da ridiscutere le indicazioni, parlandone apertamente con il suo urologo di riferimento.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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