Psa e unoprost

Buongiorno,

mio papà ha un'ipertrofia prostatica benigna riscontrata nel 2008 a causa di valori elevati di psa (valori sopra i 20).
Hanno fatto ulteriori accertamenti tramite biopsia dove sono state riscontrate due iperplasie benigne.
Da allora prende Unoprost e ogni anno controlla il PSA che si mantiene sempre stabile intorno ai 4,5 (psa totale e rapporta psa libero/totale è sempre maggiore di 15).
Quest'anno ha subito un'operazione agli occhi e a causa di questa operazione gli anno fatto sospendere la pastiglia di UNOPROST per circa un mese. (Accenno anche questa operazione agli occhi ha causato una piccola infenzione perchè non si cicatrizzava più la ferita).
Verso fine dicembre (mese di sospensione di unoprost) i valori del psa sono saliti per un psa totale di circa 8,40, un psa free di circa 1,27 e un rapporto tra essi di 15,1.
E' possibile che la sospensione di unoprost abbia alterato il valore del psa?
Lo scorso week end è finito al pronto soccorso per prostatite acuta (febbre, difficoltà ad urinare, dolore ad urinare) e la diagnosi è stata appunto di prostatite acuta. Gli hanno fatto ben due flebo e gli hanno messo il catetere per una settimana. Dopodomani andrà a sentire cosa dice l'urologo che immagino gli faccia rifare gli esami del psa e del sangue visto che quest'infenzione tremenda ha sballato un po' di valori.
Questa fase di prostatite acuta è già capitata due volte.
Cosa ne pensate?
Età del papà: 65 anni!
Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
la terazosina (Unoprost) è in farmaco della famiglia degli alfa-lìtici, sostanze che facilitano il rilassamento delle strutture del collo vescicale e del tratto prostatico dell'uretra. Di per sé, non può influenzare in alcun modo l'espressione del PSA. Se vi è stato un recente episodio infiammatorio acuto con febbre ed ancora ci sono disturbi, non ê assolutamente opportuno ripetere PSA prima di almeno 2-3 mesi, per evitare il rischio di incorrere in falsi positivi unicamente in grado di causare pericolosi stati ansiosi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno Gent.mo Dottor Paolo,

domani mattina andrà a togliere finalmente il catatere e vediamo cosa consiglia l'urologo. Nel referto di dimissione ambulatoriale consigliavano un' ecografia transrettale per vedere lo stato della prostata.
Dopo queste tipo di infiammazioni viene fatta la biopsia prostatica oppure si fanno semplicemente rifare le analisi del psa e un'ecografia per vedere lo stato della prostata? (penso sia una cosa che valuta l'urologo ovviamente)
Per ora ( non so però per quanto tempo) gli ha dato del dutasteride (AVODART), ciproxin per ridurre l'infiammazione e delle punture sempre per ridurre i dolori.
Cosa ne pensa lei dell'AVODART?
Grazie mille per il consulto!

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Utente
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Rettifico Dottore,

non gli hanno dato l'AVODART ma il SILODYX.
Mi scusi per la precisazione incorretta.
Cordiali saluti e grazie ancora!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
anche la silodosina (Sylodix) appartiene alla categoria degli alfa-litici, come la terazosina di cui abbiamo già parlato. L'efficacia dei due framaci è tutto sommato molto simile, la silodosina è un po' più "nuova" ma non necessariamente migliore. D'ogni modo, i due farmaci si sostituiscono l'un l'altro e non vanno associati. Questi sono comunque prodotti che aiutano a diminuire l'ostruzione con una efficacia valutabile già entro pochi giiorni. La dutasteride (Avodart) è invece un farmaco che ha lo scopo di rallentare il processo di ingrossamento della prostata, la sua efficacia è piuttosto variabile, ma gli effetti possono essere percepiti solo in tempi molto più lunghi, ad esempio mesi. In genere, appena trascorso un episodio di infiammazione e relativa ostruzione acuta la cosa più importante è che vi sia una accettabile ripresa dell'urinare spontaneo. Raramente è invece il momento opportuno per decidere su una diagnosi differenziale tra ingrossamento benigno e tumore. Anche la stessa ecografia trans-rettale potrebbe recare artefatti e false immagini legate appunto alla recente infiammazione. In effetti, come già le abbiamo detto, in questi casi è generalmente più opportuno attendere almeno un paio di mesi di assestamento prima di pensare a ripetere indagini che possano portare eventualmente ad una biopsia.


Saluti
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Perfetto Dottor Paolo!
Infatti gli hanno sostituito UNOPROST con il SYLOX appunto perchè è un farmaco più nuovo.
Non so perchè ma ero convinta che UNOPROST abbassasse il livello del psa e invece a quanto pare non è così.
Direi che sono più contenta perchè se UNOPROST non agisce sul livello del psa, le analisi dell'anno scorso erano perfette!
Queste infezioni alle vie urinarie quanto tempo impiegano generalmente prima di bloccare il flusso urinario e quindi portarlo al pronto soccorso?
L'urologo del pronto soccorso gli ha detto che se questi episodi capitano ogni 2/3 anni mio papà non verrà operato, mentre se si verificheranno più spesso verrà presa in considerazione l'operazione.
La ringrazio per la delucidazione e vedremo cosa dirà l'urologo domattina.
Buona giornata intanto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
le manifestazioni acute che possono complicare l'ingrossamento prostatico (infezione, sanguinamento, ostruzione completa acuta) sono assolutamente variabili ed imprevedibili. Costituiscono di fatto il chiaro segno di una situazione non ben compensata e che prelude sempre e comunque, a termine più o meno breve, alla necessità di un intervento. La terapia farmacologica, se efficace, può spostare avanti questa necessità di poco o molto tempo, purtroppo questo noi non lo possiamo sapere. Sta di fatto che, se in futuro intercorresse una ulteriore ritenzione acuta od altra complicazione maggiore, l'intervento disostruttivo sarebbe da proporre. Tutto questo vale se viene comunque esclusa la degenerazione tumorale, assai poco probabile ma, come abbiamo detto, non valutabile con sicurezza a tempi ravvicinati.

Saluti
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Buongiorno Dottore,

oggi mio papà è andato finalmente a togliere il catetere ma l'urologo non gli ha dato delle indicazioni specifiche precise e non gli hanno nemmeno fatto un'ecografia esterna per vedere se la prostata si è ridotta.
L'unica cosa che gli ha detto è di continuare a prendere la pastiglia SILODYX.
Ora abbiamo deciso che fisseremo un appuntamento da un buon urologo e vedremo il da farsi.
Ho un'ultimissima curiosità.
Quando mio papà aveva fatto 6 anni la biopsia il referto presentava anche la scritta che è un portatore di grado elevato PIN3(se non erro c'era solo una parte di prostata soggetta a questo pin alto mentre le restanti sono iperplasie benigne normalissime, non presentavano la dicitura del PIN). Quindi esiste la possibilità che le sue neoplasie benigne possano portare ad un carcinoma.
Nel corso degli anni l'urologo gli ha consigliato di tenere sotto controllo il psa che ripeto è sempre stato PSA TOTALE sui 4,5, PSA FREE nei limiti e psa totale intorno 18-20% non hanno più ritenute opportuno ripetere delle biopsie.
Tre anni fa quando gli è capitato lo stesso problema (prostata ingrossata, difficoltà e bruciore ad urinare, leggera febbre) oltre ad avergli fatto un ecografia esterna, gli hanno fatto anche un'ecografia transrettale dove non c'erano aree sospette a carcinoma.
Non sarebbe stato meglio nel corso degli anni rifare magari una biopsia?
Sono un po' preoccupata ma come di lei non bisogna creare inutili stati allarmanti.
grazie infinite.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
non esistono urologi buoni o meno buoni a prescindere, la buona e soddisfacente comunicazione fra medico e paziente si costruisce anche da due parti, il paziente ha il diritto, ma anche il dovere di chiedere, informarsi, essere rassicurato.
A questo punto ci possiamo augurare che, magari con l'aiuto della silodosina, suo padre possa riprendere ad urinare in modo accettabile. La storia precedente ed il PSA perlopiù su valori limite, ma comunque stabili e con frazione libera elevata, portano a pensare ad un ingrossamento benigno senza degenerazioni tumorali. Senz'altro, ma non prima di almeno 2-3 mesi, si potrà dunque ripetere il PSA e farne oggetto delle opportune considerazioni. Al di là di questo, la persistenza di disturbi non accettabili ad urinare, potrebbe portare a porre le indicazioni ad un intervento disostruttivo.

Saluti
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Perfetto Dottore!
Diciamo che mio papà ha chiesto cosa doveva fare e lui gli ha semplicemente detto di continuare con la pastiglia del SILODYX e nel caso comparissero ancora gli stessi sintomi di correre immediatamente al pronto soccorso senza pensarci due volte.
Le farò sapere cosa dice l'urologo in merito. Speriamo di riuscire ad ottenere una visita entro la settimana prossima così vediamo almeno il da farsi.
Grazie ancora, le auguro una buona giornata!
[#10]
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Ribuonasera Dottore. Ho delle novità.
Hanno rimosso il catetere ma purtroppo una volta rientrato a casa mio papà non riusciva ancora ad urinare (nonostante al pronto soccorso fosse riuscito correttamente) in modo autonomo. Così sono riandati nuovamente al pronto soccorso e gliel'hanno rimesso ancora per una settimana.
In più, ho scoperto che le biopsie prostatiche effetuate a mio papà nel 2008 erano state ben 2 appunto perchè la prima presentava nel lobo destro della prostata una neoplasia benigna di PIN di alto grado.
Invece contrariamente la seconda biopsia evidenziava solo due iperplesie benigne senza indicatori di PIN.
Ora l'urologo ha detto che una volta rimosso il catere, a tempo debito, verrà rifatto il prelievo di psa, l'ecografia transrettale e un'ecografia alla vescica e ai reni.
In ogni caso, l'urologo sembra quasi propenso (in base ai risultati delle ecografie) a valutare anche una possibile operazione.
Vedremo.
La ringrazio per tutto intanto.

Gloria
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
in genere si danno non più di due possibilità di ripresa spontanea. In quel momento, che ovviamente non si auspica, la priorità è la disostruzione, tutti i discorsi sul PSA e la diagnosi differenziale passano in second'ordine.

Saluti
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Buongiorno Dottore,

allora mio papà ha rimosso il catetere oggi e sembra che abbia ripreso ad urinare discretamente.
Devo chiederle una cosa.E' normale che dopo due settimane di catetere abbia bruciore ad urinare?
Visto che dice che avverte bruciore vorrei sapere se è il caso di portarlo nuovamente al pronto soccorso.
La ringrazio per la disponibilità.
Cordiali saluti

gloria
[#13]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
anche dopo solo qualche ora di catetere si possono manifestare dei disturbi, dopo settimane questo è ovvio che accada. Il bruciore dovrebbe progressivamente ridursi in un tempo non breve, nell'arco dei 7-10 giorni. L'importante è che vi sia un flusso decente e sufficiente a svuotare la vescica. La sensaziine di svuotamento incompleto suo padre ben la conosce, essendo andato già due volte in ritenzione. Solo in quel,caso sarà opportuno un controllo a tempi brevi.

Saluti

[#14]
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Utente
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La ringrazio Dottore per la celere ed esaustiva risposta.
Si mio padre la sensazione di svuotamento incompleto la conosce perchè racconta di sentire lo stimolo di fare la pipì e un peso in fondo alla pancia ma quando va in bagno non riesce a fuoriuscire nulla.
Quindi per ora deve tenere sotto controllo il flusso urinario.
Nel frattempo per affievolire il bruciore potrebbe prendere qualche medicinale?
Grazie mille per la disponibilità.
[#15]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
non esistono farmaci specificatamente in grado di attenuare questo tipo di irritazione, tantomeno gli antibiotici. Se il fastidio fosse molto intenso, qualche semplice anti-infiammatorio potrebbe arrecare vantaggio.

Saluti
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Utente
Buongiorno Dottore.
Ho finalmente delle buone notizie. Mio papà è andato dal suo urologo che gli ha dato un iter di esami e visite da seguire. Gli ha fatto un'esplorazione rettale con risultato una prostata grande come una prugna regolare.
Questa settimana deve fare l'esame del psa e delle urine.
Una volta fatti questi esami deve fare una cura per 2 mesi e mezzo con AVODART e allo stesso tempo assumere un integratore alimentare di cui non ricordo il nome.
E fra 2 mesi e mezzo prenotare una visita dei reni e della vescica, un'ecografia transrettale e poi ripresentarsi dall'urologo.
Che ne pensa?
grazie mille per il consulto e per tutto quello che lei e tutto il resto dello staff fate per noi!


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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
a questo punto molto dipende dalla qualità della minzione e la presenza o meno di disturbi. Se il tutto è accettabile, si può seguire la,via "conservativa", basata sulla terapia classica a base di alfa-litici (silodosina ed altri). Altri farmaci come la dutasteride (Avodart) ed ancora di più gli integratori hanno invece un'efficacia meno diretta ed assolutamente variabile da caso a caso. Se persistono disturbi comunque fastidiosi, le indicazioni all'intervento diventano inderogabili. Pochensettimane saranno sufficienti per valutare l'efficacia.

Saluti
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Buongiorno,

devo chiederle un'altra informazione.
Mio papà oggi ha fatto il psa totale ed è risultato a 15. E' normale dopo una cateterizzazione?
Come mai il suo urologo ha voluto fargli fare l'esame del psa dopo che ha tolto il catetere da una settimana?
Grazie mille per il supporto.


[#19]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
il PSA tende a salire, anche in modo molto consistente, in tutte le infiammazioni della prostata, quindi ovviamente anche in corso di o subito dopo un cateterismo a permanenza. Per questo motivo, eseguire questo accertamento in queste situazioni può dare un risultato discutibile. Il dato va comunque inserito tra tutti gli altri fattori di giudizio, in particolare rapportandolo ad eventuali altri dosaggi del PSA eseguiti in passsato.

Saluti
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