I risultati non sono cambiati

Salve a tutti,
Ho letto vari consulti in riguardo alla prostatite, ma in nessuno di essi(forse perchè non ho cercato bene e me ne scuso)mi sono rispecchiato a pieno con il mio caso.
Di seguito riporto il mio problema con le procedure attuate finora.
Ho 29 anni e all'incirca 5 mesi ho iniziato ad avvertire un calo della libido,all'inizio non ho dato peso alla cosa dato che ero fuori per lavoro e non avevo rapporti sessuali, e ho dato la colpa all'ambiente di lavoro poco"stimolante".
Verso dicembre sono ritornato a casa e ho iniziato ad avere problemi duranti i rapporti con la mia partner sia per avere un'erezione che a mantenerla.
Senza troppi indugi mi sono rivolto ad un Urologo, il quale ha diagnosticato al tatto una prostatite.
Sotto indicazione del medico ho svolto i seguenti esami:
-Spermiogramma+Spermiocultura
-Ormoni Tiroidei (sono Tiroidectomizzato e assumo eutirox 125)
-Testosteronemia
-FSH
-LH
-Prolattina
-Ecografia
Dalle analisi analisi è uscito tutto nella norma e dall'ecografia si è evidenziato l'ingrossamento e l'infiammazione della prostata o, come cita il mio medico, una prostata congestionata.
La prima terapia che ho seguito è stata:
-Levoxacin 500mg per 10gg
-Orudis supposte per 7 gg
-Idiprost per 1 mese
-Cialis 5mg da usare al massimo un paio di volte alla settimana.
Ho fatto questa terapia, ma i risultati non sono cambiati. Avevo sempre difficoltà durante i rapporti qualche volta anche nonostante avessi assunto il Cialis 5mg.
Dopo circa un mese sono andato di nuovo a controllo e il medico mi ha dato un'altra terapia:
-Rocefin 1gr per 5gg
-Levoxicin 500 per 10gg-
-Topster supposte per 5 sere
-Idiprost per 1 mese
Sto ancora facendo questa terapia, ma nonostante ciò i miei problemi nell'ambito sessuale non cambiano.
Ho notato che indipendentemente dall'assunzione del Cialis 5mg l'erezione è presente solo al primo rapporto. Dopodichè non riesco più ad averne. Anche aspettando una mezz'ora buona, mi viene quasi impossibile continuare un rapporto sessuale.
Inoltre da qui a poche settimane devo ripartire e dovrò stare fuori per lavoro circa 4 mesi.
L'urologo mi ha consigliato di continuare per altri 2/3 mesi l'assunzione di Idiprost e, solo in casi di necessità in cui l'infiammazione diventi più forte Levoxicitn e Topster.
Il mio medico di base ha confermato tale terapia aggiungendo anche di cercare di far lavorare la prostata masturbandomi in modo da non avere depositi di liquido invecchiato e di stimolare così la prostata a produrne di nuovo.
Il fatto di non poter avere rapporti soddisfacenti mi sta davvero deprimendo, soprattutto se accade con l'assunzione del Cialis.
Ho letto sui vari consulti che la cura della prostatite è lunga, ma in tutto questo tempo come devo fare?E soprattutto come faccio a debellarla definitivamente?
Possibile che devo andare avanti solo con farmaci tipo Idiprost aspettando e sperando che la natura faccio il suo corso?

In attesa di un Vostro riscontro,Vi ringrazio sentitamente.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

quando sono presenti queste "problematiche urologiche” possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Salve Dott.Beretta, la ringrazio per la tempestiva risposta.
I consigli che lei mi ha dato (che tra l'altro mi sto già impegnando a seguire) mi sono già stati suggeriti sia dall'urologo che dal mio medico di base. Tenendo comunque conto che fanno parte di uno stile di vita che già conduco (se non con qualche eccezione tipo qualche bevanda gassata o un pizzico di cioccolata di rado).

Come lei ha ben detto, seguirò scrupolosamente ciò che mi ha prescritto l'urologo, ma finora di risultati concreti non ne vedo.

La mia è paura,forse infondata non so, di non riuscire a liberarmi di questa patologia e quindi di non poter avere una vita sessuale normale.

Ecco il perchè mi chiedevo se la terapia prescritta fosse corretta, o comunque data la lunghezza dei tempi di recupero, come posso fare al momento ad ovviare ai miei problemi di erezione dato che le pillole prescritte dal medico sembrino non dare l'effetto tanto sperato.

Inoltre volevo chiedere se il freddo e l'umidità influiscono negativamente sulla prostata, o comunque se rallentano i tempi di recupero.

La ringrazio infinitamente per la sua disponibilità.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

su eventuali terapie specifiche da indicarle sicuramente, prima di porre le sue domande, avrà letto le linee guida del sito.

Infine l'ultima domanda da lei fatta ci risulta poco comprensibile; cosa significa: "il freddo e l'umidità influiscono negativamente sulla prostata, o comunque ne rallentano i tempi di recupero"?.

Un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Sì, dottore mi scusi, lei ha perfettamente ragione. Scrivendo non mi sono accorto di violare le linee guida da lei citate.

Per quanto riguarda la domanda poco chiara cerco di spiegarmi meglio.
Mi accorgo che nei giorni molto freddi e/o umidi i sintomi della prostatite sono molto più forti.
Ad esempio, nei sopracitati giorni il senso di calo della libido sembra essere molto più acuto, così come anche l'impossibilità di avere un'erezione. Stesso discorso per la sensazione di dolore al retto.

La ringrazio, saluti!

[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

certo le situazioni di stress termico possono essere, nel senso da lei descritto, un ulteriore problema in presenza di una infiammazione della prostata.

Ancora un cordiale saluto.
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