Iperplasia prostatica

Spettabile dottore, mio padre di 66 anni è affetto da iperplasia prostatica. Alla prima visita urologica (a cui si sottopose soprattutto per prevenzione avendo soltanto blandi sintomi minzionali, ad eccezione di una piuttosto frequente nicturia) della sua vita a cui si sottopose a 64 anni ad novembre 2012 gli fu diagnosticata, tramite visita, ecografia, ecografia trans rettale ed esami del sangue e urine (quelli canonici risultati perfetti) una prostata del peso di 80 grammi con PSA totale di 5,1 ng/ml [0.00-4.00]. L’urologo gli ha prescritto una terapia con 1 compressa al dì di Xatral 10 mg (alfuzosina cloridrato) per 10 mesi. A settembre 2013, trascorsi questi 10 mesi, mio padre ha rifatto gli esami del sangue e delle urine (quelli canonici ancora perfetti) e il PSA totale è aumentato a 7,6 ng/ml [0.00-4.00]. E’ tornato dall’urologo per la visita di controllo e dopo ecografia la prostata è stata stimata in un peso di 85 grammi. L’urologo non ha ritenuto necessario effettuare una biopsia (a suo dire tale esame non va eseguito se il PSA totale è al di sotto di 10-11 ng/ml) e ha prescritto la terapia: Xatral 10 mg 1 compressa al dì e Avodart 0,5 mg (dutasteride) 1 compressa al dì, il tutto per circa 6 mesi. Pochi giorni fa, visto che sono trascorsi 6 mesi, mio padre ha fatto gli esami del sangue e urine (ancora tutti perfetti, e stavolta non solo PSA totale, ma anche PSA free e rapporto fra PSA) con i seguenti risultati: PSA totale 3.2 ng/ml [0.00-4.00], PSA free 0.6 ng/ml [0.00-0.90], PSA free/PSA totale (rapporto %) 18.8 [> 15] . Le chiedo gentilmente: come valuta la situazione in base a quanto le ho scritto? Negli ultimi esami c’è stato un nettissimo calo del valore del PSA totale che ora risulta nella norma dopo 6 mesi di terapia combinata Xatral+Avodart, era logico aspettarsi ciò? Quale potrebbe essere il prossimo scenario (ovviamente tra un po’ di tempo mio padre tornerà dall’urologo per visita ed ecografia)? Un farmaco come Avodart per quanto tempo al massimo può essere assunto? Anche per tutta la vita senza interruzioni o ciò non è consigliabile per qualche eventuale effetto collaterale a lungo termine? Secondo lei, ora potrebbe essere opportuno eseguire una biopsia?
Ringraziandola per la cortese attenzione e in attesa di una Sua gentile risposta, Le porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Signora,
la drastica riduzione del PSA totale è causata dalla dutasteride (Avodart) ed era ampiamente prevedibile. A questo punto, seguendo le più recenti indicazioni, se si proseguirà la terapia (come molto probabile) il valore di PSA di riferimento diventerà questo 3,2 ng/ml ed ogni futura variazione dovrà essere rapportata a questo valore. L'assunzione di questo farmaco può essere a lunghissimo termine, vi sono solo due effetti collaterali di un certo rilievo, ma che si presentano in modo molto variabile da caso a caso, ovvero la depressione della funzione sessuale e l'ingrossamento delle ghiandole mammarie (ginecomastia). Per il resto, l'evoluzione futura dipenderà essenzialmente dai disturbi ad urinare e dalla capacità di questa cura di controllarli efficacemente. Quando questo non avverrà più, sarà arrivata l'ora di intervenire.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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