Prostata / uretra

Buongiorno, e grazie anticipatamente per la risposta.

Circa sei mesi fa, accusai dei dolori al testicolo sinistro e alla zona del perineo, associati ad un senso di compressione e fastidio durante l'eiaculazione.
Mi recai cosi da un urologo che senza visitarmi troppo e dopo aver visto gli esami mi diede del UNIDROX per 10 giorni e del BACTRIM per 20.
( psa / esami del sangue/ ormoni / urina ) risultarono nella norma.
Con la spermiocolutra mi individuarono <1000 UFC/ml flora mista gran positiva e presenza di streptococchi B emolitici del gruppo b.

La cura sembro funzionare e ripresi una vita normale ( anche sotto l'aspetto sessuale).
Dopo pochi mesi mi tornò tutto. Il rapporto sessuale chiaramente non lo vivo piu in maniera positiva dal momento che comunque accuso delle difficoltà , aggravato anche da una situazione psicologica di ansia da prestazione e calo del desiderio (causato proprio da questa situazione ).
Un mese fa poi consultai un alto urologo che dopo aver saputo che comunque avevo fatto una cura di antibiotici, mi riscontrò una prostatite attraverso un ecografia anale, e mi diede 3 giorni di antibiotico.

Ora ho ripetuto tutti gli esami perché la situazione si è aggravata dal momento che ora ho bruciore e fastidio nell'uretra anche a urinare e dolore addirittura al tatto.
Gli esami sono tutti nella norma tranne il tampone uretrale che ha riscontrato la presenza abbondante sviluppo di streptococcus agalactiae (gruppo B) e nello spermiogramma: <10.000 uff/ml flora mista gran positiva e presenza sempre di streptococchi b emolitici del gruppo b.
E' normale un aumento di più di 10 volte?
Ora ho deciso di chiedere qui un consulto, o almeno delle direttive da seguire .
grazie in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
la presenza di streptococchi al tampone uretarle ed alla spermiocoltura è da considerarsi dovuta a contaminazione, poiché questi batteri (gram positivi) non sono realisticamente causa di infezioni genito-urinarie, sono invece innocenti "ospiti" della pelle ell'aea genitale esterna e dell'ultimo tratto dell'uretra. Per questo motivo, almeno in talune situazione, possono contaminare il liquido seminale al semplice passaggio. Non è indicata una terapia antibiotica specifica, che potrebbe addirittura risultare controproducente per la selezione di batteri sempre più resistenti. La sua prostatite ha molto i caratteri della forma ad evoluzione cronica con causa non infettiva, che deve essere comunque trattata adegutamente. Noi non possiamo prescrivere alcunché a distanza, ma senz'altro consigliarle di seguire le indicazioni di un nostro Collega con il quale riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Ricordi anche che queste situazioni, più che dei farmaci risentono di accorgimenti diretti allo stile di vita, nelle cinque classiche espressioni: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
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La ringrazio.

Consulterò al più presto qualcuno che mi possa indicare la strada più adeguata
Prostata

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