Prostatite e stenosi

Gentilissimi,ho 32 anni ed avevo giá scritto recentemente per sintomi urologici.
Da luglio infatti mi trascino una situazione di dolori testicolari,bruciori uretrali alla base del pene e dolori alle gambe.
Gli esami urologici finora svolti hanno mostrato:
-spermiogramma ai limiti della norma
-varicocele bilaterale con reflusso 4 sec a sin e 3 a destra,più dilatate le vene di destra
-prostata un po contesta con vescicola seminale dilatata
-eco addominale nei limiti di norma con vescicole seminali ipoecogene;sospetta neoformazione in parete vescicale.vescica con minimo ristagno
-spermiocoltura negativa
-urinocoltura negativa
-uroflussometria con ipotetica leggera ostruzione cervico-uretrale

Sono in attesa di esame citologico urine e test di stamey.

Mi é stata prescritta una terapia con tapster e tavanic che sto facendo per una presunta prostatite abatterica cronica più permixon.

Quello che mi preoccupa é che negli ultimi 10 giorni ho notato un calo della pressione urinaria e spesso non svuoto completamente;inoltre ho dei dolori esattamente alla base del pene al centro,forse nella zona di uscita dell'urina dalla vrscica.quando ho fatto la flussometria infatti ho notato un comportamento irregolare ovvero flusso che andava e veniva e un po debole,anche se poi nel resto della giornata non si é verificato.
Mi avrebbero consigliato anche una cistoscopia,ma non tutti sono concordi.
Mi chiedo può questa situazione che sembra in peggioramento essere dovuta a una neoplasia o polipo?non é stato trovato sangue nelle urine al momento,solo tracce di globuli bianchi.
Potrebbe essere solo tutto legato alla prostata?
Siccome anni fa avevo avuto altre congestioni prostatiche sono preoccupato del fatto che non possa essere sorta una stenosi..

Spero in un vostro confortante parere

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
la invitiamo a non inviare mai una nuova richiesta di consulto riguardo ad una stessa situazione discussa solo pochi giorni orsono, ma di proseguire sempre lungo il medesimo flusso di contributi. Questo per noi semplifica notevolmente l'interpretazione del caso.
Anche se la sua situazione ha tutti gli aspetti di una prostatite ad andamento cronico, riteniamo che questa alterazione vescicale andrebbe comunque accertata endoscopicamente. L'indagine eseguita con uno strumento flessibile ed in semplice anestesia da contatto è facilmnete eseguibile e sopportabile anche in ambiente ambulatoriale e andrà a togliere ogni dubbio.
Per il resto, la terapia che sta seguendo è fra le più comuni che possano essere consigliate in queste situazioni. Ricordi comunque, che spesso assai più dei farmaci possono essere efficaci i provvedimenti tesi a migliorare lo stile di vita, con particolare riguardo ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gent.mo Dr. Piana,

la ringrazio e mi scuso.

In effetti la sua opinione mi sembra precisa nelle indicazioni, ma mi permetto di sollevarle un paio di quesiti.

Sono stato con gli esami in un centro oncologico, ma non hanno dato grossa importanza al reperto ecografico dicendo che non sembra niente di preoccupante vista la dimensione di 3 mm, che la cistoscopia ora non è consigliabile visto il presunto stato infiammatorio che ho e che se proprio tra 4-5 mesi dovessero esserci dei sintomi evidenti si può pensare a una cistoscopia..non le nascondo che la cosa mi ha lasciato alquanto perplesso visto il parere del radiologo che si è detto certo di una presenza strana in vescica. Le chiedo, può un esame citologico escludere se dovesse risultare negativo ?

In seconda battuta mi hanno anche detto che secondo il loro parere non devo operare i varicoceli..(ero già in lista nella mia zona), in quanto non legati ai miei disturbi e solo eventualmente rischiosi di complicanze senza benefici.
Anche questo mi ha lasciato perplesso..
Può un varicocele doppio (il destro è comparso recentemente perché non visibile nell'eco doppler dello scorso anno), dare tutti questi dolori testicolari/inguinali o peggiorare la situazione prostatica?
Inoltre nessuno sembra fare a questa dilatazione della vescicola che da ignorante in campo medico non mi spiego (non so se devo preoccuparmi che una neoplasia possa esserci anche lì, nessuno mi ha consigliato una eco trans-rettale).

Mi scuso per essere stato prolisso e la ringrazio anticipatamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
è assolutamente vero che quello vescicale non è un grosso sospetto, tutt'altro, ma rimanere comunque nel dubbio non aiuta. La citologia urinaria è un'indagine piutosto grossolana, poco sensibile e perlopiù anche poco specifica. Il suo impiego più efficace è nel controllo di situazioni in cui è già stato eseguito un intervento, oppure come screening di massa. Ad esser puntigliosi, in un caso come il suo non può aggiungere granché.
Le indicazioni ad operare un varicocele sono essenzialmente due:
- quando vi sono dei sintomi inguino-scrotali evidenti;
- quando vi sono alterazioni evidenti del liquido seminale con abbassamento della fertilità teorica, oppure quando la fertilità stessa si è già dimostrata problematica "sul campo".
Noi non abbiamo a distanza modo di giudicare quanto lei possa rietrare nella prima categoria, per espimersi è assolutamente essenziale poterla visitare direttamente. Ovviamente lei ha un'età in cui lo sviluppo di una neoplasia prostatica è inverosimile, se vi sono delle alterazioni queste si evidenziano chiaramente alla palpazione. L'ecografia trans rettale non è essenziale.

Saluti.
[#4]
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Utente
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Gentilissimo, la ringrazio per la chiarezza, a questo punto procederò con l'esame cistoscopico flessibile come anche da Lei consigliato.
Secondo il suo punto di vista può una prostatite cronica dare a questa età disturbi urinari (prevalentemente svuotamento non completo, flusso un po' più debole, gocciolii) in assenza di stenosi e se si è un quadro che può regredire?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
dalla prostatite cronica non si guarisce mai del tutto ... altrimenti non sarebbe cronica! Vi possono però essere dei miglioramenti sostanziali e periodi abbastanza prolungati (anni) di completo benessere.

Saluti
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Gent.mo dottor Piana la ringrazio.
L'urologo ha ritenuto opportuno ripetere oggi un esame ecografico in quanto ritiene opportuno attendere un paio di settimane prima di svolgere la cistoscopia visto lo stato infiammatorio della vescicola seminale.
L'eco ha confermato vescicole seminali lievemente tumefatte in quadro di flogosi.
Inoltre conferma presenza di estroflessione a morfologia pseudo-polipoide confinata alla mucosa delle dimensioni di 3-4 mm priva di segnale vascolare.
Premesso che mi é stato confermato che ecograficamente non si può stabilire se essa é un polipo o una zigrinatura della mucosa il fatto che sia ipoecogena e non vascolarizzata é indice di pericolosità?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Il fatto che non sia vascolarizzata ne diminuisce senz'altro il sospetto.
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Utente
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Gent.mo dottor Piana,
Ieri ho svolto la cistoscopia.
Nonostante lo strumento flessibile l'esame é stato un autentico calvario.
Il fulcro dei dolori e bruciori é stato il solito punto alla base del pene in uretra che si faceva sentire alla defecazione\eiaculazione.
Durante tutta la giornata di ieri la minzione oltre al dolore presentava un getto molto debole cosa che mi aveva proccupato,ora sembra con calma migliorare.
In merito all'area sospetta é stata riscontrata un'area bollosa,quai una scottatura,probabilmente di natura infiammatoria di circa 0,5 cm.
L'urologo indica non essere un polipo,ritiene sia una superficie benigna ma meritevole di asportazione via turb.
Lei che cosa ne pensa?
Le chiedo anche gentilmente quanto durano i sintomi del post esame che nel mio caso sembrano davvero intensi e anche legati allo stato prostatico non buono.

Grazie per la sua attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
I disturbi divrebbero gradualmente stabilizzarsi entro 2-3 giorni. Per il resto, non è possibile giudicare senza aver visto, pertanto rimaniamo in attesa della resezione endoscopica e dell'esito del rlativo esame istologico.
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Gent.mo dott. Piana,

Oggi ho ricevuto l'esito della citologia fatta durante la cistoscopia con lavaggio vescicale che riporta

"presenza di cellule uroteliali con atipie di grado lieve,in piccoli gruppi,da verosimile trauma esfoliativo"

Mi potrebbe dire di che cosa si tratta e se é qualcosa di preoccupante?

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Diremmo nulla di preoccupante, rimaniamo in attesa dell'esame istologico quando questa area di mucosa vescicale verrà asportata.
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Utente
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Gent.mo dott. Piana,

Le chiedo un consiglio in quanto negli ultimi giorni la mia situazione é peggiorata e non so cine comportarmi.

Da 3-4 giorni ormai ho dolore alla zona intorno all'ano anche solo al tatto sembra quasi muscolare.
Tutta la zona che da li va al centro dei testicoli é dolorante al tatto e se toccata trasmette la sensazione all'uretra proprio al centro dei testicoli.

Sono 3 notti che verso le 2 mi sveglio con bruciore fortissimo dentro l'ano oltre a dolore esterno e avendo stimolo di urinare in quella minzione mi brucia tantissimo sempre la zona uretra trani testicoli.

Dopo la minzione il quadro va avanti per 30 40 minuti poi sembra calare.

Sto prendendo il tapster quando succede non so se sia la scelta giusta.

Le preciso che in questi giorni ho avuto molti fenomeni di eccitazione con anche uscita di liquido viscoso ma soli una eiaculazione,non so se questo possa aver peggiorato le cose o se devo pensare a un fatto batterico in corso.

La ringrazio per un suo consiglio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Le circostanze di cui ci scrive alla fine, possono senz'altro aver causato una relativa congestione ed una recrudescenza dello stato infiammatorio della prostata. Alle supposte sarebbe magari da associare un anti-infiammatorio. almeno per qualche giorno. Ne parli con il suo medico curante o con il suo urologo di riferimento.
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Utente
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Gent.mo dott. Piana,

2 giorni fa mi hanno fatto la cistoscopia con resezione della formazione vescicale.
L'urologo ha parlato di una escrescenza molto piccola,3-4 mm, a suo parere di natura totalmente benigna e difficilmente analizzabile viste le dimensioni (non so se sia solo un modo di tenermi tranquillo dato che i suoi assistenti sono stati in separata sede molto più cauti attendendo l'istologico).
A latere di questo all'uscita dall'anestesia con catetere già piazzato ho notato da subito dolore fisso sovrapubico ovvero sopra il pene.
L'urologo ci ha anche comunicato che ho un collo vescicale rigido che non apre bene e probabilmente dovrà essere oggetto poi di qualche terapia.
Alla rimozione del catetere ieri ho avuto dopo pochi minuti fortissimo dolore sovrapubico.
Da allora ogni volta che urino durante il getto il dolore inizia sempre più forte per continuare circa 20 minuti dopo avere urinato.
I medici sembrano non dare molta importanza alla cosa,ma che può essere?sembra proprio il collo vescicale..cosa ne pensa?
Volevo anche chiederle vista la piccola resezione che rischi reali ci sono di emorragia o sanguinamento tardivo.

La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
E' ovvio che nei giorni successivi ad una procedura endoscopica effettuata con un strumento di un certo calbro come il restttore vi siano dei disturbi irritativi, destinati a stabilizzarsi graualmente entro 4-5 giorni. Diremmo che questa endoscopia, più che l'asportazione dell'irregolarità mucosa sulla quale abbiamo pochi dubbi, è stata utili per valutare il collo vescicale, la cui rigidità certamente giustifica buona parte dei suoi disturbi. Ora si attende con serenità l'esito dell'esame istologico, è verosimile che le venga proposta qualche forma di terapia diretta a rilassare il collo vescicale, per quanto possibile. Si vedrà.

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Utente
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Gent.mo dott. Piana,

Ieri abbiamo avuto l'esito dell'istologico e fortunatamente é tutto negativo pertanto quel fronte é chiuso.
Il tema rimane che continuo ad avere tutti i problemi presenti prima dell'intervento e molto intensi.
Su questo tema mi hanno consigliato di fare una visita proctologica per escludere che non possa esserci una infiammazione rettale e fatta quella praticamente che devo tenermi tutti questi disturbi.
La cosa strana é che nonostante le ecografie e la visita evidenzino infiammazione alla vescicola seminale,nessuno sembra darne importanza.
In merito al collo vescicale essendo la flussometria buona per ora non parlano di terapie.
Cosa posso fare?
Mi sembra strano che la situazione sia precipitata nelle ultime 3 settimane perché fino a primabi disturbi erano abbastanza sopportabili.
Volevo anche chiederle come posso comportarmi a 18 giorni dalla turb in merito a eiaculazione o rapporto sessuale in quanto mi hanno parlato di 3 settimane di astinenza ma senza informazioni precise e,creandomi l'eiaculazione grossi diaturbi di bruciore ecc non so se questo possa dare ulteriori problemi post intervento.

La ringrazio per l'attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Per quanto concerne l'attività sessuale, diremmo che i tempi ppssoano essere maturi per ... valutare quanto fastidio possa causare l'eiaculazione. I problemi delle vescicale seminali non sono praticaemnte mai isolati dal quelli prostatici, al punto che è praticamente impossibile definire eventuali sintomi specifici. Diremmo che tutto sommato la sua situazione stia assumendo i caratteri di una sindrome dolorosa cronica del pavimento pelvico, che ha in linea di massima un approccio legato alla terapia del dolore in sè, piuttosto che all'urologia ed i suoi rimedi classici.
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Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Piana, volevo aggiornarla sulla situazione a 2 mesi dall'ultimo contatto.
Ho ripreso una vita abbastanza regolare sia urinaria che sessuale.
I risultati sono che non ho più avuto episodi di difficoltà di svuotamento vescicale o iperattività.
In merito ai bruciori uretrali, pur non avendo più avuto al momento attacchi molto violenti come in precedenza, permangono dei bruciori uretrali ; il punto principale è alla base del pene. La cosa che ho notato è che tale punto è dolente spesso anche solo al tatto ed in genere il fastidio peggiora dopo eiaculazione o dopo defecazione quando vado successivamente a urinare.
A volte, specie dopo eiaculazione, il bruciore e fastidio al tatto compare anche nel tratto finale dell'uretra (punta).
Può essere questo legato a una sorta di ferita/piaga conseguenza degli esami invasivi svolti ? Perché sembra davvero ci sia una irritazione interna in quel punto preciso che peggiora al passaggio di liquido seminale.
Oggi poi ritirando la cartella clinica ho letto nell'esito della cistoscopia la seguente frase : "uretra prostatica deformata da due piccoli lobi laterali".
Di che cosa si tratta?Nessuno me ne ha parlato..è una cosa insignificante oppure può dare dei problemi attualmente o in futuro?

La ringrazio e Le auguro buon lavoro
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
i disturbi variamente irradiati lungo l'uretra che lei ci descrive sono molto comuni e non sono praticamente mai legati a lesioni del canale nel punto esatto in cui vengono percepiti (alla radice del pende od al glande) ma si tratta piuttosto di irradiazioni tipiche di una "irritazione" prostatica. Pertanto non c'è da pensare lall presenza di ferite nè piaghe, come lei ipotzizza. La prostata impronta sempre il primo tratto dell'uretra sotto il collo vescicale. Questa impronta può essere variabilmente modesta per normale conformazione anatomica soggettiva nel giovane e nell'adulto, può aumentare anche in modo consistente parallelamente all'instaurarsi di un ingrossamento benigno. Questo non è ipotizzabile alla sua età, magari potrà rendersi manifesto in futuro, ma diremmo senz'altro non prima di 15 anni almeno.
[#20]
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Piana,

a distanza di 4 mesi dal Nostro ultimo scambio informativo volevo chiederle un parere.
Attualmente la mia situazione risulta discretamente stabile, ho notato ormai in modo inequivocabile che la maggior parte dei problemi che percepisco sono strettamente correlati alla mia situazione intestinale, ovvero più ho irregolarità intestinali, più si ripresentano i vari bruciori uretrali.
Facendo capo a questo discorso volevo invece chiederle un parere su un problema correlato anche esso ormai presente da mesi.
All'inizio di tutte le mie problematiche lo scorso anno avevo avuto un episodio di balanite, curata con flutiformo dal dermatologo agevolmente (gli esami fatti ovvero tampone, urinocoltura ecc erano tutti negativi).
A distanza di qualche mese ovvero inizio febbraio ho avuto un secondo episodio questa volta con interesse anche del glande con presenza di molti puntini rossi, curata stavolta con aureocort.
Il problema è che dopo questo secondo episodio, in genere ogni 2 settimane si ripresenta costantemente il problema, sia a livello balanico con arrossamento e prurito sia con i puntini sul glande.
Non riesco a capire esattamente da cosa deriva questo, ho notato che dopo eiaculazione se non c'è possibilità di lavare immediatamente le parti interessate il fenomeno tende a presentarsi ma a volte capita anche senza di essa.
Sto tamponando usando l'aureocort (in genere in un paio di giorni sparisce tutto), ma non so quanto bene faccia usare continuamente una pomata cortisonica, anche perché ho notato che la pelle balanica è diventata molto più appiccicosa e fragile, tanto a volte da escoriarsi facilmente dopo un rapporto. Vorrei capire come poter affrontare questa situazione

La ringrazio per i preziosi consigli
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Si tratta evidentemente di un probelma dermatologico, pertanto la re-indirizziamo ai nostri Colleghi consulenti in questa specialità.
Prostatite

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