I sintomi descritti

Buon giorno gentili Dottori,

da 3 settimane a questa parte ho iniziato ad avvertire i seguenti sintomi:

- leggero bruciore all'uretra, sopratutto premendola;
- bruciore o prurito anale;
- ultimamente sensazione di peso in zona perianale;
- sensibilitá accentuata al glande;
- bisogno di urinare circa ogni ora ma per fortuna non mi sveglio durante la notte per urinare ( premetto che bevo circa 1,5/2 litri di acqua al giorno);
- diminuita quantitá dello sperma ma con colore normale,
- lo sperma sembra meno liquido del normale;
- mi capita a volte dopo la masturbazione di avvertire un bruciore fastidioso che si irradia dal pene alla vescica, questa sensazione permane per circa 5-10 minuti fino a quando nn trovo sollievo urinando nuovamente;
- per via della ipersensibilitá al glande ho una eiaculazione molto precoce ( 1 minuto durante la masturbazione).

Visti i sintomi descritti, ho consultato il mio medico di famiglia che mi ha diagnosticato una possibile prostatite. Nel frattempo ho eseguito un esame delle urine e un'urinocoltura, entrambe risultate negative. Mi é stata anche prescritta la seguente terapia:

- abioclav 875mg/125mg= 3 volte al dí per 4 gg;
- topster supposte per 5 sere.

Oggi sono al 3 gg di cura e la sintomatologia nn cenna a scemare.

Oltre a questi sintomi premetto che negli ultimi 2 mesi sono sotto stress sia perchè devo affrontare degli esami sia perchè la mia fidanzata si è trasferita all'estero per lavoro.
Faccio una vita molto sedentaria e zero attivitá fisica. Largo consumo di carboidrati e poca frutta e verdura. Oltre ai sintomi prettamente urologici, ho disordini intestinali e bruciore allo stomaco altalenante. Sono una persona ansiosa e con picchi di ipocondria nei momenti di stress.

Presa visione della mia sintomatologia puó essere corretta una diagnosi di prostatite e la terapia sembra corretta o é avventata?

Avrei voluta contattare un urologo di persona ma settimana prossima mi ricongiuggeró con la mia fidanzata in germania e ci resteró per un lungo periodo.

Restando in attesa di un Vs gentile riscontro, Vi auguro una buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
i nostri Colleghi tedeschi sono perlopiù molto bravi e scrupolosi ... ma probabilmente non dovrà farvi ricorso, poiché molto probabilmente la vicinanza del suo amato bene basterà ad allentare la tensione emotiva che non può essere la causa della prostatite, ma certamente ne può amplificare i disturbi a dismisura. Per il resto, il suo stile di vita lare fatto apposta per innescare questo tipo di problemi, ovviamente essendone un minimo predisposti. Molto difficilmente vi è una causa batterica evidente, la vera prostatite acuta florida è sempre accompagnata da febbre elevata. Pertanto l'utilizzo degli antibiotici è sempre discutibile, in particolare se gli esami colturali sono stati eseguiti e sono negativi. Più interessante sarebbe nel suo caso porre estrema attenzione alla funzione intestinale, magari ricorrendo anche alle cure mirate di un gastro-enterologo. D'ogni modo, l'attenzione allo stile di vita è essenziale, nei suoi classici cinque aspetti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. I farmaci hanno una funzione palliativa e secondaria, non essendovi una cura specifica si va per tentativi, con risultati il più delle volte discutibili.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Piana,

La ringrazio per la Sua risposta celere e la Sua disponibilitá.
Riterebbe quindi opportuno sospendere la cura antibiotica? Oggi sono al quarto giorno e non noto ancora miglioramenti validi, anzi noto effetti negativi sull'intestino, con feci molli e maleodoranti. Oltretutto ho letto che l'abioclav non è un antibiotico con potere penetrativo nei tessuti prostatici, è un'informazione veritiera?
Essendomi documentato online prima di richiedervi un consulto, mi sono preoccupato del fatto che la prostatite nella maggior parte delle volte tende a cronicizzare poiché non esiste una cura mirata. Il sintomo che piú mi preoccupa, per ovvi motivi pratici, è l'ipersensibilitá del glande. Questo è un sintomo che solitamente è di lunga durata o si risolve in tempi brevi ( ora sono 5 gg)?
Un'altra cosa che avevo notato prima dei sintomi piú evidenti, era una sensazione di pesantezza e calore nella zona perianale quando stavo e sto seduto troppo a lungo (8-10 ore), anzi sembra che la conformazione della mia poltrona di studio vada a premere proprio in quelll'area.
Da quello che ho capito dal suo consulto, la cura della prostatite è da ritrovarsi in uno stile di vita corretto. Insieme alla cura antibiotica ho iniziato anche una dieta piú salutare, con maggior consumo di verdura e sostituzione della pasta di grano con quella di kamut o farro. Ho eliminato caffè, bibite e latticini. Ho ricominciato anche un pó di attivitá fisica, come ginnastica a corpo libero e una leggera corsa per 3 volte alla settimana.

Spero di non abusare eccessivamente del suo tempo.

Distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
apprezziamo i suoi eccellenti propositi, ma certamente non si deve attendere risultati nel giro di giorni! Se l'antibiotico le dà problemi intestinali è forse il caso che lo sospenda. Questo prodotto è una delle innumerevoli formulazioni commerciali dell'associazione amoxicillina-acido clavulanico, ovvero l'antibiotico più di moda oggi per il suo ampio spettro e la scarsità di effetti collaterali, ma non gli si può chiedere prestazioni particolari, d'altronde come abbiamo detto, la componente infettiva della sua prostatite non è certamente prioritaria. Farebbe invece molto bene ad assumere fermenti lattici, probiotici, yoghurt e quant'altro utile a bilanciare la flora batterica e favorire una migliore funzione intestinale.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Piana, rinnovo il ringraziamento per la Sua disponibilitá.

Per quanto riguarda i sintomi di ipersensibilitá al glande, c'è di cui preoccuparsi?

È necessario procedere con ulteriori indagini per scoprire la causa della prostatite o è sufficiente continuare con una strategia di osservazione abbinata ad uno stile di vita migliorato?

Su saggio consiglio materno avevo giá provveduto ad assumere probiotici.

Buona giornata,

Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
L'ipersensibiità del glande non è che una delle possibili manifestazioni, destinata ad avere un'evoluzione graduale ed oscillante nel tempo.
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dopo
Utente
Utente
Dottor Piana ho apprezzato molto la Sua disponibilitá.

Spero che tutto si risolverá al meglio.

Grazie e Buona Domenica,

Saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Buonasera gentili Dottori,

vorrei poter sottoporre alla Vs cortese attenzione la mia attuale condizione medica.

Nelle ultime 2-3 settimane purtroppo ho avvertito una riacutizzazione della mia sintomatologia, in particolar modo:

- dolenzia al testicolo sinistro;
- sensazione di pesantezza a livello pelvico dopo l'eiaculazione;
- sensazione di congestione sotto la vescica;
- fascicolazioni al perineo:
- leggero bruciore all'uretra;
- sperma di color giallognolo con grumi;
- apparente diminuzione dell'erezione e del desiderio sessuale ( dico apparente perché credo che ci sia una buona dose di suggestione emotiva);

Dopo il mio ultimo consulto ho sperimentato un miglioramento della mia ipotetica prostatite, sopratutto grazie al ricongiungimento con la mia fidanzata.
Sfortunatamente dopo un mese ho ricominciato ad avvertire la suddetta sintomatologia per poi scemare nuovamente. Di recente il problema si è ripresentato.

Il mio problema oltre che essere medico è anche logistico, ovvero non ho modo di poter farmi seguire da uno specialista in modo corretto per il fatto che viaggio molto. Negli ultimi 3 mesi ho vissuto in 4 stati diversi.

Due settimane fa mi trovavo in Italia ed avevo sottoposto all'attenzione del mio medico di famiglia la mia attuale condizione medica. Descritti i sintomi mi aveva riconfermato l'ipotesi di una prostatite che necessitava di ulteriori controlli ma visto il mio continuo peregrinare mi ha invitato ad non allarmarmi e di prendere un antibiotico (il cui nome ora mi sfugge) nei momenti di acutizzazione,

Purtroppo sono ricaduto nelle grinfie della pigrizia e seguo uno stile di vita poco sano, dieta povera di fibre, zero attività fisica e zero attività sessuale negli ultimi 2 mesi perché la mia fidanzata vive in un altro stato.

Il fatto che non curi (se di cura si può parlare) la mia prostatite, può comportare ulteriori danni?
Mi devo preoccupare dello stato dello sperma o si tratta di una situazione normale in questa condizione infiammatoria?

Grazie per la Vs disponibilità.

Distinti saluti

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Giovanotto,
è ovvio che se si lascia trascinare dagli eventi e non ci mette del suo, la sua situazione non possa avere un'evoluzione favorevole se non in modo temporaneo e del tutto casuale. La prostatite è un malanno tanto banale quanto fastidioso, certo non possiamo temere gravi complicazioni, ma non per questo dobbiamo proprio andarcele a cercare, che dice?
Se la sua vita è così complessa, per ora ci potremmo anche accontentare di una terapia empirica antibiotica ed anti-infiammatoria, ovviamente associata ad un minimo di attenzione allo stile di vita, le cui caratteristiche sono così importanti riguardo ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Non appena potrà, sarà comunque più che opportuno fare un punto della situazione con un nostro Collega che la possa seguire direttamente e non solo attraverso un monitor.

Saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Dr. Piana,

grazie per la Sua celere risposta. Devo assolutamente riprendermi da questo torpore invernale, sopratutto da quello dell'est europea.

Da parte mia dovrò porre attenzione allo stile di vita come Lei ha accennato, cosa che già avevo iniziato ma dal momento in cui avevo iniziato a notare un recupero della mia condizione fisica, ho stupidamente abbandonato.

In secondo luogo appena avrò modo di rientrare in italia, darò priorità ad una visita specialistica.

Ci sono degli esami di routine che si possono eseguire prima della visita urologica o è necessario prima valutare l'opinione dell'urologo?

Mi perdoni un'ultima domanda; la masturbazione è un atto che dà beneficio o peggiora l'infiammazione della prostata?

Grazie

Buona serata
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Un paio di eiaculazioni la settimana sono tutto sommato salutari, tranne che nelle fasi più acute (febbrili). Senz'altro per risparmiare tempo sarebbe il caso che si presentasse dal nostro collega con gli esiti di: es. urine, urocoltura, spermiocoltura, ecografia dell'addome superiore ed inferiore.
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dopo
Utente
Utente
Dr Piana,

grazie ancora per la Sua gentile disponibilitá.

Le auguro una buona giornata.

Distinti saluti
Prostatite

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