Evoluzione ischemia testicolare? tumore?

Buongiorno a tutti egregi dottori,
Sono in cura dal 2009 per un caso di forte infertilità. L'esordio fu un casuale dolore testicolare che pensavo fosse dovuto all'uso intensivo della bicicletta in quel periodo.
Da lì dopo una serie di accertamenti si arrivò ad una oligo-asteno-teratozoospermia severa.
Naturalmente vennero fatti tutti gli accertamenti possibli (tampone uretrale, ecografie testicolari, ecoprostatica transrettale) volte ad escludere problematiche di natura oncologica.
Riporto il più significativo, effettuato il 09/05/2011:

L'esame ecografico dello scroto dimostra che il didimo di sn presenta dimensioni nella norma con diametro longitudinale di 4,8 cm.
Non è presente varicocele, mentre si apprezza una ectasia della coda dell'epididimo e del tratto iniziale del deferente, verosimilmente espressione di una condizione ostruttiva o stenotica.

Il didimo di dx risulta modicamente più piccolo ed ipoecogeno e presenta nel suo contesto piccole calcificazioni del diametro di 2mm.
Si apprezzano nel contesto del didimo di dx delle aree ipoecogene a banda, che in scansione trasversale assumono forma rotondeggiante. Esse sono prive di vascolarizzazione evidente al color-Doppler.
L'ipotesi più verosimile è quella di esiti di un episodio ischemico plurifocale, mentre meno probabile la presenza di aree di iperplasia delle cellule di Leyding.
Epididimi regolari.

A ciò seguì elastografia con mdc:

L'esame, eseguuito a completamento, conferma il reperto di alterazioni ischemiche del didimo di dx, che risulta ipovascolare e lievemente più rigido all'elastogramma:
area ischemica 0.023 vs parenchima adiacente 0.045.
Si conferma ectasia dotto deferente dx.

Sottolineo che dagli esami colturali della sperma sono risultato positivo per proteus myrabilis ed enterococchus faecalis, curati con antibiotico. Markers ok.

Di conseguenza nel 2012 e 2013 ho fatto visite di routine volte a migliorare la situazione del seme, ma senza esiti significativi.
Il quadro dei disturbi è il solito: algia testicolare, cattivi odori, sporadici episodi di minzione frequente.

Torno ad utilizzare massivamente la bici e siamo a Luglio 2014. Sento qualcosa della grandezza di una lenticchia nella parte posteriore del testicolo dx, in alto (oddio, se la palpo con la dx è lì, se palpo con la sx sembra più basso e laterale), il testicolo è meno elastico del sx ma credo sia sempre stato così. Ora non so da quanto tempo sia lì e quanto il reperto ecografico succitato possa aver già evidenziato qualcosa. Al tatto sembra poco elastica e dai contorni definiti.
Fatto sta che la prossima settimana prenoterò ecografia dallo stesso medico che ha effettuato eco nel 2011 (anche per un'analisi comparativa) e poi mi recherò del mio urologo di fiducia.

Esiste un quadro in letteratura medica simile al mio che possa far ipotizzare un esito diverso da quello del tumore? Cosa potrebbe essere? Non chiedo altro, vista la distanza fisica. Sarebbe l'unica piccola tranquillizzazione in attesa dell'es
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

poche cose precise e corrette possiamo dirle da questa postazione.

E' chiaro che, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa reale del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Bisogna, a questo punto, senza ansie o pre-diagnosi oncologiche drammatiche e non motivate, consultare in diretta, come già da lei programmato. il suo urologo od andrologo di riferimento.

Fatto il tutto, se lo desidera, ci riaggiorni.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Dunque....in questo lasso di tempo di cose ne sono successe.
L'urologo mi ha invitato ad effettuare l'esplorazione chirurgica il prima possibile visto il sospetto di un tumore (testicolo di aumentata consistenza ed eco dal dubbio esito diagnostico). Markers nella norma.
Eseguito il giorno 10/11, orchifunicolectomia. Il chirurgo mi ha riferito che c'erano tre aree nodulari che non valeva la pena eradicare lasciando un moncone inservibile, soprattutto in virtù della displasia rilevata in sede ecografica, sottolineando inoltre che l'esame istologico estemporaneo ha un'affidabilità relativa.
Tant'è, non ho avuto nulla da obiettare, quel testicolo mi da problemi dal 2009 e sofferente per frequenti infezioni batteriche (per lo meno il sx regge meglio, visto che è indenne). Ora aspetto l'istologico il 28, sperando sia niente di grave (magari la seconda ipotesi dell'ecografista che chiaramente mi disse che al 50% era un tumore al 50% una flogosi cronicizzata).
La cosa curiosa (magari c'entra niente) è che la puzza nella zona genitale, simile al merluzzo appena scongelato, sembra sparita....non voglio illudermi ma nell'attesa foraggio l'ottimismo.
Volevo chiedere se è normale accusare maggiore dolore al fianco/fossa iliaca dx piuttosto che sulla ferita e se è il caso fare una eco. Il dolore si verifica solo in caso di sforzo addominale (tosse, evacuazione, alzarsi dal letto).
E poi volevo sapere la vostra opinione in merito, posto che l'istologico chiarirà ogni dubbio, nella speranza che possa attuarsi il protocollo 'wait&see'.
Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il dolore lamentato potrebbe essere semplicemente legato all'accesso chirurgico per arrivare a togliere sia il funicolo sia il testicolo; non drammatizzerei al momento comunque, se il problema dovesse persistere, bisognerà allora risentire in diretta il suo urologo..

Ora attendiamo, incrociando le dita, l'esito definitivo dell'esame istologico in corso.

Un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Riporto di seguito l'istologico:

Descrizione macroscopica
Didimo ed epididimo di complessivi cm 5 x 3,5 x 2,5, con tratto di funicolo spermatico di cm 9 di lunghezza. Al taglio, a livello del didimo, è presente neoformazione biancastra a margini policiclici, di cm 2,6 di asse maggiore, che non infiltra macroscopicamente la tonaca albuginea e l'epididimo.

REFERTO

Neoplasia maligna della serie germinale, istotipo seminoma.
Non aspetti di infiltrazione a carico della tonaca albuginea, dell'epididimo o della rete testis.
Non evidenza di angioinvasione (eseguita immunoistochimica per CD31).
Nel parenchima peri-lesionale si osservano focolai di neoplasia a cellule germinali intra-tubulare (IGCNU), e diffusa scleroialinosi tubulare con focali aspetti di iperplasia delle cellule di Leydig.
Funicolo e margine sul funicolo indenne.

Stadio patologico: pT1. Nx. Mx. (AJCC 2010).

I perchè ed i per come si possa essere sviluppata forse hanno poco senso ora come ora. Di sicuro (se c'è un nesso tra flogosi e neoplasia) c'è forse stata leggerezza o disattenzione in buona parte dei medici che mi hanno seguito in questi sei anni.
In ogni caso da più parti mi hanno rincuorato sull'esito e, sperando che dalla TC non ci siano evidenze linfonodali, probabilmente il protocollo wait&see potrebbe essere applicato, con mia somma gioia.

Vi chiedo dopo quanto tempo potrei definirmi libero dalla malattia e guarito e se esistono, oltre la tc, esimi clinici strumentali approfonditi che possano rilevare cellule metastatiche nel corpo.
Cordialmente,
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

l'esito della valutazione istologica riferito è tranquillizzante sia per quanto riguarda il tipo di neoplasia sia per la sua diffusione, che sembra limitata al testicolo; segua ora le procedure diagnostiche che le verranno date, non esistono altri esami, oltre a quelli indicati, che possano meglio rilevare la presenza di cellule neoplastiche in circolazione.

Ancora un cordiale saluto.