Ipertrofia prostatica benigna chiarimenti

Egregi Dottori,
Ho 50 anni, da sempre soffro di prostatiti e infezioni urinarie (bruciore alla minzione) che mi portano a fare cicli di antibiotici (ciproxin 1000 rm ect.).
Alterno periodi di serenità a periodo di uretriti e/o prostatiti.
Da circa un anno ho difficoltà ad urinare nel senso che il getto si è ridotto di intensità, la minzione a volte è intermittente, e per iniziare mi devo concentrare. I classici segni di IPB, ho un amico urologo che nell'amicizia a volte minimizza, l'anno scorso ho fatto l'uroflussometria è ancora non sono al livello di cure, il psa è sotto il 2, l'ecografia (non transrettale) vede la prostata non troppo grossa con minimo residuo post minzionale. Il fatto è che sono preoccupato ho paura dei farmaci che ho letto portano all'impotenza e non sono risolutivi, posso conviverci senza farmaci? del resto mio padre se la portò fino a 75 anni senza mai fare niente, o prima o poi mi verrà un blocco urinaro? Avrei bisogno di consigli. Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
i casi sono due ... o lei esagera od il nostro Collega suo amico minimizza troppo ... sta di fatto che parrebbe opportuno quantomento trovare una via di mezzo. In questi casi il più delle volte, si inizia a prescrivere qualche farmaco che "faciliti" in qualche modo l'urinare. Come tutti i medicinali ci sono dei possibili effetti collaterali, che magari influenzano marginalmente la sfera sessuale ma NON in modo irreversibile, ci mancherebbe. I più comuni appartengono alla catergoria degli "alfa-litici", rappresentata da numerosi prodotti che condividono più o meno la stessa efficacia e l'effetto collaterale di ridurre il volume dell'eiaculato, senza altro modificare. Vi sono poi moltissimi altri prodotti ed integratori che si prefiggono lo stesso scopo, con efficacia asolutamente variabile ed imprevedibile. Starà dunque al suo amico, o ad un altro nostro Collega, valutare se sia il caso di iniziare una terapia e scegliere il farmaco idoneo. L'efficacia sarà il primo lei a valutarla, fin dai primi giorni.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egr. Dott. Piana, innanzitutto la ringrazio per la risposta,
si, forse sono io che esagero almeno me lo auguro, oggi ho parlato col mio amico urologo e abbiamo fissato una uroflussometria che feci un anno fa con valori accettabili, lui mi parlava di un farmaco eventale l'UROREC con basso impatto sulla vita sessuale ma che comunque penso di non poter prendere in quanto soffro di acufeni che a volte mi portano capogiri e quasto farmaco non va bene.
Le faccio cortesemente questa domanda ma se anche fosse l'uroflussometria peggiorata e visto che i farmaci come l'UROREC curano i sintomi dell'IPB per una migliore minzione, io potrei continuare la mia vita così, con le difficoltà di minzione piuttosto tollerabili (getto ridotto, a volte intrrmittente, raramente minzione notturna, stimolo normale non esasperato) senza assumere farmaci e senza creare danni o degenarazione all'app. urinario?
In pratica mi accontenterei di come vanno le cose, senza assumere farmaci, ma senza che questa situazione nel tempo possa creare danni irreversibili. Per non sentirmi dire ci dovevi pensare prima ormai è troppo tardi.
La ringrazio e mi scuso per la lunghezza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
La silodosina (Urorec ed altri) ha ben raramente effetti collaterali importanti o pericolosi, in ogni caso totalmente reversibili e si può comunque iniziare da una dose ridotta, valutandone gli effetti. Forse varrebbe la pena di provare, almeno per una decina di giorni. E' ovvio che se i sintomi sono lievi e discontinui, non è il caso di assumere nulla e stare a vedere come evolvono le cose, sempre sotto controllo specialsitico periodico.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egregio Dottore, grazie mille per la veloce risposta.
Quindi se ho capito bene se la sintomatologia è per me tollerabile con sintomi costanti e riduzione del getto che mi permettono comunque di svuotare bene e non avere il senso di vescica piena), potrei continuare in questo modo senza cagionare ulteriori danni all'apparato? Le chiedo un' ultima cosa, cosa pensa di integratori a base di serenoa repens servono a qualcosa o a niente? La ringrazio molto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gli integratori a base dinestratti vegettali hanno da tempo una notevole diffusione, a fronte di un'efficacia molto variabile ed altrettanto imprevedibile. Può valer la pena di provare, valutando l'efficacia entro tempi ragionevoli di alcune settimane.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
egregio Dottor Piana, ho fatto le analisi urinocoltura e antiobiogramma da queste è emersa un'infezione di Enterobacter s.p.p. 150.000 UFC/ml
sto facendo ciproxin 1000 r.m. per 7/10 giorni essendo questo antibiotico presente come attivo sull'antibiogramma, dopo vedrò il da farsi, onestamente vorrei continuare con queste difficoltà minzionali conservando così una sessualtà normale.
La ringrazio per un eventuale Suo commento
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
la presenza di questo batterio (Gram positivo) nelle urine in un uomo della sua età è molto sospetta per essere un falso positivo dovuto a contaminazione, in particolare se non vi sono cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento dell'esame delle urine, che immaginiamo sia stato eseguito contestualmente. Tutti gli interventi e le terapie efficaci relative all'ingrossamento prostatico influiscono perlopiù solo sull'eiaculazione (intesa semplicemente come emissione del liquido seminale) e non sugli altri aspetti dell'attività sessuale.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egregio Dottor Piana, spero possa ancora leggere questa mia, 15 giorni fa ho fatto un ciclo di ciproxin come le avevo già detto, sono stato bene circa una settimana e adesso dopo 15 giorni ricomincio ad avere un fastidio all'uretra, non so definirlo, un leggerissimo bruciore, un fastidio sordo, una pesantezza a momento alterni durante la giornata.
Ci tengo a dire che faccio una vita regolare, una sessualità regolarissima, forse un pò di stipsi. Ho portato il campione di urina in laboratorio per l'ennesima urinocoltura aspetto il risultato.
Le chiedo se fosse positiva per qualche altro maledetto batterio dovrò fare altri antibiotici, ma posso fare questa vita? Posso sempre fare antibiotici? Ho da sempre avuto problemi di prostatite ma in questi ultimi tempi non riesco ad uscire da questo tunnel. Bevo molta acqua per pulire l'apparato urinario, che devo fare? Devo dire per correttezza che un mese fa mia moglie si prese una candida ma adesso sta bene.
Aspetto un suo consiglio.
grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
in una situazione come la sua è indispensabile basarsi su dati oggettivi: se le colture su urina e liquido seminale sono negative per germi "tipici" e non vi è traccia consistente di cellule infiammatorie (leucociti) nelle urine, la terapia antibiotica è inutile e forse addirittura controproducente. La gran parte delle prostatiti hanno queste caratteristiche, purtroppo le nostre armi terapeutiche sono spuntate ... questo è ben noto e facilmente rilevabil dalle migliaia di consulti che ci vengono richiesi ogni anno per quest steso motivo. Se una soluzione definitiva non esiste, l'unica strada è quella di non scoraggiarsi, tenere in allenamento la pazienza ed affidarsi con fiducia volta per volta alle cure di un nostro Collega con il quale si riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Grazie Dottor Piana per la pronta risposta,
Le chiedo cosa intende per germi "tipici" e poi se la urinocoltura è negativa si impone una spermiocoltura?
L'ultima cosa perché questo fastidio sordo (non lo definisco dolore) mi viene a periodi durante la giornata in pratica non è continuo, non ho bruciore nella minzione. non ho bruciore nell'eiaculazione, forse è una blanda irritazione?
Scusi le mie farneticazioni.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
I germi tipici delle infezioni urinarie sono i cosiddetti "Gram negativi", perlopiù tutti di origine intestinale. Le colture positive per i "Gram positivi" sono invece sempre da considerare con molto senso critico, perché le vere infezioni sono piuttosto rare e si manifestano perlopiù come grave complicazione a situazioni già di per loro complesse. Molto più facile che si tratti quindi di contaminazione del campione. In caso di sintomi persistenti è sempre meglio associare uro- e spermiocoltura.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egregio dottore, ho ritirato la urinacoltura ed è negativa, non c'è infezione, io però continuo ad avere bruciorini in prossimità del meato uretrale dopo minzione, come se l'urina fosse troppo acida, sto bevendo molto per diluire. Dovrei forse fare la spermiocoltura (l'ho fatta tante volte in passato) ma sono un po' infastidito dalla raccolta da fare in loco, in laboratorio. A fine mese farò un ceck up completo di analisi cliniche compreso il Psa. Spero bene. Scusi lo sfogo ma già parlarne con qualcuno, se poi gentile e competente, è già una terapia. La saluto cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Questi tipici bruciori "alla punta" non sono praticamente mai dovuti a qualcosa che si trova in quel punto preciso, ma piuttosto all'irradiazione anteriore di un disturbo cha parte più internamente a livello del primo tratto dell'uretra e della prostata che lo circonda. Come è noto, la maggioranza di queste irritazioni prostatiche ad andamento cronico non hanno (più) una causa infettiva. Che si tratti di situazioni di difficile soluzione definitiva certamente lo avrà già capito dalle migliaia di richieste di consulto che ci vengono sottoposte per lo stesso motivo.

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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
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Egregio Dottor Piana,
sono andato a visita da un altro urologo, mi ha fatto l'ecografia (non rettale), l'esplorazione rettale, ha visto che ci sono microcalcificazioni prostatiche, residuo post minzionale scarso, devo dire che con l'esplorazione quando toccava la prostata ho avuto un po' di dolore ma lieve, comunque alla fine mi ha detto che è una prostata da curare e visto la mia ritrosia ai farmaci classici mi ha dato un integratore a base di serenoa repens si chiama Idiprost da prendere per sei mesi una al giorno. Magari provo questa cura, intanto sabato farò il PSA e vedrò il valore. grazie sempre della sua pazienza, la saluto cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Le più recenti linee guida internazionali consigliano nella razza bianca di iniziare a dosare il PSA a 50 anni a meno che non vi sia familiarità spiccata per questo tipo di tumore. Eseguire il dosaggio in un periodo di verosimile infiammazione locale può facilmente portare a valori falsamente elevati, con tutto quel che ne può conseguire dal punto di vista medico ed emotivo. Pertanto, la decisione di eseguire l'esame deve essere meditata con una certa attenzione e possibilmente condivisa con lo specialista di riferimento..
Sul ruolo degli integratori di origine perlopiù vegetale ci siamo già espressi infinite volte in termini dubitativi, d'ogni modo l'efficacia eventuale deve essere percepita in tempi ragionevolmente brevi di 6-8 settimane.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egregio Dottor Piana, ho fatto altre analisi il PSA è risultato 1.92 (in passato era avevo registrato valori di 1.54 poi 1.74 e un altro poco dopo un infezione di 2.04)
ho fatto anche la spermiocoltura risultata negativa, ho iniziata già da una settimana l'Idiprost Gold, alterno giornate senza alcun problema altre con momenti della giornata di fastidio uretrale una specie di bruciore interno, a questo punto visto che non c'è infezione ritengo che sia un fastidio legato all'IPB e forse ci devo convivere. Nessun bruciore all'eiaculazione e minzione.
La ringrazio per l'attenzione dedicatomi e per il servizio che offrite Voi professionisti e il sito che Vi ospita.
grazie
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egregio Dottor Piana, le avevo parlato più volte della mia problematica di IPB, tra il periodo a cavallo tra novembre e dicembre ho curato delle infezioni e poi una candidosi contratta da mia moglie e curata insieme, quando tutto volgeva per il meglio a fine dicembre infezioni debellate mi è arrivata una mazzata.
In questo periodo avevo osservato astinenza sessuale per evitare l'effetto ping pong ma fine mese di dicembre provo finalmente ad avere un rapporto sessuale con mia moglie e ho problemi di erezione, provo l'indomani è la stessa cosa, sono preso dal panico, ho sospeso l'Idiprost Gold che ho assunto per oltre un mese pensando che mi possa avere danneggiato. Non so cosa pensare, no so cosa fare, ho 50 anni va bene ma così presto l'impotenza? il mese prima andava tutto bene ed ora. sto provando in questi giorni ma è sicuramente successo qualcosa, arrivo all'erezione ma rapidamente svanisce, devo fare tutto in fretta. Come può accadere così da un momento all'altro. Prima il problema era l'IPB adesso sono molto giù. Avevo questa certezza che nonostante l'IPB avevo rapporti buoni, si ricorda la mia titubanza sulle cure per l'IPB che poteva dare problemi alla sfera sessuale, bene i problemi sono arrivati e senza fare cure. Mia moglie mi rassicura ma io sono molto giù, devo entrare nel mondo del viagra e quelle cose lì? Devo andare da un urologo e parlarne. Per fine anno ho avuto questo spiacevole regalo. Mi scusi lo sfogo e auguri.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Il prodotto di cui ha fatto uso è un integratore di origine vegetale, non è verosimile che abbia avuto un effetto sulla sfera sessuale, d'ogni modo, considerato il minimo impatto che il prodotto stesso può avere sul suo problema prostatico, sospenderne l'assunzione è comunque una buona scelta. Discernere la componente emotiva è sempre molto difficile, cerchi comunque di non innescare il pericoloso circolo vizioso dell'ansia da prestazione. Ovviamente ne parli con il suo urologo di riferimento.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egregio dottore, purtroppo qualcosa è successo, parlo della disfunzione erettile, non è più come prima, una erezione appena sufficiente che svanisce rapidamente. L'appuntamento con l'urologo è previsto per il 26 prossimo. Nel frattempo le chiedo se devo entrare nel mondo dei farmaci per l'impotenza (come credo),
io ho 50 anni peso 77 kg non ho malattie cardiovascolari, ho l'Ipb come sa, e soffro di acufeni bilaterali ai quali fortunatamente mi sono abituato, le chiedo un suggerimento generale su viagra, cialis, levitra al minimo dosaggio 2,5 mg, magari quello con meno effetti collaterali, può aiutarmi a capire? Grazie mille per la risposta.


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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Non è ovviamente nostro compito fornire un consiglio nel particolare od una prescrizione, che comportano una conoscenza di leime del,suo caso che trascende lomspirito di un consulto telematico. Abbia dunque pazienza ed attenda di parlarne con il suo urologo di riferimento.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egr. Dott. Piana, le pongo l'ennesimo quesito, come le ho detto ho la visita con l'urologo fissata per il 26 e non sono riuscito ad anticipare, adesso credo di avere i classici sintomi di un' infezione (l'ennesima) pesantezza al basso ventre, fastidio, a volte bruciore all'uretra interna non quella peniena ma piu' su, ieri ho preso il monuril per disperazione ma non è cambiato nulla. Adesso le chiedo posso stare ancora 10 giorni con questa infezione? C'è il rischio che risalga è arrivi al rene ? L'attesa può fare danni seri? Dopo il monuril (2 buste) quanto si aspetta per fare l' Urinocoltura? Grazie mille e le chiedo pazienza per me.



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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
In assenza di febbre, nel maschio l'infezione urinaria è sempre assai dubbia, d'altronde non potrebbero essere due sole dosi di antibiotico a cambiare le cose. Utile sarebbe probabilmente assumere un anti-infiammatorio e bere acqua. Ne parli eventualmente con il suo medico curante.
[#23]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Egregio Dottor Piana, rieccomi la aggiorno sulla mia situazione e abuso della sua cortesia, da circa 10 giorni sto facendo una cura per il colon irritabile a base di antinfiammatori (asacolon, proctoasacolon), fermenti lattici e integratori, devo dire che il malessere al basso addome è quasi scomparso e nel contempo anche il bruciore o fastidio prostatico e il senso di pesantezza al perineo.
Ieri sono andato dall'urologo ho detto quanto sopra e dopo un'ecografia e l'esplorazione rettale mi ha detto che soffro di prostatite cronica con una modesta ipertrofia prostatica (l'ultimo esame urine e urinocultura è negativa) pertanto mi ha consigliato di curare comunque il colon e poi di fare Permixon per 6mesi e Cialis 5mg due volte a settimana per due mesi per decongestionare la prostata visto che periodicamente, in base allo stile di vita, o al regime alimentare, o non so che si può infiammare.
Lei cosa ne pensa? Grazie mille

P.S. ho il timore che dopo due mesi di Cialis finita la cura non riesca più a farcela con le mie forze. Lei che ne pensa grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
il tadalafil (Cialis) così come tutti gli altri analoghi, non danno assuefazione, possono però "abituare" a prestazioni artificiosamente superiori a quelle ottenibili normalmente.
Da sempre noi sottolineiamo il frequentissimo legame dei disturbi prostatici "infiammatori" (ovvero non propriamente legati all'ingrossamento) con la cattiva funzione intestinale. Anzi, spesso è auspicabile privilegiare la seconda per interesse ed intensità di cure. Pertanto, non ci stupiamo affatto del miglioramento che lei ci segnala. Anzi, diremmo che eventuali ulteriori terapie mirate alla prostata potrebbero essere amministrate con una certa ragionevolezza tendente alla parsimonia, considerata l'imprevedibile efficacia degli estratti vegetali ed il costo del tadalafil.

Saluti
[#25]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Eg. Dott. Piana, le scrivo ancora, le scrivo come si scrive a un vecchio amico con il quale confidarsi e avere qualche buon consiglio, purtroppo dopo alcuni giorni di pieno benessere durante la cura per il colon (ho finito gli antiinfiammatori faccio solo integratori e fermenti lattici) mi è tornato tutto, pesantezza al basso ventre meno intensa, fastidio e peso al perineo, lieve bruciore rettale e bruciore o fastidio (non so bene come definirlo) prostatico interno (penso uretra prostatica). Ho iniziato la cura dell'urologo che le avevo scritto permixon 1 pro die per 6 mesi e cialis 5m 2 volte a settimana per due mesi, saranno 10 giorni, forse pochi, ma ancora nessun beneficio. Ho pensato che nei giorni di benessere facevo un' antiinfiammatorio proctasacol per via rettale per 10 giorni forse era quello che mi faceva stare bene, e se facessi un ciclo di topster? che serve per la prostata e per il retto? Il fastidio è variabile a giorni più intenso altri meno e nel contempo la mia ansia è direttamente proporzionale, mia moglie mi dice di stare tranquillo, che sono cose lunghe, che siamo andati dall'urologo basta fare semplicemente la cura, ma sarà così? Ogni giorno mi sveglio e penso chissà oggi come andrà, non ho mai avuto grande pazienza e invece questa malattia vuole pazienza. La ringrazio se vorrà dedicarmi qualche parola.
[#26]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Se la pazienza non la trova, cerchi di farsene una su misura, perché di questa ne ha davvero assolutamente bisogno. Un atteggiamento ansioso non fa che accentuare la percezione dei disturbi. Tutti i prodotti di cui ci parla sono da considerare dei palliativi, la loro prescrizione avviene su base assolutamente empirica, ma non essendo la mdicina paragonabile alla matematica, vale perlopiù la pena di provare.
[#27]
dopo
Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Gentile Dottor Piana, ma allora se queste cure sono solo dei palliativi le cure vere quali sono? Sono andato da uno specialista, l'ennesimo. Cosa devo fare? Dove devo andare? Purtroppo vivo al Sud se abitassi in Piemonte la verrei sicuramente a trovare. Ma che posso fare.
[#28]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Immaginiamo che leggendo fra le migliaia di consulti a cui rispondiamo su questo argomento, avrà già compreso che di fatto non esista (ancora) una "cura" mirata e di sicura efficacia. Più che un pellegrinaggio tra infinitimspecialisti, nessuno dei quali possiede la ricetta "magica" farebbe meglio a scegliere quello con il quale è riuscito,ad intrattenere il miglior rapporto di comunicaziine e fiducia e proseguire solo con lui un percorso di terapia (quale essa sia) e buoni consigli.
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