Trattamento d.e.

Buona sera, approfitto ancora del vostro servizio per approfondire argomenti di cui durante una visita privata è pressochè impossibile anche solo discutere. Il mio problema perdura da molto tempo, morfologia, aspetto e colore dell'organo sono mutati, la sensibilità gia ridotta dopo il trauma sembra diminuire ulteriormente con il tempo.
E' molto difficile per una persona accettare questa patologia perchè persiste nei pensieri anche quando si sta facendo tutt'altro, pertanto non bastano i farmaci per sentirsi nuovamente "appagati" dalla propria vita intima.
Per non stare con le mani in mano ho deciso di provare una strada alternativa con tutti i dubbi del caso ma per affrontarla un po' più a cuor leggero richiedo un'altro vostro consulto.
-C'è differenza tra i corpi cavernosi ed il tessuto spugnoso o sono fatti degli stessi tessuti?
-La perdita di elasticità dell'organo, per vecchiaia o DE, è dovuta alla perdita di elastene o all'accumulo eccessivo di collagene?
-E' possibile che le lacune arrivino a degenerare fino a chiudersi?

Risposte a domande così pignole mi aiuterebbero molto a comprendere l'efficacia della terapia, quindi grazie per qualsiasi risposta
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
lei ci pone dei quesiti ed alcune "domande pignole" che invece sarebbe bene chiedere ed affrontare con calma , in diretta con il proprio andrologo. Comunque brevemente le possiamo dire che il corpo spongioso caratterizza l'uretra ed il glande (la punta del pene) mentre il corpo cavernoso va a costituire la struttura principale dei due corpi cavernosi del pene. Sempre molto sinteticamnete il tessuto cavernoso del pene e spongioso che circonda l'uretra e costituisce appunto il glande formano un insieme di spazi (caverne, lacune) interconnessi, chiamati appunto spazi lacunari. Le cellule che costituiscono un normale epitelio vascolare in questo caso rivestono le caverne, le lacune che a loro volta sono separate da numerose trabecole. Quest'ultime sono a loro volta composte da fasci di fibre muscolari lisce assieme ad una componente extracellulare costituita in prevalenza da elastina, collagene, e fibroblasti. Detto questo è facile anche rispondere alle sue due ultime domande dicendole che ha in buona parte intuito la causa di alcuni problemi andrologici che scatenano un problema erettivo ed altro ancora. Se poi desidera avere più informazioni precise e dettagliate su questo tipo di tematiche le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie dottore per la sua risposta, per quanto riguarda il mio andrologo è una grandissima testa di minchia perchè non ritiene assolutamente necessario approfondire il mio problema benchè io abbia una patologia autoimmune, lo considero veramente una persona spregevole.
Quindi a quanto mi dice si tratta di dilatazioni vascolari separate da muscolatura liscia il tutto sostenuto da una fibra con una certa elasticità?! Le ripeto una domanda, si possono chiudere? Grazie Dottore un saluto a lei.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ho letto il vostro articolo, non dice nulla di nuovo: pillole, ignezioni, legature, bypass, pompette e protesi; non le considererei neanche terapie, sono assurde e inaccettabili. I trattamenti all'occorrenza ti costringono ad una vita assolutamente non spontanea e gli altri semplicemente non funzionano. Dottor Beretta lei mi ha fatto la cortesia di darmi una risposta più o meno dettagliata, tra qualche mese, se dovessero verificarsi cambiamenti, cercherò di ricontattarla e le racconterò la strada che ho deciso di percorrere. Grazie nuovamente e di nuovo saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,
queste "lagune" , "caverne" possono subire tutti gli insulti che colpiscono le normali strutture vascolari. Rifatta comunque la valutazione andrologica poi ci tenga aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Buon giorno Dottor Beretta, sono stato alla clinica per la terapia di cui le ho parlato tempo fa. Gli esami svolti in Italia per il mio problema non sono stati reputati sufficenti poichè non davano un immagine chiara della situazione e spesso erano contradditori. Mi è stato quindi richiesto un esame di arteriografia delle pudende. Come le ho già detto non ho fiducia nel mio andrologo e mi chiedevo se lei fosse disposto a prendermi come suo paziente. Grazie Dottore, Buona Giornata.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
non giri come una trottola da un andrologo ad un altro . Segua a questo punto le indicazioni ricevute poi, se desidera discutere con me il suo problema, il nostro sito le fornisce tutte le indicazioni utili per farlo.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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