Infiammazione epididimaria

Salve dottori,
pochi giorni fa ho effettuato un ecocolordoppler testicolare e mi è stato diagnosticata una infiammazione all'epididimo (cronica, a quanto pare, e che addirittura mi potrei trascinare da anni).
Premetto che ho la visita urologica il 12 marzo, proprio per parlare della mia diagnosi.
Comunque volevo porvi un mo dubbio: da qualche anno ho un lieve deficit erettile (almeno mi sembra) vale a dire che l'erzione è abbastanza buona, ma il pene non raggiunge più quel turgore di prima (come se circolasse meno sangue, può darsi?), in più da qualche mese ho notato una diminuzione dell'eiaculato.
Ecco, volevo chiedervi, gentili dottori se questi fenomeni possono essere riconducibili ad una infiammazione all'epididimo.
Vi ringrazio in anticipo,
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

una modestissima riduzione dell'eiaculato potrebbe essere in relazione con una infiammazione dell'epididimo mentre difficile fare una correlazione diretta con il suo attuale problema sessuale.

Ora bisogna comunque sentire in diretta un esperto e bravo andrologo.

Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta M.D.
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Salve dott. Beretta,
intanto la ringrazio per la risposta. Vorrei precisare (se questo le può essere utile per inquadrare meglio il mio problema) che ho 35 anni e sono single, quindi il lieve deficit erettile lo noto tramite masturbazione.
Comunque lei vuole dirmi che una riduzione dell'eiaculato può essere riconducibile ad una infiammazione all'epididimo, mente tutt'al più ci può essere una correlazione solo indiretta fra lieve deficit erettile e l'infiammazione, ho capito bene?
Comunque la ringrazio in anticipo,
le auguro una buona domenica.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Esatto, ha ben compreso il mio pensiero.

Ancora un cordiale saluto.
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Salve,
mi sono recato oggi dall'urologo per l'infiammazione alla testa dellìepididimo dx. Leggendo il referto mi ha detto che la mia flogosi è cronica e che c'è poco da fare, e che mi avrebbe dato qualche cura.
Io ho specificato che ho solo fastidio testicolare (nemmeno sempre, e spesso lieve) ma che ho un leggero deficit erettile e una diminuzione dell'eiaculato... l'urologo mi ha detto che non c'è nesso con l'infiammazione, mi ha mandato a fare un'ecografia addominale e un ecocolordoppler statico e dinamico al pene.
Cosa potete dirmi al riguardo?
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Segua le indicazioni ricevute, possono essere utili a capire il suo problema clinico.

Un cordiale saluto.
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Salve dott. Beretta,
e grazie per la sua disponibilità, io ho preso l'abitudine (anche se solo da questa estate) di camminare quattro volte a settimana e di bere quasi due litri e mezzo di acqua al giorno, vorrei sapere se questo è sufficiente per un certo benessere all'apparato uro-genitale (al di là dell'infiammazione all'epididimo che ormai ho) e comunque per fare da argine a sintomi dolorosi, ad esempio.
La ringrazio in anticipo,
buon fine settimana e cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Se non ci sono controindicazioni di tipo generale, il fare attività fisica e bere in modo adeguato non può che farle bene.

Ancora un cordiale saluto.
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Salve dott. Beretta,
le ho già scritto nei mesi scorsi a causa del mio problema urologico (infiammazione cronica alla testa dell'epididimo dx)...avendo notato anche un leggero deficit dell'erezione (e una diminuzione dell'eiaculato) sotto indicazione dell'urologo ho eseguito una ecografia addominale in data 4 maggio 2015; a livello urologico è stato evidenziato questo: "prostata nei limiti dimensionali", lei pensa che questo possa essere utile all'urologo? Comunque il 25 giugno dovrò fare l'ecocolordoppler del pene. Vorrei sapere se con questi due esami possa venire a capo del mio lieve (almeno per ora) problema.
La ringrazio
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
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La ringrazio, lei è sempre disponibile.
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Salve dottore,
stamattina ho effettuato ecocolordoppler penieno statico e dinamico (le ricordo che io ho una infiammazione all'epididimo dx, un deficit erettile e una diminuzione dell'eiaculazione).
Ho il controllo urologico il 9 luglio, dunque, questo il referto:
esame eseguito con sonda da 10 Mhz sia in condizioni basali che dopo farmacostimolazione con 10 mcg di PGE1
Allo studio ecografico non si rivelano alterazioni a livello delle strutture peniene.
Allo studio colordoppler basale valori di picco sistolico a livello delle arterie cavernose e dorsali nei limiti della norma.
Arterie cavernose pervie lungo tutto il decorso.
Dopo farmacostimolazione si registra un regolare incremento della velocità di picco sistolico a livello delle arterie cavernose raggiungendo bilateralmente valori nei limiti della norma.
Di contro non si registra l'azzeramento della componente diastolica per tutta la durata del test.
Erezione farmaco indotta caratterizzata da modesta tumescenza, in assenza di rigidità
Conclusioni: quadro emodinamico caratterizzato damarcata alterazione del meccanismo veno-occlusivo.
Il dottore mi ha accennato alle possibili cause fra cui disfunzione ormonale e diabete (e qui mi sono venuti i sudori freddi).
Vorrei sapere se il mio deficit erettile è collegato alla diminuzione dell'eiaculazione (e magari all'epididimite), vorrei precisare che questo problema me lo trascino dietro ormai da agosto-settembre 2011, ed un'ultima cosa; il mio deficit mi era sempre sembrato lieve, oggi, durante l'esame si è come amplificato, pur in assenza di ansia e tensione nervosa (a cui comunque sono molto soggetto),
Il medico di famiglia mi ha prescritto esame delle urine e del sangue, fra cui testosterone, emoglobina glicata. follitropina, emocromo, glicemi e creatinina.
Questo il mio quadro diagnostico.
Lei può darmi una sua opinione.
Attendo fiducioso una risposta,
cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il suo è un quadro clinico molto complesso e difficilmente valutabile da questa postazione.

Faccia le indagini indicatele dal suo medico di famiglia e poi bisogna sentire, in diretta, un bravo ed esperto andrologo.

Nel frattempo le consiglio di consultare o meglio riconsultare, se non ancora fatto, pubblicati sul nostro sito e già a lei indicati:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

Un cordiale saluto.

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta e leggerò più attentamente gli articoli da lei postati. Comunque mi perdoni per la domanda: lei è propenso a credere ad un unico problema con tre componenti (epididimite, deficit dell'erezione e diminuzione dell'eiaculazione) o crede piuttosto a tre problemi indipendenti fra loro? Mi scusi per la domanda forse sciocca, ma il mio quadro clinico è complesso in che senso?
Mi scusi se provo ad approfondire alcune cose, ma a seguito del referto di oggi sono un tantino affranto.
Confido nella sua gentilezza,
le porgo di nuovo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Da quello che ci racconta io sarei "propenso a credere ad un unico problema con tre componenti (epididimite, deficit dell'erezione e diminuzione dell'eiaculazione)".

Detto questo poi la rimando ora al suo urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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La ringrazio per la disponibilità!
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Salve dott. Beretta,
e mi scusi se le riscrivo, ma a seguito di quello che mi è successo oggi (ma anche a seguito di quello che mi è successo ieri) sono un po' disorientato, dunque:
io ho sempre parlato di lieve deficit di erezione, lieve perchè il pene raggiunge la posizione eretta e anche una certa rigidità, ma sostanzialmente è meno turgido di prima, ecco, diciamo che non ho mai avuto grossi problemi di erezione. Ieri, con l'ecocolordoppler il mio pene non ha quasi reagito, non le dico che sia rimasto esanime, ma quasi; già questo fatto ieri mi ha colto alla sprovvista, ma non basta: oggi ho fatto una "prova" solitaria (io sono single) ed il pene ha reagito come reagisce di solito da quasi quattro anni a questa parte, vale a dire che ha raggiunto la posizione eretta ed una certa rigidità... quindi mi sorge un dubbio: ieri durante l'ecocolordoppler può avere giocato un ruolo anche l'ansia? (non mi sembra di aver vissuto quei momenti con ansia, però tenga presente che io ho un'ansia di base da praticamente tutta la vita)... insomma, voglio dire, quale può essere il motivo per un "rendimento" più scarso proprio ieri quando ho eseguito l'ecocolordoppler? non le sembra strano? Ovviamente il problema oggettivamente c'è, beninteso, ma mi sorge il dubbio che ieri con il cattivo ed inedito "rendimento" il risultato dell'ecocolordoppler sia stato in parte falsato.
Lei che ne pensa?
Mi scusi di nuovo,
cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

ha centrato la questione: ansia, stress, adrenalina ed altro così i vasi dei suoi corpi cavernosi non si sono mossi!

Ancora un cordiale saluto.
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Salve dott.Beretta,
oggi mi è arrivato il referto degli esami del sangue (ho un problema di disturbo dell'erezione come forse si ricorda ed in più di diminuzione dell'eiaculazione). Dunque il quadro diagnostico è quasi interamente positivo (valori nella norma anche di glucosio e di emoglobina glicata).
Però il testosterone è un po' basso (2,3) la forbice è compresa fra 2,4 e 8,3. Ora, il testosterone può essere la prima causa del mio disturbo? In più, può influire sulla quantità di eiaculazione? e in ultimo, che legame può instaurare con l'epididimite (diagnosticatami al testicolo dx)?
La ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il testosterone basso non ha alcun legame diretto con la sua epididimite ma tutti gli altri problemi meritano una attenta e precisa rivalutazione con il suo andrologo di riferimento.

Un cordiale saluto.
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Gentile dott. Beretta,
ci sono delle novità. Ieri ho effettuato un controllo urologico presso l'ospedale a causa del mio problema, o problemi (disturbo dell'erezione da agosto-settembre 2011, epididimite al testicolo destro, diminuzione dell'eiaculazione).
L'urologo mi ha detto che il valore del testosterone (2,3) secondo lui non influisce sul mio disturbo e che ha conosciuto diversi uomini che presentavano tale valore e che non accusavano nessun disturbo, tenga presente che la forbice era compresa fra i valori di 2,4 e di 8,3.
Nonostante tramite ecografia addominale la prostata era nei limiti, ieri, tramite esplorazione rettale il medico mi ha trovato la prostata dolorante al tatto e congestionata. Secondo lui la chiave di volta del mio problema risiede in un processo infiammatorio e magari infettivo che ha parzialmente compromesso alcune mie funzioni, ed ha precisato che secondo lui, molto probabilmente, il problema è risolvibile.
Mi ha quindi prescritto il permixon da assumere una volta al giorno per tre mesi, di fare urinocoltura, tampone uretrale (e forse un'antibiogramma, se ho ben capito) fra un paio di mesi i dosaggi ormonali.
Se la cura non funzionasse mi ha accennato alla possibilita di una terapia a base di cialis, come ultima ratio.
Questo il mio quadro clinico ad oggi, mi piacerebbe conoscere il suo parere.
Confido nella sua disponibilità,
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

questa è una strada nuova che potrebbe farci meglio comprendere e risolvere i suoi problemi, segua ora le indicazioni ricevute.

Nel frattempo sui rapporti tra "Prostatiti e deficit dell’erezione" si legga anche queste news:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2552-erezione-difficile-e-problemi-alla-prostata.html ,

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/2382-prostata-ed-erezione-quale-legame.html .

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/4615-calcificazioni-infiammazioni-della-prostata-e-deficit-erettivi.html

Un cordiale saluto.
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Gentile dott. Beretta,
a seguito del mio problema (epididimite dx, diminuzione dell'eiaculazione, e sopratutto deficit dell'erezione) ho effettuato l'urinocoltura, come prescrittomi dall'urologo che mi ha visitato la settimana scorsa, l'esame è risultato negativo. Ieri ho effettuato il tampone uretrale (di cui non conosco il referto, lo conoscerò fra una settimana) e a settembre il medico mi ha prescritto i dosaggio ormonali (testosterone, prolattina e qualcos'altro).
Per l'urologo, come le ho già scritto, causa del mio disturbo erettivo non è il testosterone, che seppure basso (2,3) secondo lui è comunque nella norma, bensì una infiammazione alla prostata (e non solo alla prostata), tant'è vero che mi ha trovato la prostata congesta e dolorante al tatto. L'infiammazione non è cronica perchè tramite ecografia addominale (eseguita il 4 maggio) si è appurato che la prostata è normo-dimensione e non presenta calcificazioni.
Comunque, a seguito di questa infiammazione e del disturbo dell'erezione l'urologo mi ha prescritto il permixon da assumere per tre mesi (la cura l'ho iniziata l'11 luglio).
I miei dubbi sono i seguenti: il permixon può davvero, anche se solo indirettamente, risolvere il problema dell'erezione? nel senso, cioè, che andando a sfiammare la prostata si possa ripristinare un normale funzionamento dell'erezione? perchè l'urologo me lo ha prescritto per risolvere l'infiammazione e per curare il disturbo dell'erezione (almeno questo è quello che mi ha detto). Leggo pareri contrastanti sul permixon, qualcuno dice che abbassa il livello di testosterone... potrei trovare un livello di testosterone ancora più basso quando effettuerò, a settembre, i dosaggi ormonali? E poi, un'ultima cosa: l'urologo mi ha detto che l'infiammazione alla prostata non è cronica e che è causa del mio deficit erettivo, ma io (come ho specificato anche all'urologo) soffro di questo disturbo da tre-quattro anni, se l'infiammazione prostatica è la causa dovrei portarmela dietro da tutto questo tempo, ma mi chiedo come ha fatto in tre-quattro anni a non cronicizzarsi.
Perdoni la lunghezza, mi piacerebbe che lei mi fornisse qualche delucidazione su i due punti suddetti.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il prodotto, da lei indicato, abbassa di poco il metabolita attivo del testosterone non il testosterone.

L'ultima questione purtroppo deve rivolgerla al suo urologo di fiducia; da qui difficile capire la sua situazione clinica reale e soprattutto difficile capire se lei ha ben compreso il messaggio ricevuto dal suo specialista di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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La ringrazio per la risposta e per la solita disponibilità.
Sì, penso proprio di avere capito quello che l'urologo mi ha detto, poi mai dire mai, ma le sue testuali parole sono state "per quanto mi riguarda il suo problema è risolvibile", io ho esposto soprattutto il mio problema di disturbo erettivo, quindi penso proprio che si riferisse a quello.
Un'ultima cosa: il permixon, con la sua azione contro l'infiammazione, può indirettamente migliorare l'erezione?
Comunque, magari la terrò aggiornato sulle novità prossimamente.
La ringrazio di nuovo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
All'ultima questione un sì indiretto.

Ancora un cordiale saluto.
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Salve dott. Beretta,
dunque, mi è arrivato il referto diagnostico del tampone uretrale (all'urinocoltura sono risultato negativo).
Sono risultato positivo allo Staphylococcus Warneri, e negativo al Colturale Myco/Ureaplasma e alla Clamidia, in più sulla tabella dell'antibiogramma risulto Intermedio alla Clindamicina e Sensibile a: Daptomicina, Eritromicina, Acido fusidico, Gentamicina, Levofloxacina, Linozolid, oxacillina, Rifampicina, Trimetoprim/Sulfametossazolo, Tetraciclina, Tigeciclina, Vancomicina, e Teicoplanina. VVorrei sapere se nel mio caso si possa parlare di prostatite batterica, e se c'è una relazione dell'invasione batterica dello Staphylococcus Warneri ed i miei disturbi: infiammazione all'epididimo e alla prostata, disturbo dell'erezione e diminuzione dell'eiaculazione, intanto sto già assumendo le pasticche di Permixon.
Comunque domattina mi rivolgerò, intanto, al mio medico di famiglia.
Confido nella sua disponibilità,
Cordiali saluti.
[#27]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

dalle sue considerazioni generali non si può escludere nulla.

Ancora un cordiale saluto.
[#28]
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Salve dott. Beretta,
le riscrivo dopo un mese e mezzo, poichè c'è qualche novità. Intanto le riepilogo brevemente la mia situazione: ho una infiammazione all'epididimo (cronica) un'infiammazione alla prostata (non cronica, a quanto pare), disturbo dell'erezione e diminuzione dell'eiaculato, inoltre ai primi di luglio mi è stato trovato il valore del testosterone abbastanza basso (2,3) quando il limite è segnalato come 2,4.
Ho avuto anche una invasione batterica alle vie urinarie (Staphylococcus Warneri), che però sembrerebbe sconfitta tramite terapia anti-biotica (ho effettuato di nuovo tampone uretrale il 13 agosto).
Per l'urologo che mi ha visitato due mesi fa il problema erettivo è riconducibile all'infiammazione prostatica, mi ha quindi prescritto l'assunzione per tre mesi di Permixon (che assumerò fino a metà ottobre).
A volte mi sembra che un lieve miglioramento ci sia (il pene sembra, talvolta, raggiungere una buonissima rigidità e durezza anche se non accompagnata da turgore corrispondente), la diminuzione dell'eiaculato persiste.
Comunque, a detta dell'urologo che mi ha visitato il mio valore del testosterone non era particolarmente basso, come ripeto il valore corrispondeva a 2,3.
Ieri ho effettuato i dosaggi ormonali (come prescrittomi dall'urologo due mesi or sono), questo il referto:
- Testosterone 2,6 Valori di riferimento 2,4-8,3
- Prolattina 116 Valori di riferimento 45-375
- LH 1,6 Valori di riferimento 1,5-9,3
- FSH 1,7 Valori di riferimento 1,5-14
Alla luce di quello che le ho scritto, come giudica la mia situazione? Lei crede in una causa ormonale o prostatica al mio disturbo erettivo ed eiaculatorio?
Comunque, questo autunno, dopo la fine della cura di Permixon tornerò a parlarne con l'urologo.
Confido nella sua (solita) disponibilità,
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

penso che entrambi i problemi, da lei indicati, siano da tener presenti come possibili cause al suo disturbo sessuale.

Detto questo rimettiamoci poi al giudizio finale del suo andrologo.

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
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Salve dott.Beretta,
le scrivo a distanza di tre mesi. Io ho una epididimite-prostatite (e ormoni bassi, con valori al limite) e soffro di disturbo dell'erezione e diminuzione dell'eiaculazione.
Ieri ho eseguito un controllo dall'urologo presso struttura pubblica (gli urologi a cui mi rivolgo fanno tutti parte dello stesso staff); per l'urologo che mi ha visitato ieri la mia prostatite è cronica (a differenza di quanto mi aveva detto il collega a inizio luglio), il quale mi prescrisse permixon per tre mesi, tale cura l'ho interrotta a metà ottobre, un certo miglioramento nella qualità dell'erezione c'è stato (ma certo non una soluzione).
L'urologo che mi ha visitato ieri, invece, mi ha fatto capire che la causa dei miei problemi è multifattoriale (secondo lui gioca un ruolo importante anche una causa psicologica), comunque dopo tanti discorsi mi ha prescritto Topster una supposta sette giorni al mese per tre mesi e Idiprost Gold una compressa un'ora prima di pranzo per un mese ed a mesi alterni.
Lei, in base a queste novità, può dirmi o suggerirmi qualcosa?
La ringrazio in anticipo,
Cordiali saluti
[#31]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Da quello che ci scrive le suggerisco di seguire attentamente tutte le indicazioni ricevute in diretta dal suo urologo di riferimento che sicuramente si basano su una attenta e precisa valutazione clinica diretta.

Ancora un cordiale saluto.
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