Prostatite non batterica, sintomi e colite

Gent.le Staff,
ho 32 anni e a ottobre scorso ho avuto un episodio di prostatite subacuta, curata "parzialmente" con antibiotici chinolonici in quanto ho scoperto di essere intollerante ai componenti e quindi ho assunto per 2 volte terapie incomplete, nel tentativo (non raggiunto) di finirne almeno una. Mi sono sottoposto a visita urologica e lo specialista non ha riscontrato nulla di anomalo dal controllo trans-rettale (dimensioni e tutto il resto nella norma), oltre che a esami colturali dell'urina negativi. Mi è stato prescritto anti infiammatorio Lenimov in supposte per 10gg e riposo, oltre ad un integratore Betotal per via orale, tutto questo a fronte di sintomatologia quale sensibilità uretrale durante e dopo la minzione (non bruciore), e sensibilità perineale e anale (sempre dopo la minzione). Nel giro di 15gg i sintomi sono scomparsi del tutto.
Ora da circa 2 settimane sono ripresi i sintomi si sensibilità, sia uretrale che perineale/anale dopo la minzione. I sintomi vanno e vengono, anche come intensità. Ho proceduto con antinfiammatorio in supposte lenimov per 8gg e qualche compressa di ibuprofene. La situazione è migliorata, soprattutto come sensibilità uretrale durante la minzione, ma è rimasta quella anale/perineale (quasi un bruciore all'interno dell'ano, specie dopo la defecazione).
La mia incertezza, a questo punto è la seguente: potrebbe essere corretto continuare con degli antiinfiammatori, vista la sintomatologia? Il mio medico di base è partito subito in quarta con la prescrizione di antibiotici, senza avere sottomano nè colture nè esami specifici (dice che nell'uomo quelli delle urine non sono indicativi in quanto sono quasi sempre negativi), mentre l'urologo l'anno scorso mi ha sconsigliato di partire subito da una terapia del genere, vista la mia intolleranza e soprattutto se i sintomi sono abbastanza blandi. Inoltre, essendo il sottoscritto soggetto da anni a colite, potrebbe esserci una correlazione tra le 2 cose? Ossia che la colite possa indurre ad una infiammazione la prostata, e quindi avere dei sintomi simili a quelli dell'altra volta? Potrebbe essere utile anche un esame proctologico?
Ringrazio fin d'ora per il consiglio, se c'è bisogno di altre informazioni resto a disposizione.

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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
anatomicamente prostata e retto sono in stretto contatto anche se opportunamente separati e quindi una situazione patologica dell'uno può influenzare l'altro e viceversa. Quindi in definitiva è corretta una valutazione congiunta di Urologo e Proctologo. Gli antiinfiammatori come anche gli antibiotici è bene non assumerli per periodi troppo prolungati.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la celere risposta;
ho già prenotato una visita specialistica proctologica per la prossima settimana, dopo l'esito della quale eventualmente tornerò dall'urologo.

In questi ultimi 2gg ho notato che il fastidio all'uretere durante la minzione è praticamente svanito, permanendo però la sensibilita e il bruciore interno anale. Ciò mi fa pensare che possa essere lì il problema.

Considerato che le supposte di Lenimov sono un anti infiammatorio naturale, stando a quanto scritto sulla confezione, potrebbe essermi utile effettuare qualche applicazione in loco con Proctosedyl crema? Quella con l'applicatore, per intenderci. L'ho usato svariate volte per episodi di emorroidi esterne. In caso quello mi desse sollievo al fastidio ano-perineale, è il caso comunque di sottopormi al controllo?

Grazie ancora della disponibilità.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Nelle more di tempo può utilizzare tale rimedio, ma ricordi anche se la sintomatologia migliora sono necessarie comunque le visite di controllo specie quella urologica.
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