Ipb ed alfalitici

Buongiorno, ho 58 anni e sono affetto da IPB dall' età di 40 anni - Mio padre è morto di tumore alla prostata e forse è ipotizzabile una familiarità-
Attuali valori:
PSA 2,84
ECO 50 x 42 x 50 mm, volume stimato 57 cc circa-
FLUSSOMETRIA 10,4 ml/s contro 12,9 ml/s alla data del 4/09/2013-
RESIDUO MINZIONALE assente-
Fino ad un mese fa assumevo serenoa repens ed alfuzosina 10-
Pertanto lo specialista mi ha consigliato serenoa repens e silidossina da 8 mg sulla quale da subito gli espressi il mio rifiuto a causa della sua preannunciata totale eiaculazione retrograda. Quindi mi prescrisse tamsulosin 0,4 che sul campo comunque mi crea, per l' 80% del volume, eiaculazione retrograda quindi pochissima fuoriuscita di liquido seminale.
Questa cosa mi crea notevoli problemi psicologici e poi mi chiedo se l'uso di questo alfalitico influisce negativamente sulla capacità erettiva.
I valori dichiarati escludono la possibilità di continuare con alfuzosina 10, che non mi creava alcun problema ? E poi la serenoa riduce la capacità erettiva ?
Grazie sempre per la Vostra disponibilità e competenza-
Un saluto.
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Dr. Matteo Giglio Urologo 328 24 3
Buongiorno. In linea teorica non vi sono differenze di efficacia tra i vari alfa-litici. Gli studi eseguiti su larghi campioni hanno dimostrato che alfuzosina, tamsulosina e silodosina sono tutti efficaci nello stesso modo nel migliorare i sintomi dell'IPB. Cambiando da alfuzosina a silodosina non dovrebbero esserci significativi miglioramenti (questa affermazione va comunque verificata di caso in caso, dato che la "reazione" di ciascun paziente per ogni farmaco può essere diversa).
Questa categoria di farmaci non determina effetti collaterali sulle funzioni sessuali: anzi - essendo in parte vaso-dilatatori - possono contribuire a migliorare (leggermente) l'erezione.
Anche la serenoa repens non ha effetti collaterali sulla qualità dell'erezione. La sua efficacia nel migliorare i sintomi disurici da IPB è invece incerta.
Nel suo caso specifico, se il problema è la flussometria di tipo ostruttivo, non è facile ottenere miglioramenti senza ricorrere a interventi disostruttivi o a terapie mirate a ridurre il volume prostatico; entrambe queste soluzioni tuttavia possono portare a effetti collaterali sull'eiaculazione (l'intervento) o sull'erezione (terapie mediche a base di dutasteride o finasteride).
Cari saluti

Dr. Matteo Giglio
https://www.urologo-genova.it
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dr. Giglio della puntuale ed esaustiva risposta. Ero stato informato che più è presente eiac.retr. più il farmaco è efficace, in quanto significa che il collo vescicale si apre di più.
A me alfuzosina andrebbe benissimo perché l'effetto collaterale di cui sopra era completamente assente. Infatti il liquido seminale era copiosamente presente. Credo che farò una nuova flussometria per paragonarla alla precedente per verificare se c'è miglioramento da alfuzosina a tamsulosin 0,4 - Le pare ?
Le chiedo qual è il valore limite della flussometria affinchè si possa evitare l'intervento.
La ringrazio ancora-
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Dr. Matteo Giglio Urologo 328 24 3
Non esiste un valore limite del flusso urinario per cui si debba eseguire l'intervento.
L'indicazione all'intervento viene data da un insieme di fattori (e buona parte di questi sono soggettivi = riguardano il paziente e la sua qualità di vita).
Se con alfuzosina si trovava bene ... se non vi sono altre disturbi oltre al getto modicamente rallentato ... se non vi sono altri problemi (residuo assente, pareti vescicali normali, assenza di calcoli ecc) .. allora si può anche considerare la possibilità di continuare questa terapia e rinviare l'intervento. Si può anche considerare l'utilizzo di farmaci come finasteride o dutasteride che hanno come obiettivo quello di ridurre la grandezza prostatica. Questi farmaci possono avere qualche effetto collaterale sulla vita sessuale; questi effetti collaterali non sono comunque troppo frequenti e sono reversibili (se si sospende la cura).
Cari saluti
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dopo
Utente
Utente
Ancora grazie per la puntuale risposta, ci tenevo a dirle che anche il mio urologo aveva ipotizzato l'uso di dutastiride , ipotizzando un presunto calo del desiderio e della potenza sessuale.
Premesso che, su consiglio dello specialista assumo sildenafil 50 al bisogno, potrebbe questo essere un deterrente per la potenza sessuale con l'uso di dutastiride ? E per il desiderio come si potrebbe ovviare ?
Inoltre mi consigliò di fare dei cicli di tadalafil 5 al dì, spiegando che avrebbe anche aiutato la funzionalità della prostata. Ma il costo è proibitivo !!!
Cari saluti.
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