Perdite trasparenti post eiaculazione e bruciore uretra.

Buongiorno dottori,
spero possiate darmi un consulto su un problema di lieve entità che fatico ad inquadrare con i medici che mi hanno visitato in questo ultimo periodo.
Il tutto è iniziato il 1 Giugno, quando a seguito di una brutta influenza con molto catarro mi sono ritrovato a combattere con l'ansia e la paura di aver contratto un virus. 3 mesi fa circa infatti ho avuto un rapporto orale passivo con una escort e ne ho avuti anche altri ma sempre usando il profilattico.

Premetto che in passato ho avuto alcuni casi di Chlamydia Trachomatis e Ureaplasma Urealyticum, identificate tramite tamponi uretrali o esame delle urine. Quest'ultima, mi è stato spiegato, può insorgere nuovamente in caso di stato di forte stress e ansia.

1. Ho eseguito gli esami del sangue, che il mio medico definisce completamente nella norma.
2. Test Hiv di quarta generazione combinato con p24 a 55 e 70 giorni circa dall'evento: tutti e 2 NEGATIVI, e il medico mi ha detto che posso stare tranquillo almeno su questo fronte.
3. Ho eseguito controllo sierologico su Sifilide, Treponema anticorpi totali: Negativo.
4. Epatite di tipo B: Negativo.
5. Test Molecolare rapido per Chlamydia e Gonococco con esito Negativo.

Dopo questi risultati mi sono calmato, l'ansia un po è scemata, ma mi ritrovo con un problema lieve all'uretra che uno specialista dermatologo venerologo ha scartato come qualcosa di legato all'ansia.

La scorsa settimana, durante un'erezione, ho scoperto che il glande si era in parte spellato. Nei punti in cui era avvenuta la desquamazione il glande sembrava particolarmente liscio e lucido.
In più avvertivo dei bruciori interni localizzati nella zona vicino all'orifizio uretrale ma anche un pò più all'interno dell'uretra. Nessun dolore testicolare o legato ai linfonodi.
Il fastidio tende a diminuire con i giorni senza attività sessuale e non provo bruciori se faccio pipì (almeno per adesso almeno).

Durante l'eiaculazione però avverto uno strano senso di NON-piacere in alcuni tratti dell'uretra, come se la sensazione di piacere venisse smorzata o annullata.
Il bruciore si accentua leggermente, l'orifizio uretrale ne risulta arrossato e ho perdite liquide dense trasparenti per almeno 30-40 minuti. In più, c'e' un punto dell'uretra, localizzato poco dopo il glande che mi da un dolore puntuale (nessuna sensazione di corpo estraneo).

I sintomi sono molto simili a quelli della Chlamydia e dell'Ureaplasma, sebbene al momento non abbia notato perdite di colore bianco/giallastro.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

la sua storia clinica complessa ed un pò confusa, fa pensare sicuramente ad un problema infiammatorio a livello delle vie urinarie; detto questo poi la risoluzione di tali problemi clinici avviene solo dopo un preliminare e fondamentale valutazione clinica in diretta che, da questa postazione, come può ben capire, è impossibile fare.

Risenta ora il suo urologo di riferimento e, nel frattempo,se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html .

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore,
mi scuso se sono stato un po confuso nell'esposizione.
In realtà, rileggendomi, ho capito che potevo spiegare meglio quanto accaduto.

Anzitutto vorrei chiarire che il rapporto orale è stato scoperto, mentre i rapporti penetrativi sempre coperti.
In più, a causa della faringite sono stato costretto ad assumere prima l'azitromicina (le 3 famose pastiglie) e successivamente, a distanza di pochi giorni, anche amoxicillina per 5 giorni a causa di un estrazione dentaria.

Il problema del prurito e della desquamazione si è presentato circa 2-3 giorni dopo aver concluso i 5 giorni di amoxicillina.

Attualmente, il problema del lieve bruciore è davvero molto diminuito.
Riscontro perdite trasparenti e un ritorno del bruciore, con i sintomi descritti, solo dopo l'eiaculazione.

Consulterò immediatamente anche il vostro articolo.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Da quello che ci riferisce ora il mio consiglio, dopo aver eventualmente risentito anche il suo urologo, è quello di attendere 15 giorni dalla fine dell'antibioticoterapia e, se le secrezioni "trasparenti" dovessero continuare, fare allora un tampone uretrale e una relativa valutazione colturale mirata.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per la risposta dottore.
Avendo terminato la cura antibiotica con amoxicillina il 9 Luglio, effettuerò i test del tampone e l'esame colturale verso i primi di agosto, d'accordo con il mio medico di famiglia.

Ha indicazioni particolari per il tipo di test ? Basterà semplicemente indicare esame urine e tampone uretrale ?

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Perfetto!
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
il tampone e l'esame delle urine sono stati rimandati a Settembre.

Ho eseguito però una visita specialistica da un urologo/andrologo consigliato a Torino.

L'esito è che l'urologo non ritiene necessario effettuare alcun esame perché non nota alcuna patologia. Da un suo esame preliminare della prostata e a causa della totale assenza di secrezioni, pensa possa essere utile attendere ed assumere un semplice decongestionante (CAPSULE PROPOSTA) per 30 giorni.

I test tampone dovrebbero risultare utili solo nel caso in cui i pruriti o i fastidi post-eiaculatori (per ora devo dire quasi completamente spariti) persistessero oltre i 30 giorni.

Che dire dottore ?
Presumo che il problema si risolverà, sebbene il problema sembri rientrare piano piano. Le farò avere riscontri in caso di ulteriori indagini.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Segua le indicazioni ricevute dal collega che ha potuto valutare in diretta il suo problema clinico.