Balanopostite/possibile prostatite/fastidio dopo tampone meato uretrale

Buonasera dottori,
un mese fa mi sono sottoposto ad una visita dermatologica-venerologica nella quale mi era stata riscontrata una sospetta balanopostite irritativa.
Il dermatologo mi ha inoltre prescritto un tampone meato uretrale per escludere altri fattori scatenanti.
Ho effettuato il tampone lunedì 20 febbraio. Ho riscontrato durante quel giorno e nei giorni successivi una sensazione di fastidio durante la minzione che si era attenuata. Nell'arco delle ultime 24 ore questo fastidio è in qualche maniera aumentato, riscontro una sensazione di lieve bruciore/prurito.
E' una cosa normale dopo aver effettuato circa 5 giorni fa il tampone ? La mia preoccupazione deriva dal fatto che possa trattarsi d'altro dato che qualche mese fa ho ricevuto un colpo tra i testicoli e l'ano (per il quale mi sono rivolto ad un bravo ortopedico e dopo fisioterapista dato che questo colpo mi ha provocato un mal di schiena nella zona lombare sx, gluteo sx e gamba sx fino al ginocchio) e ho paura che questo colpo possa aver causato dei danni alla prostata. E' possibile secondo voi ? Sono confuso perchè non ho nessun sintomo di eventuali prostatiti. Secondo voi ci potrebbe essere una correlazione tra il colpo ricevuto mesi fa ed eventuali "danni" alla prostata ? Ripeto, l'unica sensazione fastidiosa è questo senso di bruciore alla punta del pene, sensazione che avevo avvertito nei giorni successivi al tampone. Le mie urine sono limpide, non ho minzione notturna.
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio in anticipo e vi porgo i miei cordiali saluti.
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Poiché le balanopostiti insorgono e si mantengono ad opera di un prepuzio troppo lungo e/o stretto e che questa condizione può mantenere irrirato il meato uretrale, credo sia meglio valutare la situazione del prepuzio e poi decidere nel merito. Tradotto vuol dire valutare con l'andrologo/urologo se sia il caso di eseguire la circoncisione radicale. Un trauma perineale (tale mi sembra dalla sua descrizione quello che lei ha subito) potrebbe aver accentuato un risentimento dell'area pelvico-prostatica o aver accentuato una congestione infiammatoria pelvico-prostatica pre-esistente. La valutazione ecografica con fase doppler, sia pelvico-prostatica che scroto-testicolare, potrà valutare la situazione e poi far decidere se sia il caso di effettuare altre valutazioni sulla struttura e funzione genitale.
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Prof. Massimo Porena Urologo, Nefrologo 9
Sarebbe utile conoscere l'esito del tampone uretrale che andrebbe esteso anche al solco balano-prepuziale. Il fastidio al meato uretrale insorto dopo il tampone è del tutto verosimilmente legato al microtrauma da questo provocato. Dato lo stretto rapporto temporale fra tampone e insorgenza del dolore non credo che questo possa essere attribuito al pregresso trauma perineale. Cordiali saluti

Prof. massimo porena

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dopo
Attivo dal 2015 al 2020
Ex utente
Buongiorno,
grazie mille per le celeri risposte dottori.
Il sintomo che avevo lamentato sta man mano scomparendo.
Oggi ho ritirato i risultato del tampone (esterno e interno) ed è risultato negativo. Adesso dovrei seguire la cura che mi è stat prescritta dal dermatologo venerologo e consiste in:
travocort 2 volte al gg per 14 gg
vea lipo 3, 3 volte al gg per 14 giorni
lavarsi 3 volte al gg con sensinol
In più devo risciacquare con acqua dopo ogni minzione e asciugare con un asciugamano pulito.
Secondo voi è un giusto approccio al problema?
In attesa di una vostra risposta vi porgo i miei cordiali saluti.
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
E' una scelta terapeutica che personalmente non condivido (soprattutto il travocort a base di cortisone e antimicotico che non ha motivazione nella sua situazione): a livello locale ritengo sia meglio tenere ben pulito con la sola acqua corrente tutto il glande e il prepuzio, eventualmente applicando un poco di gel di aloe vera o di olio extravergine di oliva una volta al giorno. Il tutto in attesa delle valutazioni indicate nella precedente risposta.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2020
Ex utente
Salve dottori,
grazie mille per le risposte.
Ho iniziato la terapia prescritta dalla dermatologa dalla quale mi sono recato.
Ho effettuato una visita urologica durante la quale non mi è stato diagnosticato alcun problema alla prostata (e adesso il dolore muscolare sta passando grazie ad un ciclo di fisioterapia).
Il tampone meato uretrale/balano prepuziale è risultato negativo. Sono al secondo giorno della terapia e oltre a sporadici episodi di bruciore non avverto alcun fastidio.
L'unico interrogativo che continuo a pormi è il perchè io stia facendo questa cura con travocort: ho contattato la dermatologa dopo averle comunicato il risultato del tampone e mi ha detto di iniziare e portare a termine comunque la terapia che consiste in:
applicazione 2 volte al gg di travocort per 14 gg
applicazione ogni 3 ore di vea lipo 3 14 gg
lavaggi con sensinol.
Ora, terminata la terapia cosa dovrei fare se eventualmente non andasse a buon fine (dato il dubbio utilizzo di travocort che non condivido dato quello chemi avete scritto e quello che ho letto per informarmi)? La mia dermatologa afferma che travocort serva ad eliminare l'infiammazione alla quale il mio glande è stato sottoposto per mesi e per ripristinare una situazione ottimale.
In attesa di una vostra risposta vi porgo i miei distinti saluti.

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