Ipb

Gentili medici,
mio marito sta assumendo Avodart per curare la IPB e problemi urinari. Ho letto però che provocherebbe danni cerebrali perché la Dutasteride inibisce il 5 alfa reduttasi di tipo I che si trova nel cervello.
Vorrei sapere se è vero, se ho capito bene e quindi se è pericoloso.
Siamo preoccupati perché lui lo ha già assunto per circa due anni, poi lo ha sospeso per un anno circa e ora glielo hanno prescritto di nuovo insieme ad un alfalitico.
Aggiungo che mio marito soffre anche di una forma di encefalopatia.
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La dutasteride ed il precursire finasteride sono vastamente impegate da circa oltre 20 anni nella terapia dell'ingrossamento prostatico benigno, con efficacia variabile ed imprevedibile. Solo abbastanza recentemente è stato evidenziato che il farmaco può avere un'azione anche a livello cerebrale, che potrebbe dimostrarsi dannosa. La percezione di questi possibili danni cerebrali non è stata peraltro così comune nel tempo, nonostante la diffusione nell'utilizzo del farmaco. Ora comunque si deve tenere conto di queste più recenti indicazioni, diremmo che se esistono già problemi neurologici a quel livello, la prescrizione dovrebbe essere eventualmente ridiscussa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Contatteremo l'urologo per parlarne.
Ha iniziato di nuovo la cura con Avodart da solo una settimana perché pare che la prostata si sia ingrossata nuovamente ma io lo sospenderei a questo punto.
Le chiedo anche un'altra cosa se posso. Contemporaneamente ad Avodart gli sono stati prescritti anche Permixon e Urorec. Se capisco bene da quello che leggo su Internet, Permixon è un farmaco naturale senza controindicazioni che potrebbe sostituire Avodart. È vero?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'estratto vegetale di palma nana (serenoa repens) è utilizzato da più di 30 anni con le stesse indicazioni, con efficacia ancora più variabile ed imprevedibile della finasteride e dutasteride. D'ogni modo, essendo sostanzialmente privo di effetti collaterali, ha tuttora una vastissima diffusione e ne esistono quasi infinite preparazioni, variamente associate ad altri integratori alimentari, nelle combinazioni più varie e fantasiose.
Completamente diversa è invece la sildosina (Urorec ed altri), appartenete al gruppo degli alfa-litici, la cui azione è diretta sul sintomo urinario, che è in grado di migliorare perlopiù con buona efficacia. Non ha peraltro effetto "curativo" a lungo termine e deve quindi essere assunta continuativamente, comunque senza alcun problema particolare.
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Utente
Utente
Mi scusi che vuol dire "con efficacia ancora più variabile ed imprevedibile della finasteride e dutasteride" ? Che potrebbe dare anch'essa effetti dannosi al cervello?
Grazi ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
No, unicamente è destinata ad essere assai probabilmente meno efficace sui disturbi urinari.
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Utente
Utente
Capisco. Certo che per una persona con un problema neurologico centrale non si capisce cosa fare in caso di IPB, perché i farmaci hanno effetti collaterali importanti e una eventuale operazione chirurgica comporterebbe forse altri rischi...
È complicato perché combattiamo contro una incontinenza urinaria (urge incontinence) soprattutto notturna ma non solo.
Aggiungo per completezza del quadro clinico che a mio marito nel 2013 l'esame urodinamico ha rilevato "iperattività detrusoriale neurogena". A maggio 2016 l'esame ripetuto ha evidenziato "Quadro urodinamico di iperattività detrusoriale in fase di riempimento vescicale. Fase minzionale caratterizzata da basse pressioni detrusoriali come per ipocontrattilità detrusoriale".
Ad oggi pare abbia anche un residuo post minzionale non trascurabile.
Difficile situazione. Siamo in estrema difficoltà purtroppo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La situazione è certamente complessa. L'indagine urodinamica, almeno negli scarni termini che ci riferisce, porterebbe a pensare ad un disturbo neurologico, più che ad una classiaca ostruzione prostatica. Oggigiono gli interventi disostruttivi eseguiti con il laser hanno un'invasività bassa, tale da essere controindicati solo in casi eccezionali. Non è detto purtroppo però che in questo caso l'intervento possa essere risolutivo. A distanza è impossibile dire di più, indispnsabile una accorta valutazione diretta da parte di un Collega con particolare competenza nei problemi funzionali (c.d. neuro-urologo).
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Utente
Utente
Nel 2013 ci avevano consigliato l'operazione alla prostata (TURP) ma abbiamo preferito non procedere anche perché non ci avevano assicurato la risoluzione del problema. Poi l'anno scorso a maggio si era riparlato di tale eventualità. Ad oggi purtroppo siamo bloccati e senza chiarezza su cosa fare.
Infatti credo proprio che sia necessario trovare un "neuro-urologo" anche se non sappiamo dove rivolgerci. Forse un ospedale. Non so.
Quello che so è che dall'ultima visita di controllo la prostata si è ingrossata di nuovo, che il RPM è alto e l'incontinenza urinaria ci sta sfiancando (lavo continuamente lenzuola e pigiami...).
Anche gli anticolinergici ci sono stati sconsigliati dal neurologo (consideri che mio marito prende un antipsicotico per i suoi problemi neurologici). E poi ci dicevano che gli anticolinergici possono comportare la ritenzione urinaria e quindi il rischio del catetere...
Grazie per le importanti informazioni. Se volesse darci altri consigli sono sicuramente molto graditi, pur sapendo che da una postazione è difficile inquadrare bene la patologia e dare indicazioni precise. Lo comprendo benissimo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
I neuro-urologi più competenti sono perlopiù i Colleghi che eseguono le indagini urodinamiche e che lavorano nei centri dove si seguono ad esempio i problemi neurologici traumatici gravi, le cosiddette "unità spinali integrate".
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Utente
Utente
Perfetto. Allora proviamo a trovare questo tipo di specialista.
Grazie infine davvero!
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Utente
Utente
Gentile dott. Piana, ho parlato con l'urologo di mio marito. Ho espresso le mie preoccupazioni relativamente al farmaco Avodart. Vista la mia preoccupazione ha consigliato di sospenderlo fino al prossimo controllo fra un mese (faremo la uroflussometria) anche se ha minimizzato sul problema degli eventuali danni cerebrali provocati da Avodart.
Approfitto nuovamente della sua disponibilità perché non ricordo se gli ho detto che mio marito aveva già cominciato la cura con Avodart da 8 giorni. Sospenderlo ora non determina un effetto negativo tipo l'effetto rebound? Leggevo qualcosa del genere su questi farmaci....ma forse 8-10 giorni non costituiscono un problema per la interruzione del farmaco, vero ?
Grazie di nuovo

P.s. continua comunque con Permixon e Urorec 8 mg
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gli effetti collaterali intervengono certamente solo nel lunghissimo periodo.
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Utente
Utente
Bene. Allora gli sospendo Avodart fino al prossimo controllo a fine mese e poi vediamo. Per ora continua con Permixon e Urorec. Sperando che questi ultimi siano efficaci e sufficienti.
Grazie mille dottore. Molto cortese.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'efficacia della terapia dipende sostanzialmente dalla silodosina. La serenoa repens è un integratore.
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Utente
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Sì infatti. Grazie ancora dottore.
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