Calcolo renale

Salve,
Volevo chiedervi un consulto riguardo la mia situazione. Sono un ragazzo di 36 anni che circa 2 anni fa ha sofferto di coliche per via di un calcolo di 10mm nell uretere sinistro, eliminato poi con operazione di litotrissia endoscopica quando era nell'ultimo tratto Dell uretere. Ora, circa due mesi fa ho cominciato ad accusare un fastidio al fianco sinistro, accompagnato da aria nella pancia e frequenti mal di pancia. In tutta sincerità ho pensato più a sintomi di colite che altro, anche perché era un fastidio diverso da quello provato nei mesi della colica. Un fastidio senza dolore e con urine chiare. Cosi nel dubbio la settimana scorsa faccio una ecografia completa Dell addome, che evidenzia la presenza di un calcolo di circa 7mm nel calice medio del rene sx, con nessun segno di dilatazione o sofferenza a carico del rene. Ieri sera ho cominciato ad accusare dolore al testicolo dx, dolore che ho ancora adesso, e stamattina l urina era più scura. Volevo chiedere i due episodi potrebbero essere collegati nonostante il calcolo sia a sx e nn a dx? Inoltre se il calcolo non mi comporta dolore o cmq fastidi insopportabili cosa conviene fare? Lasciare tutto cosi o agire con bombardamento?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Non è così evidente che i suoi attuali disturbi siano correlati alla presenza del calcolo renale recidivo, senz'altro non lo è il dolore al testicolo controlaterale. In ogni caso, la visita diretta di un nostro Collega sarà certamente opportuna ed in grado di fare chiarezza. Se il calcolo di 7 mm sarà confermato, indipendentemente dalla presenza o meno di sintomi specifici, considerata la sua giovane età e prima che questo segua la dolorosa sorte del precedente, sarà probabilmente il caso di liberarsene con l'applicazione delle onde d'urto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
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Buongiorno Dott. Piana,
Ieri poco dopo aver scritto la mail, e mentre mi recavo a lavoro, dal fastidio del testicolo dx, mi è sopraggiunto il tipico dolore da colica a renale a dx. A stento sono arrivato a lavoro, fortunatamente lavoro un un ospedale militare, così mi sono recato al ps. Qui dopo aver aspettato l'effetto Dell antidolorifico, mi hanno effettuato due volte l esame delle urine, esame del sangue, rx, ed eco. I risultati hanno evidenziato leggera ematuria nel secondo esame urine, analisi sangue ok, nessuna dilatazione a carico del rene, nessuna presenza di immagini di calcolo a dx ne dall rx ne dalla eco, presenza di un calcolo di 5mm nel calice medio del rene si. Secondo l'urologo potrebbe essere stato passaggio di renella ad aver provocato la colica, visto che in questi gg stavo bevendo molto di più. Fra 10gg dovrò rifare una visita ed un eco.
Possibile sia stato davvero la renella a provocare questi dolori? Tra l'altro ieri sera il dolore mi è tornato per una decina di minuti, il tempo di urinarie ed è andato via.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Noi siamo sempre molto dubbiosi su che cosa sia veramente la "renella" e quali disturbi sia in grado di causare. La quasi quotidiana consuetudine con l'endoscopia delle alte vie urinarie non ci dimostra quasi mai la presenza significativa di codesta "sabbia", quntomeno in condizioni ed in quantità tale da poter pensare che causi disturbi. Siamo pertanto portati a pensare che la causa di coliche siano sempre e comunque piccoli calcoli che sfuggono alle indagini di primo livello. D'altronde non si può pensare di eseguire sempre e comunque da subito una TAC, lo specialista si regola pertanto in base alla persistenza ed all'intensità del disturbi, od alla presenza di complicazioni. D'ogni modo, la risoluzione spontanea è ovviamente l'evoluzione più favorevole. Se la radiografia individua chiaramente il calcolo di sinistra, seppure di piccola taglia, potrebbero confermarsi le indicazioni al trattamento con onde d'urto.
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Utente
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In effetti anche io penso che il calcolo sia sfuggito a queste prime indagini, e credo che si tratta di qualche calcolo a dx magari nell uretere, posto piu difficile da controllare credo. Fra 10gg eseguiro nuovi controlli e magari prenoto litotrissia esterna. La ringrazio per le risposte finora ricevute, e vorrei chiederLe se devo bere particolare acqua, e se l intervento con onde d'urto preveda l'inserimento di qualche stent, cosa che non mi rende particolarm felice.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'applicazione delle onde d'urto è oggi indicata perlopiù per calcoli di piccola taglia presenti nella parte intermedia e superiore del rene. In corrispondenza non è oggi indicato - di fatto sconsigliato - l'inserimento di uno stent, cosa che invece avveniva in un lontano passato con una certa frequenza. In questa fase le si può consigliare una normale idratazione di 1500 cc al giorno, senza troppo badare all'etichetta, posto che spesso l'acqua del rubinetto ha una qualità anche migliore.
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Utente
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La ringrazio per la sua pazienza nel rispondermi, e per I preziosi consigli. Ma la litotrssia esterna e' possibile farla anche per piccoli calcoli Nell uretere?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Teoricamente sì, ma essendo i calcoli ureterali più meritevoli di rapida e definitiva soluzione, l'endoscopia (ureteroscopia-operativa) offre risultati mediamente migliori.
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Utente
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Buonasera Dottore,
Rieccomi dopo un po'. Aggiorno un po' la mia situazione. Da quel giorno della colica non ho più avuto coliche. Giusto qualche fastidio pizzicore due settimane fa nel momento della minzione che pensavo fosse infezione dovuta al calcolo, ma in realtà poi circa 10gg fa ho espulso un calcolo naturalmente senza fastidi. Nel frattempo ho effettuato altre 4 eco dove non hanno mai evidenziato dilatazioni. L'ultima eco l ho fatta due giorni fa in seguito a un fastidio costante da circa 5gg sul fianco sinistro. Un fastidio quasi dolore simile al dolore che viene alla milza quando si corre,giusto per fa capire l'entità. anche Questa ultima eco non ha evidenziato nessuna dilatazione ne a destra ne a sinistra, presenza di formazione litisiaca di circa 6,5 mm in corrispondenza dei gruppi caliceali medi inferiori. L urologo mi ha detto che in questo caso non si può agire con la litotrissia , e che essendo asintomatico bisogna solo controllare periodicamente e attendere che magari si sposti. Ora le volevo chiedere se questo dolorr/fastidioso che provo possa essere dovuto al calcolo, e se può consigliare qualcosa .
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il rapporto tra i calcoli e l'infezione delle vie urinarie non è mai così diretta, spesso vengono scambiati come disturbi da infezione qulli che sono causati dalla semplice irritazione "meccanica" dovuta alla presenza stessa del calcolo, in particolare nell'ultimo tratto dell'uretere. In caso di persistenti disturbi a fronte di accertamenti di primo livello negativi (ecografia e radiografia diretta) talora è necessario eseguire una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. Un calcolo di pochi mm piazzato in un calice inferiore è veramente molto difficile che possa dare disturbi significativi. Le confermiamo che in questa posizione l'applicazione delle onde d'urto ha perlopiù scarsa efficacia e l'esecuzione di un intervento endoscopico pare eccessiva. Pertanto è giustificabile l'astensione operativa ed il controllo periodico.
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Grazie per la risposta. Quindi lei esclude che questo fastidio possa essere collegato alla presenza del calcolo nel calice inferiore. Potrebbe trattarsi di colite? In ogni caso l urologo mi ha suggerito di prendere integratori alimentari (previston forte) due volte al giorno per due mesi
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
All'efficacia degli integratori alimentari bisogna credere, noi ci permettiamo di avere qualche dubbio. Comunque è difficile pensare che questi possano agire direttamente sulla sua percezione fastidiosa. Talora è molto difficile discernere sulla reale causa di un dolore lombare che si manifesta in modo non proprio caratteristico, una attenta visita può valere di più di molti accertamenti.
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Utente
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Ok. La ringrazio per le risposte. Farò ulteriori visite . sperando di espellere anche questo calcolo senza problemi. Buona giornata
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Apprezziamo la sua speranza, ma tenga conto che la possibile espulsione spontanea di codesto calcolo non è in alcun modo prevedibile.
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Capisco. Quindi resterà li.. e devo solo controllarlo facendo attenzione e sperando che non cresca, giusto ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Esatto.
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Utente
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Ok. Grazie. Un'ultima cosa per il momento :) è consigliabile secondo lei fare una tac addome senza contrasto, considerando che ne ho fatta una con contrasti due anni fa..
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Difficile giudicare a distanza. La TAC senza mezzo di contrasto si impone quando non vi è coerenza tra i disturbi riferiti (sospetti per origine renale) e quanto evidenziato dagli esami di primo livello (ecografia e radiografia). E' noto che l'ecografia stenti ad individuare piccoli calcoli presenti lungo l'uretere intermedio.
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Utente
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Buongiorno Dottore,
Piccolissimo aggiornamento. Il calcolo che era presente nel calice del rene , si è spostato nell' uretere. Giovedì mattina ho avuto un episodio di colica forte la mattina, poi è diminuito restando costante per tutto il giorno . Successivamente il giorno dopo ho fatto un eco e visita urologica. Ed è risultato questo calcolo inferiore al centimetro, mi hanno detto tra i 6/8 mm nell' uretere e poi non ricordo la parola precisa detta dallurologo (sopragiuntale) boh. In ogni caso mi ha dato una terapia da fare con urorec per 10gg. E vedere se scende da solo. Nel caso nn scendesse da solo è da intervenire endoscopicamente?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il farmaco alfa-litico (silodosina ed altri) ha la capacità di rilassare le parti dell'uretere e facilitare la progressione del calcolo. Questo è tanto più efficace, quanto più il calcolo è prossimo allo sbocco in vescica. Se si tratta di un calcolo superiore ai 6 mm e si trova ancora poco oltre il rene (es. in psizione sottogiuntale). Le possibilità di risoluzione spontanea sono oggettivamente piuttosto basse. Molto dipende dalla presenza di sintomi o dalla recidiva di coliche, tanto meno si hanno disturbi, tanto più è lecito attendere. certo è che, anche nella migliore delle ipotesi, ad un controllo ecografico tra 2-3 settimane non si rilevassero progressi, sarà comunque il caso di intervenire. Prima ancora ovviamente se invece i sintomi fossero importanti e frequenti. L'intervento da eseguire è una ureteroscopia operativa, in cui in via retrograda attrraverso le vie urinarie naturali (in anestesia) si raggiunge il calcolo, lo si frammenta (laser) e si estraggono i residui maggiori.

La invitiamo a leggere questo nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
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Buongiorno dottore,
Le torno a scrivere per informarla che nel frattempo ho espulso un altro calcolino. Ma evidentemente non era quello incriminato a sinistra. Perché negli ultimi due giorni ho cominciato ad accusare poco sopra la zona inguinale una sorta di pizzicore, più un dolore al testicolo sx. in particolare ieri sera l urina per due volte era con ematuria e in seguito ho avuto una piccola colica. Ora le chiedo, siccome sono in ferie e non ho modo di fare l'ecografia dove mi trovo, è plausibile che il calcolo sia allo sbocco della vescica? Inoltre in seguito all espulsione del calcolo spontanea non avevo mai cominciato la terapia espulsiva perché pensavo di aver espulso tale calcolo. Ora ricordo che l urologo dell'ospedale militare dv lavoro mi consiglio di prendere per 4 gg mattina e sera il deltacortene più a pranzo o cena l omnic 4mg, mentre un'altro urologo al gemelli mi consiglio solo urorec 8mg. Quale terapia è più indicata? E poi forse una domanda stupida questi farmaci possono comportare cali di pressione visto il caldo al mare che fa? Anche se comunque non soffro di pressione bassa. Grazie in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Quale sia la situazione attuale è difficile dire, ma ci spiace assai che le cose si siano trascinate tanto a lungo. Diremmo che in ogni sia opportuno eseguire una ecografia al più presto possibile e quindi prendere una seria decisione. Pensare all'efficacia della terapia espulsiva dopo così tanto tempo ci pare abbastanza vano. Comunque, il farmaco attivo è sempre l'alfa litico (tamsulosina, silodosina, ecc.), il cortisone viene spesso associato per la sua ipotetica funzioni di anti-edema. Uno dei più comuni effetti collaterali dell'alfa litico è appunto l'ipotensione. Raramente accade che per questo motivo in soggetti particolarmente sensibili la terapia espulsiva non possa essere attuata.
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Utente
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Grazie per le risposte. In realtà la terapia espulsiva non l'ho mai cominciata, quindi credo che lei si riferisca alla sua inutilità a prescindere in questo momento se ho capito bene. In ogni caso cercherò di fare un ecografia il prima possible, ma credo che sarà difficile nei prossimi 15gg. Sperando di non avere altre coliche nel frattempo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Sarebbe assai opportuno che la situazione fosse comunque inquadrata al più presto, anche ricorrendo al pronto soccorso di un grande ospedale. Non lascieremmo passare troppo tempo.
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Buonasera dottore, innanzitutto grazie sempre per le risposte e mi scusi per il ritardo, ma sono in vacanza su di una barca a vela , e quindi ho difficoltà nell'avere linea. Immagini nel recarmi in un ospedale. In ogni caso sono riuscito a fare una eco una mattina che ero Fermo al porto. Nella eco si evidenziava solo una dilatazione di circa 1,5 cm, e uretere prossimale libero. In ogni caso ieri notte altra colica abbastanza forte senza ematuria. Oggi solo un indolenzimento a livello renale. So che a distanza è difficile valutare la situazione, ma essendo un po' lontano "dal mondo" mi è venuta un po' di ansia . Per un calcolo inferiore al cm può insorgere blocco renale ? Oggi ho bevuto due litri di acqua che forse sono pochi, e sudato tanto, ed ho urinato in modo modesto, anche se cmq almeno 5 volte ...
Spero sia caduto ivescica perché bella minzione ho un minimo bruciore
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*nella
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Apprezziamo l'ardimento (ovvero l'incoscienza?) di essere in vacanza in barca portandosi appresso codesto "problemino". Cosa sia accaduto o stia accadendo può essere solo vagamente presunto. L'elemento di giudizio più interessante sarebbe la comparsa di bruspciori ad urinare, che potrebbero essere collegati alla presenza del calcolo nell'ultimo tratto dell'uretere. È pur vero che lo sbocco in vescica è spesso il punto meno compiacente di tutto il percorso. L'avvenuta espulsione quasi sempre porta ad una repentina e quasi totale scomparsa dei sintomi, l'espulsione di un piccolo calcolo con l'urina di fatto avviene in modo inavvertito in almeno la metà dei casi. Non vi è altro dunque che affidarsi alla speranza ed alla fortuna, non potendo esserci nessuno a prescriverle una terapia adeguata. Unicamente le raccomandiamo di non sottovalutare ulteriormente la recidiva di dolore importante o la comparsa di febbre. Anche nella migliore delle ipotesi, che ovviamente le auguriamo, le raccomandiamo di ripetere una ulteriore ecografia appena possibile.Tenga presente quanto è scritto nell'articolo che le abbiamo consigliato tempo fa.