Bruciore al glande
Buonasera, desidero un vostro parere. A maggio ho ricevuto un rapporto orale a seguito del quale ho avvertito bruciore al pene e perdite di liquido incolore. Ho eseguito i test per le mst. Precisamente sono risultato negativo a clamidia, gonorrea, sifilide, mentre sono risultato positivo al mycoplasma hominis. Ho anche eseguito un test hiv di quarta generazione dopo 29 giorni dal contatto, anch'esso è risultato negativo. Ho curato il mycoplasma con macladin per tre settimane. Dopo dieci giorni dalla fine della cura ho rifatto il tampone uretrale risultato negativo al mycoplasma e positivo al enterococco fecale. Per paura che ancora ci fosse copertura antibiotica dopo un'altra settimana ho eseguito un nuovo tampone risultato di nuovo negativo al mycoplasma e stavolta anche all'enterococco. Continuo però ad avere bruciore al glande. Cosa potrebbe essere?
La positività all'enterococco (battere gram positivo di origine intestinale), ina ssenza di sintomi evidenti, è quasi certamente dovuto a contaminazione del campione di liquido seminale da parte di batteri innocui residenti nell'area genitale e nell'ultimo tratto dell'uretra. Il bruciore al glande potrebbe essere semplicemente un comune effetto collaterale degli antibiotici che lei ha assunto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Ex utente
Grazie dottore, ma questo bruciore, se effettivamente collegato agli antibiotici, che ormai ho interrotto da circa un mesetto, quanto tempo potrebbe durare?
A distanza e nell'impossibilità di una valutazione diretta si possono fare solo delle ipotesi verosimili. Se si tratta di una evidente infiammazione esterna, ad esempio con rossore, è opportuna una valutazione dermatologica.
Ex utente
Nono, esternamente non si vede nulla. Il bruciore lo avverto solo in alcuni momenti della giornata. È possibile cHe in realtà abbia ancora il mycoplasma? Oppure potrebbe trattarsi di un'altra mst?
In assenza di alterazioni superficiali evidenti, codesti bruciori al glande sono perlopiù fastidi a partenza dalla prostata, irradiati in avanti lungo l'uretra. Costituiscono uno dei sintomi più tipici della prostatite cronica, la valutazione diretta ė comunque indispensabile.
Ex utente
La ringrazio dottore, gentilissimo.
Ex utente
Dottore buongiorno, scusi se la disturbo di nuovo in attesa di sottopormi a visita medica. In questi giorni ho avuto meno fastidi, ho notato però che il bruciore, comunque leggero, si manifesta dopo l'eiaculazione. Conferma la sua ipotesi o potrebbe trattarsi di altro? Ho paura che le analisi possano aver dato dei falsi negativi. LeI questo lo esclude?
E' assolutamente tipico che una irritazione della prostata accentui i suoi fastidi dopo l'eiaculazione.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.8k visite dal 13/08/2017.
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