Una diffoltà alla fuoriuscita del glande

Ho 61 anni.Da un po' di tempo osservavo un intenso prurito al prepuzio e una diffoltà alla fuoriuscita del glande a causa di una perdita di elasticità ed indurimento della pelle. Mi sono recato del dermatologo che mi ha diagnosticato un Lichen sclero-atrofico. Vorrei sentire anche il parere urologico e statisticamente quali sono le possibilità di bloccare l'evoluzione della malattia onde evitare la circoncisione. Immaginando che la parte atrofizzata non possa più riprendere l'elasticità perduta dovrò rassegnarmi a convivere con dolori, prurito e senso generalizzato di fastidio?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.3k 1.2k 644
Caro lettore ,

a questo punto segua tutte le indicazioni ricevute dal suo dermatologo ma, se la sua situazione clinica non si modifica, si dovrà pensare anche ad una possibile correzione chirurgica del suo problema.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Luigi Gallo Urologo, Andrologo 392 6
Gentile signore

personalmente eseguo un intervento di circoncisione a tutti i pazienti affetti da Lichen, avendo tale patologia la potenzialità, anche se rara, di evolvere in carcinoma squamocellulare.
Non si spaventi, sottolineo la parola RARA.
Comunque concordo con il collega Beretta che mi ha preceduto nel consigliarle di rivolgersi al medico che la tieni in cura che meglio di noi potrà aiutarla.
Ci tenga comunque informati , se lo desidera, sulla evoluzione del sua situazione.

Cordiali saluti
Dr Luigi Gallo
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Utente
Utente
Rigrazio per le celeri risposte....Oggi ho parlato di nuovo con il dermatologo che mi ha detto che cercherà, dato lo stadio iniziale, di evitare la circoncisione. Mi è stata prescritta una cura con un antimicotico in compresse + delle capsule a base di olio di avogadro e soja da prenderne 6 al giorno + una terapia locale con TRAVOCORT. Per 2 mesi. Il dermatologo ha affermato che la diagnosi è stata nel mio caso precoce e che in genere l'evoluzione verso il carcinoma avviene in casi non trattati anche a causa di una diagnosi sbagliata o comunque tardiva. Mi lascia tuttavia in profonda riflessione anche il pensiero del dott. Gallo che esegue SISTEMATICAMENTE la circoncisione in ogni caso di Lichen.....
Comunque ho già preso appuntamento anche con un urologo che mi effettuerà un cistoscopia e una flussometria. Questa estate avevo fatto una eco alla vescica e non era risultato nulla di grave...solo una atrofia prostatica al 35%....mi avevano detto che comunque la eco non evidenzia neoplasie in questi casi perchè si tratta di tessuti squamosi e non di masse...quindi penso che la cistoscopià metterà in luce , se ci saranno, eventuali problemi.
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Dr. Luigi Gallo Urologo, Andrologo 392 6
Gentile signore

La circoncisione è un intervento chirurgico che si eseguie in anestesia locale annoverabile nella cosiddetta "piccola chirurgia".
Anzi le dirò di più, è uno degli interventi più antichi nella storia della medicina e più praticati al mondo.
Quindi, onestamente non giustifico tutto questo affanno del suo dermatologo per "cercare di evitarlo" nenache fosse un intervento lungo, costoso ed invalidante.
Comunque ci faccia sapere.
Buona giornata.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.3k 1.2k 644
Caro lettore ,

oltre alle considerazioni del collega Gallo, io non ho capito bene come è la sua situazione a livello prostatico.

Un dato che ci manca per capire questo aspetto dei suoi problemi urologici è il dosaggio del PSA.

Se non fatto, bisogna determinarlo!

Lasci perdere poi le informazioni ricevute sull'ecografia prostatica che invece, in alcuni casi, è un'indagine che ci indirizza verso una diagnosi neoplastica o altri discorsi, non ben comprensibili, sull'"atrofia prostatica", "tessuti squamosi" e "masse".

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#6]
Utente
Utente
Il PSA lo avevo fatto in concomitanza della ecografia il giorno 28/6/08 e dice:
PSA totale 0.8 [0.1-4.0]
riporto anche il referto ecografico:
Fegato a prevalente sede alta sottocostale modicamente aumentato di dimensioni a struttura disomogenea ed iper-riflettente a tipo di epatopatia a componente steatosica privo di lesioni focali nei segmenti esplorabili.
La milza è di dimensioni lievemente aumentate a struttura omogenea.
Entrambi i reni di regolari dimensioni appaiono privi di calcoli nè di segni di idronefrosi.
Aorta addominale di calibro regolare.
Vescica sufficientemente distesa a pareti poco ispessite priva di contenuto a carattere patologico nè di evidenti lesioni vegetanti.
La ghiandola prostatica è modicamente aumentata di volume, a struttura disomogenea, con ipertrofia del lobo medio di 35 mm di diametro che determina solo una modesta impronta sul pavimento vescicale.
Vescicole seminali apparentemente regolari.

Adesso che la rileggo noto la frase sul fegato "...a struttura disomogenea..." che un poco mi impensierisce.
[#7]
Utente
Utente
Il PSA lo avevo fatto in concomitanza della ecografia il giorno 28/6/08 e dice:
PSA totale 0.8 [0.1-4.0]
riporto anche il referto ecografico:
Fegato a prevalente sede alta sottocostale modicamente aumentato di dimensioni a sruttura disomogenea ed iper-riflettente a tipo di epatopatia a componente steatosica privo di lesioni focali nei segmenti esplorabili.
La milza è di dimensioni lievemente aumentate a struttura omogenea.
Entrambi i reni di regolari dimensioni appaiono privi di calcoli nè di segni di idronefrosi.
Aorta addominale di calibro regolare.
Vescica sufficientemente distesa a pareti poco ispessite priva di contenuto a carattere patologico nè di evidenti lesioni vegetanti.
La ghiandola prostatica è modicamente aumentata di volumente a struttura disomogenea con ipertrofia del lobo medio di 35 mm di diametro che determina solo una modesta impronta sul pavimento vescicale.
Vescicole seminali apparentemente regolari.

Adesso che la rileggo noto la frase sul fegato "...a struttura disomogenea..." che un poco mi impensierisce.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.3k 1.2k 644
Caro lettore ,

l'ecografia della prostata ed il suo PSA sono molto tranquillizzanti . Poi la risposta finale la deve dare naturalmente il suo urologo che l'ha valutata in diretta.

Sul fegato a struttura disomogenea bisogna consultare poi, senza inutili "drammi", il suo medico di medicina generale.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#9]
Utente
Utente
Sono stato dall'urologo che durante la visita mi ha fatto una veloce ecografia. Mi ha detto che ho una ostruzione cervico-uretrale con ristagno importante (circa 200 ml) dopo la minzione. L'opinione di questo urologo è che prima o poi andrò incontro alla necessità di un intervento disostruttivo. In relatà io non accuso sintomi particolari, nè bruciori di alcun genere, tranne una aumentata difficoltà a urinare al mattino a vescica piena.
Preferirei, se fosse possibile, affrontare l'operazione fra qualche anno, sottoponendomi nel trattempo a terapia farmacologica accompagnata da un atteggiamento vigile con controllo frequente del PSA. Per monitorare ulteriormente la situazione è consigliabile qualche altro esame particolare oppure farsi operare da subito e non pensarci più?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.3k 1.2k 644
Caro lettore ,

queste decisioni vanno prese sempre dopo aver valutato attentamente tutti i pro e i contro clinici e queste sono sempre valutazioni particolari, complesse e difficili che devono essere prese in diretta e conoscendo sempre bene tutta la situazione e la storia clinica del paziente che ci sta davanti.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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