Varicocele trattato con scleroembolizzazione

Alcuni mesi fa mi ero dovuto operare al collo della vescica per una sclerosi (pare congenita) che non mi faceva urinare bene e mi provocava infezioni continue... pochi giorni fa ho dovuto ri-trattare un varicocele bilaterale (recidivato qualche anno fa e peggiorato...a distanza di 10 anni dal primo intervento da me fatto nel 2005, cosa che mi dicono essere molto rara dopo tanti anni). In entrambi gli interventi è stata usata la scleroembolizzazione entrando dal braccio. Non mi importa nulla della fertilità MA il tutto è dovuto al fastidio e dolore che il varicocele mi procurava (continuo senso di pressione e pesantezza nelle vene)
Ho 3 semplici, ma importanti domande:
1) Premesso che sono passati 3 giorni dall'operazione (devo stare a riposo senza sforzi per circa 20 gg) e solo a fine settembre ho un eco-colordoppler di controllo... oggi dopo 3 gg dallìoperazione all'autopalpazione (ANCHE senza manovra di Valsava che sarebbe imprudente e molto sciocco fare ora) sento le vene gonfie intorno ai testicoli praticamente come erano prima dell'operazione. E' lecito sperare che si chiudano ("secchino") senza dare più questo fastidio (...senza gonfiarsi troppo nè a riposo nè in valsava) e se SI dopo quanto tempo è lecito aspettarselo o rassegnarsi a tenerle cosi?
2) potrebbe accadere che la vena sia correttamente "trattata" e non vi sia più il reflusso patologico, ma io debba tenermi tutte le "ramificazioni venose" cosi gonfie (e rimaste tali e quali prima dell'intervento)?
P.S. non ricordo bene ma mi pare che nell'intervento del 2005 (dopo un tempo che non ricordo) le vene si erano sgonfiate e non si gonfiavano più eccessivamente (come invece quando erano malate) nemmeno se mi sforzavo in valsava.
3) Dopo 20/25gg è prudente ritornare gradualmente ad andare in moto (in auto ho il cambio automatico).
Grazie
[#1]
Dr. Luca Di Gianfrancesco Urologo 319 13
Salve
Per valutare pienamente il recupero bisognerà attendere circa 3 mesi, è per questo che ha la visita di controllo a settembre.
È normale che ora le vene siano come intasate (è l'obiettivo della scleroembolizzazione), gradualmente si ridurranno di calibro; non è detto si riduca pienamente, ma questo lo saprà solo dopo 3 mesi.
Dopo un mese dall’intervento può riprendere gradualmente la vita normale, così come l’andare in moto.
Auguri di pronta guarigione.
Distinti saluti

Dr. Luca Di Gianfrancesco

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la pronta ed esaustiva risposta.
Quindi debbo sperare che nei circa 3 mesi dall'intervento si verifichi la riduzione di calibro (totale o parziale) che sarebbe il "top" oltre alla scomparsa del senso di pressione/dolore.
Effettivamente la moto è SI uno stress (rispetto al riposo) ma solo "da compressione", poichè non si sforza il torchio addominale né si sollevano i pesi. Anzi il "penzolame" risulta "appoggiato" sopra alla sella (che lo sostiene) pur se scosso da vibrazioni e schiacciato :))
Attenderò il mese
Saluti
[#3]
Dr. Luca Di Gianfrancesco Urologo 319 13
Salve
Vedrà che pian piano andrà meglio.
Auguri di pronta guarigione
Distinti saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ancora grazie.
Mi auguro specialmente di NON incappare nella 3 recidiva...visto che pare che la mia garanzia tra i 45 e i 47 anni ...sia venuta meno.

Saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Dopo circa 6 mesi dalla operazione bilaterale al varicocele (sclero-embolizzazione via braccio), recidivato dopo 10 anni dal medesimo intervento, purtroppo avverto ancora dei fastidi, molto minori di prima ma li avverto. Il controllo dopo 3 mesi dall'intervento (ecografia) dice che non c'è più reflusso nemmeno in valsava.
Non ho notato una corrispondenza "ferrea" tra una determinata azione (es. star seduto, camminare o sdraiato a letto per dormire) e l'aumento del fastidio, che pare presentarsi senza una determinata logica. E non svolgeo lavori pesanti nè pesistica o addominali. Cammino.
All'auto-palpazione il plesso venoso bilaterale è sempre ectasico, il che non mi entusiasma visto che il Dott. Pozza (che leggo tra i medici che intervengono su questo Forum) ebbe occasione di dire (ad altro paziente affetto da medesime problematiche mie) che: "(..) il plesso pampiniforme è un groviglio di vene che circondano e sovrastano il testicolo sinistro e quello destro. Quando queste vene si dilatano si forma il varicocele (fenomeno estremamente frequente a sinistra , per problemi anatomici, presente nel 20% dei maschi italiani) che sia presente un reflusso o meno spesso si tratta di "filosofia" andrologica".
Seguendo questo ragionamento (soprattuto l'ultima frase) l'operazione che ho fatto non ha rimediato al varicocele ma solo al reflusso ed a me a quasi 50 anni non frega nulla della fertilità, ma del dolore/fastidio che accuso. Sempre che non recidivi anche il reflusso.
CHIEDO: Esisterebbe (in futuro ...se i fastidi RI-aumentassero) la possibilità di eliminare chirurgicamente le vene gonfie bilateralmente o questo comporterebbe danni ai testicoli (a parte la fertilità)? A me basterebbe salvare la "coreografia" e il piacere dell'atto sessuale oltre che la salute generale/ormonale.
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