Psa

Buongiorno e complimenti per il servizio offerto agli utenti.
Ho 49 anni e da circa 4 anni soffro di prostatite che si manifesta mediamente 2 volte l'anno con febbricola 37/1 37/5 anticipata da dolori articolari alle dita ed ai polsi delle mani ed alle caviglie.In quasta fase ho anche dolori musolari alle braccia ed alle gambe.Un mese e mezzo fà ho fatto gli esami risultati:
Psa:16,20 Fosfatasi Acida:9,3 F.Prostatica:3,8 Glob.Bianchi:17,4 PCR: 1,60 Neutrofili:75,7;linfociti:19,2 Quadro Siero-Prot:Albumina:46,62; Beta:17,38
Urinicoltura:negativa; Spermiocoltura:Escheria Coli; Tampone faringeo: Klebsiella Pneumoniae.
Sono stato a visita dal mio urologo che mi ha riconfermato la prostatite ed il congestionmento della prostata.Cura Ciproxin 500 mg mattina e sera per otto giorni per poi ripetere gli esami.Il giorno prima di rifare gli esame mi ricompaiono i dolori e successivamente la febbricala.L'urologo mi prescive un nuovo ciclo di ciproxin 500 mg per altri otto giorni.Ieri mi sono ricomparsi di nuovo i dolori articolari,questa mattina ho fatto comunque gli esami.L'urologo mi aveva consigliato una vistita reumatologica che ho fatto alcuni giorni fà, diagosi: artrite rettiva spontanea???.Secondo il reumatologo l'artrite si manifesta in presenza concumitanza di una qualsiasi infezione,scompare con la cura di essa e ricompare in presenza diuna successiva nuova infezione.
Siccome due anni fà ho avuto una prostatite simile curata da un'altro urologo che dopo 2 cicli di Ciproxin 500 mi prescrisse 6 fiale di NETTACIN da 300 con le quali risolsi il problema,questa mattina ho ricontattato l'urologo che mi tiene in cura chiedendogli se potevo fare il NETTACIN fiale,lui invece mi ha consigliato di continuare con un'altro ciclo di Ciproxin da 500 mg per un'altra settimana.
Durante l'esplorazione rettale l'urologo ha constatato una prostata congestionata ed aumentata leggermente di volume con presenza di vecchie calcificazioni,causate da vecchie prostatine non ben curate.La cosa strana è che io non avverto i classici sintomi di questa malattia:Pesantezza del'ano,dolenzia testicolare,bruciore nell'urinare e nell'eiaculare,ecc.ecc.
Di recente però mi succede che soltanto durante la notte mi sveglio una/due volte con la sensazione della vescica piena ed indolenzita con sensazione costante di svutamento incompleto ed urino molto poco.Durante il giorno invece urino regolarmente ogni 5/6 ore circa.
Cosa ne pensate di questa prostatite e dei fastidiosi dolori articolari?
Potrebbe essere invece di prostatite un'infezione alla vescica?
Secondo Voi devo ripetere un'altro ciclo di terapia con Ciproxin 500 o fare il Nettacin da 300 come mi ha consigliato telefonicamente il vecchio urologo che ho contattato telefonicamente poc'anzi?
Distinti saluti
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
da premettere cose che sa già: la prostite è rognosa. Inoltre non abbiamo i mezzi per via telematica di consigliare una terapia o l' altra. La differenza sostanziale fra ciprofloxacina e netilmicina è la maggiore capacità della prima di entrare in prostate poco o nulla infiammate, mentre la seconda entra facilmente solo quando prostata è molto infiammata. In questa ottica, non potendo palpare l' oragno interessato, fa fede quanto detto dal suo urologo di riferimento. Faccia sapere come vanno le cose se vuole.
[#2]
dopo
Utente
Utente
L'antibiotico Ciproxin 500 mg mi è stato prescritto da entrambi gli urologi,e siccome uno di essi mi ha riconsigliato di assumere per 6 giorni il Nettacin 300 che all'epoca mi risolse il problema,dalla
trascrizione dell'antibiogramma della spermocultura e del tampone faringeo che evidenzia l'E.Coli e la Klebsiella pneumoniae che sono praticamente identici:
Amikacina <= 2 s
Amoxixillina/A.CLAV <= 8 s
Ampicillina <=0,25
Aztreonam <= 8 s
Ceftazidime <= 4 s
Cefalotina <= 2 s
Ciprofloxacina <= 0,4 s
Fosfomicina <= 16 s
Gentamicina <= 0,5 s
Imipenen <= 4 s
Acido Nalidixo <= 16 s
Nitrofurantoina <= 32 s
Norfloxaccina <= 4 s
Piperacillina <= 8 s
Ticarcillina/A.Clav. <= 32 s
Tobramicina <= 0,5 s
Trimetropin/Sulfam. <= 10 s
Qualcuno se la sente di darmi un consiglio?Devo continuare ancora la terapia con il Ciproxin 500 mg o devo riprovare ad assumere il Nettacin fiale
consigliatomi telefonicamente dall'altro urologo?
Vi prego di aiutarmi,grazie.
[#3]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
solo chi le ha palpato la prostata è in grado di essere esauriente in questo caso, noi no
[#4]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente oltre alla terapia datagli andrebbe indagato anche questo psa aumentato che probabilmente è legatao alla prostatite, però non ne siamo sicuri!!

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#5]
dopo
Utente
Utente
L'anno scorso oltre alle solite ecografie alla prostata ed alla visita con esporazione rettale ho fatto una ecografia trasrettale per eventualmente escludere altre patologie.
Risulato:ghiandola prostatica di medio volume con presenza di calcificazioni.
Secondo Voi l'elevato valore del PSA a cosa potrebbe essere imputato.
Quali altre indagini potrei fare?
grazie
[#6]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Andrebbe fatto PSAtotale e PSA Free. Ritenevo di qua fosse stato fatto, ma ommesso.
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

un PSA "mosso" , come il suo (16,2 ng/ml) può significare sempre un problema infiammatorio (cosa più probabile , vista la sua storia clinica) oppure altro problema più "importante" che deve però essere più attentamente approfondito con il suo urologo e qui può diventare importante la valutazione della frazione libera.

Fatte le valutazioni poi comunque ci aggiorni.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com


Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#8]
Dr. Vincenzo Petrosino Chirurgo oncologo 159 6 7
La Prostatite quale entità clinica sembra essere da qualche anno una patologia emergente.In realtà mentre da una parte realmente vi è un aumento dei pazienti con prostatite sia acuta che cronica e spesso di giovane o giovanissia età,dall'altra è avvenuto certamente una maggiore presa di coscienza da parte dei medici dell'esistenza di tale patologia.
Qualche collega l'ha definita rognosa...subdola...difficilmente aggredibile.
In realtà bisogna davvero conoscerla bene, indagare il modo con il quale si presenta a quel singolo paziente, cercare di trovare la terapia giusta per ogni singolo caso.Descrivere cos'è la prostatite acuta o cronica, elencare le varie classifcazioni e i vari sintomi è inutile poichè la rete è zeppa di tali notizie.Resta una vera realtà: Il paziene spesso è depresso da due cose
1) Non trova la cura della sua malattia e ne ricerca continuamente nuove.
2) Spesso non ricve dal medico o ha la sensazione di non essere creduto.

Bene i disturbi che una prostatite riesce a dare specialmente al cambio di stagione, durante i periodi di massima umidità e di repentini cambiamenti barometrico, sono spesso sconcertanti.Il paziente spesso passa da momenti di depressione dovuti al dolore, al fastidio ad episodi di impotenza, a emissione di urine a goccia a perdita di urine, a momenti di totale benessere durante i quali sembra che non esista èiù malattia.
Spesso una semplice esplorazione rettale sembra far cessare i dolori, un rapporto sessuale o uno stress sessuale può acuire i sintomi o ... migliorarli.
Cosa bisogna fare nelle prostatiti?

Se trattasi di forme acute la terapia è senz'altro l'uso di antibiotici magari dettati dall'antibiogramma, anche se alla fine sono sempre quei due tre antibiotici che possono avere effetti positivi.

Le dolenti note sono rappresentate dalle prostatiti croniche...quelle che appunto si ripetono ciclicamente che accompagnano spesso la vita di tanti uomini anche giovanissimi. Innanzitutto affidarsi ad un medico ed evitare di cambiarlo subito!!! eseguiti gli esami di routine, ecografia trans rettale il psa ogni 6 mesi se over 40, dopo aver valutato la grandezza della prostata(spesso è aumentata e anche il psa difficilmente se alto scende sotto i 3-4) evitiamonel limite del possibile continue visite, manovre strane, tamponi uretrali e spermoculture continue specie se negative.

A parte le conosciutissime norme generali, gli alimenti da evitare ecc ecc, importante per decongestionare la prostata è avere rapporti almeno ogni 3-4 gg una cosa spesso difficile da ottenere ma se possibile può davvero dare solievo.
L'uso del'alfa litico ache a basso dosaggio e assunto di sera è ottimo specie se vi è qualche problema all'uroflussimetria...attenzione però...tale esame se ffettuato in periodo di attacco di prostatite, difficilmente sarà normale.Spesso chi ha la prostatite cronica ha un getto veloce e valido un giormo e poi magari il giorno dopo gocciola.
Se si avverte bruciore alla minzione, cosa molto comune e doore lungo l'uretra peniena e in regione perineale, qualche givamento può aversi usando u cucchiaino di bicarbonato sciolto in acqua la sera per qualche settimana, a volte funziona.
Se il problema sono il seso di peso perineale il senso di corpo estraneo nell'ano...non sempre la famosa supposta funziona, meglio a volte usare un decontratturante.
Spesso si associa un ipertono dei muscoli anali e anche alcune creme locali possono portare sollievo.
L'urtica dioica anche sotto forma di tisana serale può aiutarein tale patologia, oltre alle solite associazioni di serenoa repens.
Se esite anche una ipertrfia prostatica è sempre il caso di utilizzare la finasterid anche se...sembra che questa non sia adatta nelle prostatiti.
Qualcuno usa fluidificanti per rendere più fluido lo sperma, altri hanno anche tentato con bassi dosaggi di atiandrogeni.
Evitare il coito interotto e cercare di avere quanto più possibile rapporti sessuali soddisfacenti con eiculazioni abbondanti. Spesso ciò avviene con il partner giusto e con la mente libera.Evitate masturbazione sembra dare fastidio ai pazienti con prostatite.Evitate la famosa stazione seduta a lungo, fare passeggiate evitate la bici e la moto.
Il problema dell'intestino è ugualmente importante, spesso se vi è congestione prostatica e retto con feci dure...le due cose possono non trovare accordo!! questione di spazi occupati e di decubito sulla prostata nonchè..di probabili passaggi di germi dal retto alla prostata.Cosa fare? Usare frutti di bosco se vi danno u effetto lassativo naturale, tra l'altro sembra che questi siano anche adatti alla prostata, se la stitichezza è resistente cercare di fare dei microclismi per svuotare il retto...non pensiamo troppo a certe manovre che leggo...idrocolonterapia!!! ecc ecc.
Ugualmente evitiamo iniezioni.....intraprostatiche cerchiamo di disturbarla il meno possibile è una ghiandola permalosa.
L'uso di vitamine del guppo A ed E sono da consigliare pe un buon trofismo della mucosa vescicale e anche perchè sembra che vi sia un buon effetto protettivo sul cancro della prostata.I vari farmaci devono sempre essere usati da mani esperti e sostengo che questi debbano essere consigliati caso per caso sia nel dosaggio, che nei tempi.Ogni protatite spesso sembra una malattia a sè...un farmaco adatto ad un pazient sembra essere inefficace o inutile o dannoso per un altro.
Innanzitutto avere fiducia nel proprio medico e crcare di capire innanzitutto qual'è il sintoma il fastidio che più preoccupa, il paziente va rassicurato e sempre esclusa la presenza di patologie associate. Qualcuno trova beneficio con impacchi caldi altri dormono con un cuscino sotto al perineo, se in fase acuta e se batterica magari non è tollerata.
La cura è lunga e oserei dire probabilmente in molti casi è a vita. Anche nelle forme cosiddette non batteriche spesso dosi di antibiotici danno apparenti risulatati positivi, qualcuno usa i macrolidi e poi i chinolonici...in qualche paziente sembra una terapia miracolosa per altri nulla...saranno chlamidie!!! comunque spessissimo i guariti ritornano in ambulatorio con il solio attacco...con il solito gocciamento....spesso proprio tra febbraio e marzo e settembre ottobre.
Il mare, il sole sembra apportare beneficio.
Resta sempre e di primaria importanza il giudizio del medico,la semeiotica e spesso la sua esperienza e la capacità di ascoltare-rassicurare-e trovare la giusta strada.

Dott.Vincenzo Petrosino

[#9]
Dr. Vincenzo Petrosino Chirurgo oncologo 159 6 7
La Prostatite quale entità clinica sembra essere da qualche anno una
patologia emergente.In realtà mentre da una parte realmente vi è un
aumento dei pazienti con prostatite sia acuta che cronica e spesso di
giovane o giovanissia età,dall'altra è avvenuto certamente una
maggiore
presa di coscienza da parte dei medici dell'esistenza di tale
patologia.
Qualche collega l'ha definita rognosa...subdola...
difficilmente aggredibile.
In realtà bisogna davvero conoscerla bene,
indagare il modo con il quale si presenta a quel singolo paziente,
cercare di trovare la terapia giusta per ogni singolo caso.Descrivere
cos'è la prostatite acuta o cronica, elencare le varie
classifcazioni e
i vari sintomi è inutile poichè la rete è zeppa di tali notizie.Resta
una vera realtà: Il paziene spesso è depresso da due cose
1) Non trova
la cura della sua malattia e ne ricerca continuamente nuove.
2) Spesso
non riceve dal medico fiducia o ha la sensazione di non essere
creduto.

Bene... i disturbi che una prostatite riesce a dare
specialmente al cambio di stagione, durante i periodi di massima
umidità e di repentini cambiamenti barometrico, sono spesso
sconcertanti.Il paziente spesso passa da momenti di depressione dovuti
al dolore, al fastidio ad episodi di impotenza, a emissione di urine a
goccia a perdita di urine, a momenti di totale benessere durante i
quali sembra che non esista più malattia.
Spesso una semplice
esplorazione rettale sembra far cessare i dolori, un rapporto sessuale
o uno stress sessuale può acuire i sintomi o ... migliorarli.

Cosa
bisogna fare nelle prostatiti?

Se trattasi di forme acute la terapia è
senz'altro l'uso di antibiotici magari dettati
dall'antibiogramma,
anche se alla fine sono sempre quei due tre antibiotici che possono
avere effetti positivi.

Le dolenti note sono rappresentate dalle
prostatiti croniche...quelle che appunto si ripetono ciclicamente che
accompagnano spesso la vita di tanti uomini anche giovanissimi.

Innanzitutto affidarsi ad un medico ed evitare di cambiarlo subito!!!
Eseguiti gli esami di routine, ecografia trans rettale ,il psa ogni 6
mesi se over 40, dopo aver valutato la grandezza della prostata(spesso
è aumentata e anche il psa difficilmente se alto scende sotto i 3-4)
evitiamo nel limite del possibile continue visite, manovre strane,
tamponi uretrali e spermoculture continue specie se negative.

A parte
le conosciutissime norme generali, gli alimenti da evitare ecc ecc,
importante per decongestionare la prostata è avere rapporti almeno ogni
3-4 gg una cosa spesso difficile da ottenere ma se possibile e può
davvero dare solievo...purtroppo non a tutti!
L'uso del'alfa litico
anche a basso dosaggio e assunto di sera è ottimo specie se vi è
qualche problema all'uroflussimetria...attenzione però...tale esame
se
effettuato in periodo di attacco di prostatite, difficilmente sarà
normale.Spesso chi ha la prostatite cronica ha un getto veloce e valido
un giormo e poi magari il giorno dopo gocciola.
Se si avverte bruciore
alla minzione, cosa molto comune e dolore lungo l'uretra peniena e
in
regione perineale, qualche givamento può aversi usando un cucchiaino di
bicarbonato sciolto in acqua la sera per qualche settimana, a volte
funziona... non sempre!
Se il problema sono il senso di peso perineale
il senso di corpo estraneo nell'ano...non sempre la famosa supposta
funziona, meglio a volte usare un decontratturante.

Spesso si associa
un ipertono dei muscoli anali e anche alcune creme locali possono
portare sollievo.
L'urtica dioica anche sotto forma di tisana serale
può aiutare in tale patologia, oltre alle solite associazioni di
serenoa repens.

Se esite anche una ipertrfia prostatica è sempre il
caso di utilizzare la finasteride anche se...sembra che questa non sia
adatta nelle prostatiti.

Qualcuno usa fluidificanti per rendere più
fluido lo sperma, altri hanno anche tentato con bassi dosaggi di
antiandrogeni non dimentichiamo la merpartricina!!

Evitare il coito
interotto e cercare di avere quanto più possibile rapporti sessuali
soddisfacenti con eiculazioni abbondanti. Spesso ciò avviene con il
partner giusto e con la mente libera e la giusta dose di eccitazione.
Evitate masturbazione sembra dare fastidio ai pazienti con prostatite.

Evitate la famosa stazione seduta a lungo, fare passeggiate evitate la
bici e la moto.

Il problema dell'intestino è ugualmente importante,
spesso se vi è congestione prostatica e retto con feci dure...le due
cose possono non trovare accordo!! questione di spazi occupati e di
decubito sulla prostata nonchè..di probabili passaggi di germi dal
retto alla prostata.Cosa fare? Usare frutti di bosco se vi danno un
effetto lassativo naturale, tra l'altro sembra che questi siano
anche
adatti alla prostata, se la stitichezza è resistente cercare di fare
dei microclismi per svuotare il retto...non pensiamo troppo a certe
manovre che leggo...idrocolonterapia!!! ecc ecc.
Ugualmente evitiamo
iniezioni.....intraprostatiche cerchiamo di disturbarla il meno
possibile è una ghiandola permalosa.
L'uso di vitamine del guppo A ed
E sono da consigliare per un buon trofismo della mucosa vescicale e
anche perchè sembra che vi sia un buon effetto protettivo sul cancro
della prostata.
I vari farmaci devono sempre essere usati da mani
esperti e sostengo che questi debbano essere consigliati caso per caso
sia nel dosaggio, che nei tempi.Ogni prostatite spesso sembra una
malattia a sè...un farmaco adatto ad un paziente sembra essere
inefficace o inutile o dannoso per un altro.
Innanzitutto avere fiducia
nel proprio medico e crcare di capire innanzitutto qual'è il
sintoma il
fastidio che più preoccupa, il paziente va rassicurato e sempre esclusa
la presenza di patologie associate. Qualcuno trova beneficio con
impacchi caldi altri dormono con un cuscino caldo sotto al perineo, se
in fase acuta e se batterica magari non è tollerato.

La cura è lunga e
oserei dire probabilmente in molti casi è a vita.

Anche nelle forme
cosiddette non batteriche spesso dosi di antibiotici danno apparenti
risultati positivi, qualcuno usa i macrolidi e poi i chinolonici...in
qualche paziente sembra una terapia miracolosa per altri nulla...
saranno Chlamydie !!! comunque spessissimo i guariti ritornano in
ambulatorio con il solio attacco...con il solito gocciamento....spesso
proprio tra febbraio e marzo e settembre ottobre.
Il mare, il sole
sembra apportare beneficio.

Resta sempre e di primaria importanza il
giudizio del medico,la semeiotica e spesso la sua esperienza e la
capacità di ascoltare-rassicurare-e trovare la giusta strada tra molte
che spesso sembrano o sono inefficaci.



Dott.
Petrosino Vincenzo

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

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