Prostatite causata dall'intestino?

Buongiorno, io ho 28 anni, qualche mese fa ho iniziato ad avvertire un forte senso di pesantezza nella parte destra dell'addome.
Premetto che sono uno sportivo, ho un alimentazione molto ricca di carboidrati, proteine, e faccio sovente uso di integratori alimentari.
Sono andato a farmi vedere dal medico di base ed ha identificato una infiammazione intestinale.
Eliminando gli integratori, la cosa è andata leggermente meglio, anche se le mie feci (da che ne ho memoria) sono sempre "molli".
Una sera di queste avverto di nuovo dolore e fastidio alla parte destra Dell addome, e la sera dopo ho una scarica di diarrea molto forte durata circa 35/40 minuti.
Da quella sera è iniziato lo stimolo continuo della minzione.
Faccio pipì ma è come se non l'avessi fatta, ho sempre ma sempre lo stimolo di andare in bagno.
Nessun sangue, nessun dolore, solo un senso di pesantezza alla prostata e leggerissimo ma proprio quasi inesistente bruciore nell'ieaculazione.
Non sono ancora riuscito a fare esami o farmi vedere dall'urologo a causa delle tempistiche degli appuntamenti.
Ad ogni modo il mio medico mi ha consigliato due pastiglie al giorno di Ciproxin da prendere per 9 giorni.. . Le sto prendendo ormai da 5 giorni.. . Risultato??
Lievissimi ma veramente Lievissimi miglioramenti, quasi inesistenti.. . lo stimolo continuo è ancora presente.
A causa della mia leggera ipocondria sono preoccupato veramente, è normale che anche con antibiotico non passi?
Forse ho qualcosa di più grave?
Attendo riscontro.
Grazie mille per il tempo che mi dedicherete
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non drammatizzi e segua le indicazioni ricevute già dal suo specialista di riferimento.

Detto questo poi, quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:

1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua pronta risposta.
In base al sintomo di continuo istinto di minzione, lei pensa che si possa trattare di prostatite? Causata da quella forte scarica intestinale? La dottoressa dice così, anche se sono preoccupato perché l'antibiotico non fa effetto.
Ho come la sensazione che comunque la prostata sia infiammata, la sento gonfia.
Sto cercando però di adottare le accortezze che lei mi ha scritto.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se l'antibiotico non funziona o il problema infiammatorio non è legato a batteri oppure il farmaco non è mirato; bisogna risentire ora in diretta il suo specialista di fiducia e con lui discutere se utile eventualmente un cambio di strategia terapeutica.

Ancora un cordiale saluto.
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