Calcolo uretere lombare 4-5 mm

Buongiorno gentili Specialisti.

Ho 38 anni.
Sapevo da una tc senza mdc fatta a maggio per dei disturbi gastrointestinali, di avere un piccolo calcolo solitario di 4x5 mm (diametri APxCC) in un calice del gruppo inferiore dx.
Bene, un paio di settimane fa ho avuto a distanza di pochi giorni due episodi di ematuria senza sintomi.
Fatto esame urine che confermava, dopo qualche giorno dal 2 episodio microematuria.
Urinocolrura negativa.

Dopo qualche giorno, cioè una settimana fa, domenica scorsa, ho avuto una colica renale dx, durata circa 10 minuti e controllata con un toradol im.
, la notte stessa dolori intermittenti per qualche minuto finiti alle 6 della mattina.
Fatta eco il giorno dopo che mostrava una dilatazione calico pielica moderata, I-II grado, il calcolo noto non si vedeva più nella sua sede.
Dopo due giorni 2 coliche, la prima di pochi minuti autorisoltasi, la seconda risolta con un altra fiala di toradol dopo 15 minuti.
Eseguita tc senza mdc, che mostra il noto calcolino in uretere lombare all'altezza di L4.
Da martedì ad oggi che è domenica non più sintomi.
Ieri controllo da amico urologo, dilatazione scomparsa completamente al rene dx; la rx diretta che mi ha fatto fare a completamento mostra che il calcolo, rispetto alla tc è sceso di un paio di cm, e forse ora è in una posizione dove non crea problemi.
Vescica normale.
Da martedì mi è stato dato omnic 1 volta al dì la sera e bere moderatamente durante la giornata.

Che probabilità ho di espellere questo calcolo?
Sto facendo omnic, che come previsto mi ha provocato la fastidiosa eiaculazione retrograda senza nemmeno la fuoriuscita di una goccia di liquido seminale... Voglio sopportare anche questo, ma ho qualche possibilità di espellerlo?
Date le esigue dimensioni e, tutto sommato la fugace sintomatologia che mi ha provocato, è possibile che scenda con pochi sintomi, o devo aspettarmi coliche forti se si muove?
Sono un pó scoraggiato, visto che da 1 mese stavo trattando una brutta ernia al disco, espulsa L4-L5 che ancora mi dà gravosi problemi ad una gamba...ora ci mancava solo il calcolo ureterale.

Grazie a chi sarà così gentile nel rispondere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'eiaculazione retrograda è il segno indiretto dell'efficacia del farmaco, non è da considerare un effetto collaterale avverso ma una inevitabile conseguenza della terapia. Le possibilità di espellere spontaneamente un calcolo di 4-5 mm sono discrete, la terapia alfa litica aumenta le possibilità, a patto che il calcolo sia già ne tratto terminale dell'uretere. Per calcoli nel trattol ombare l'efficacia è discutibile, ma molti Colleghi prescrivono comunque questa terapia "espulsiva". I risultati si devono però apprezzare entro tempi contenuti, diremmo non oltre le 3-4 settimane, a patto che nel frattempo le coliche non si dimostrino disturbi o complicazioni significative. Se dopo tale termine il calcolo fosse ancorà nella stessa sede o minimamente progredito, vi sarann indicazioni ad un intervento endoscopico per la sua rimozione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Piana per la gentilezza e la risposta precisa. L urologo mi ha anche consigliato di prendere deflan 30 mg una pasticca al dì... solo vorrei evitare perché per l'ernia al disco nell'ultimo mese ho fatto 3 kenacort da 40 mg... però se è indispensabile lo prenderò.
Con l'occasione le auguro buon Natale e buone feste
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L’efficacia del cortisone è marginale, l’azione più significativa sull’uretere è senz’altromquella,dell’alfa-litico.
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dopo
Utente
Utente
Salve! Dopo quasi 2 mesi ho degli aggiornamenti. In pratica dal 17 Dicembre al 12 febbraio non ho avuto più alcun disturbo, tanto da aver interrotto omnic dopo circa 15 giorni. Il rene non è stato mai più dilatato e, non avendo più disturbi, mi ero quasi convinto che avessi espulso il calcolino ureterale senza accorgermene. Invece 2 giorni fa, urinando di notte con un pó di fastidio, alla fine della minzione dolore pelvico fortissimo, tanto da dover correre in pronto soccorso dove mi hanno visto nuovamente dilatazione calicopielica moderata e mi hanno trattato la colica con toradol, perfalgan e rocefin e.v.. Non ho avuto febbre, dopo circa 2 ore il dolore è passato. Il giorno successivo da urologo rene non più dilatato, solo lievissima disuria. Ad una tc di controllo si è rivisto il famoso calcolo di 4 mm in uretere pelvico a circa 6mm dallo sbocco in vescica. Considerando la seppur lenta ma comunque progressione del calcolo da Dicembre ad oggi, e non essendoci già il giorno dopo più idronefrosi, mi è stato nuovamente consigliato omnic 1 cpr la sera e deflan una cpr al dì per provare ad espellerlo. Secondo voi è giusto aspettare? Io vorrei evitare ureteroscopia operativa... Perché seppur mininvasiva è sempre un intervento. La creatinina è buona e non c'è idronefrosi. È possibile prima di decidere intervento fare un tentativo con eswl vista la posizione del calcolino?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
A questo punto, solo la fortuna le può essere d’aiuto e più del consiglio medico può valere da una parte un atteggiamento più o meno fatalista, dall’altra il desiderio di evitare complicazioni inattese. Tenga conto che nella sua situazione ci sono persone che perdono istantaneamente le loro idoneità professionali, parliamo di piloti dell’aviazione civile, militari in zone operative, ecc. L’ureteroscopia per la rimozione di questo piccolo calcolo in mani esperte ha una invasività assolutamente modeste ed è in grado di risolvere in modo rapido e definitivo.Le onde d’urto (ESWL) non sono controindicate, ma le possibilità di successo completo sono oggettivamente modeste e si rischia di trascinare la situazione oltre ogni limite ragionevole.