Tuip in età giovanile

Buongiorno Dott.
i,
Sono un ragazzo di 22 anni e dai 18/19 soffro di problemi di minzione.
Diagnosticata una prostatite batterica ho fatto 6 mesi più altri 3 di antibiotici, per poi debellare il battere ma non i problemi, che però sono diminuiti.

Ho girato 3 specialisti, i primi due sempre molto concentrati sulla prostata, che si è infiammata cronicamente ma senza batteri.
Il volume della prostata è via via sceso, fino a tornare in volumi nella media, con una comparsa di un piccolissimo terzo lobo.
Effettuata radiografia, uretrocistografia minzionale e retrograda, insomma le ho fatte tutte! L’ultimo specialista mi diagnostica la sclerosi del collo vescicale, posponendo la prostatite come conseguenza.
Sono in cura con Alfuzosina da più di 6 mesi ma la situazione è sempre quella.
Ho fatto anche 8 sedute di endoradiofrequenza.


Ora vi chiedo: visto che le ho fatte un po’ tutte e la situazione è sempre un po’ rimasta quella da quando la situazione si è cronicizzata, si potrebbe considerare un intervento TUIP?
Avevamo affrontato il tema alla larga con lo specialista le prime volte vista la giovane età e l’attesa dell’esito delle cure, ma ora penso che l’intervento umano sia necessario, perché tutti sti farmaci non hanno fatto molto.
Ho letto che la TUIP tramite laser poi ha un successo notevole, con poche recidive e non intacca particolarmente se non per niente l'eiaculazione... alla fine io vorrei avere una eiaculazione normale ma soprattutto vorrei abbandonare i fastidì quotidiani che questa sindrome da.
Non posso sperare nella botte piena e la moglie ubriaca, anche se spero sempre per il meglio.


Vorrei un vostro parere in merito, ricordando che è la TUIP non TURP perché la mia prostata è in volumi normali.
Vi ringrazio tantissimo per la Vostra attenzione, buona giornata!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Si tratta di un argomento molto spinoso su cui è difficile dare indicazioni generali, poiché ogni situazione fa caso a sè, sia come gravità dei sintomi, difetti anatomici rilevabili e non ultimo l'atteggiamento psicologico. Immaginiamo che sia stata già eseguita una valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia) cui ritessemmo certamente indispensabile aggiungere anche una precisa valutazione funzionale (indagine urodinamica - studio pressione/flusso). Come spesso ci troviamo a scrivere in questi consulti, il compromesso tra una disostruzione efficace ed il mantenimento di una eiaculazione normale è estremamente difficile. Molto spesso un intervento troppo "cauto" porta ad un risultato non soddisfacente o del tutto transitorio. Oggigiorno la fertilità è supportata da metodiche molto raffinate, ma è sempre comunque difficile proporre ad un giovane di rinunciare all'eiaculazione. Questa è la difficile realtà, ci pare sempre opportuno parlarne apertamente e senza false promesse. Per quanto al suo caso specifico, a distanza non abbiamo elementi sufficienti per esprimere un giudizio preciso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto Dott. Piana; io ad oggi mi trovo con la sensazione di prostata infiammata cronicamente, quindi senso di gonfiore, peso, bruciore a volte alla minzione e senso di incompleto svuotamento (anche se il residuo minzionale è 0cc). Arrivo ad ipotizzare una TUIP perché Alfalitici, Antibiotici e integratori vari non hanno molto modificato la situazione. Documentandomi un po’ ho potuto leggere che la TUIP non è così drasticamente incisiva sull’eiaculazione, e io, non avendo una prostata ingrossata, non penso di aver bisogno di una TURP.
Data la sua esperienza, varrebbe il rischio o meno?
Non voglio più avere questa sensazione e dolore perineale.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Come abbamo già scritto, una TUIP troppo cauta molto spesso non modifica l'eiaculazione ma porta a risultati poco risolutivi dal punto di vista minzionale. L'unico che può perfezionare le indicazioni è il Collega che ha eseguito la valutazione endoscopica, poiché le modalità dell'intervento si definscono solo e soltanto in base alla situazione anatomica che si rileva. Posto che ovviamente l'ostruzione sia anche documentata dall'indagine urodinamica, altrimenti anche qui si rischia di fare "un buco nell'acqua".
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