Tumore vescica

Buongiorno,
a mia mamma (79 anni) in seguito a citoscopia è stata diagnosticata un'estesa neoformazione solido-papillare in emitrogono sinistro a lambire il collo.

Ostio destro regolare.

Dall'ecografia fatta qualche giorno prima risultava un marcato ispessimento della parete vescicale sul versante mediano e paramediano sinistro coinvolgente l'ostio uterale omolaterale.

Non alterazioni ecostrutturali epatiche focali.

Colecisti e vie bilari nella norma.

Pancreas e milza senza evidenti alterazioni.

Reni in sede di regolari dimensioni.

Non alterazioni a carico di organi genitali interni.


Agli esami del sangue la VES e la proteina C reattiva presentano valori nella norma.


Ora è in attesa di essere chiamata per il trattamento endoscopico.


Ma non riusciamo a capire la gravità della situazione.

Riuscite a dirci qualcosa?

Vi ringrazio molto.
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno, le neoformazioni vescicali confermate alla cistoscopia, generalmente possono essere delle neoplasie della vescica, meno frequentemente dei tumori benigni.
Al di la' delle dimensioni della neoformazioni, sono importanti due parametri:
1. se la neoformazione coinvolge lo sbocco dell'uretere in vescica (ostia ureterale). La cistoscopia parla di un ostio destro regolare ma non descrive se l'ostio sinistro dove c'e' la neoformazione e' anch'esso libero od interessato. Se interessato puo' causare problemi sul rene omolaterale
2. se la neoformazione, anche se estesa rimane superficiale sulla parete della vescica o la interessa profondamente fino allo strato muscolare. Nel primo caso puo' essere asportata completamente per via endoscopica con un intervento meno invasivo, nel secondo non potrà' essere asportata completamente per via endoscopica ma potrebbero essere necessari interventi più' invasivi.

La situazione puo' essere quindi importante ma la conferma sara' data dopo esame istologico ottenuto dall'intervento endoscopico.

In questi casi puo' essere utile eseguire una TC torace addome pelvi prima dell'intervento ( dopo diventa più' difficile avere dati sulla vescica) per analizzare meglio la profondita' di interessamento della parete vescicale e quindi una resezione endoscopica della neoformazione (TURB).

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
mail: alessandro.sciarra@uniroma1.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo prof. Sciarra,
La ringrazio molto per la tempestiva ed esauriente risposta.

Non ho precisato che il referto della citoscopia recita anche che "alla visione delle immagine ecografiche il parenchima renale sinistro sembra ancora ben rappresentato. n base alla TC valuteremo l'opportunità di derivare l'asse".

E l'ecografia aveva evidenziato una "marcata idro-ureteronefrosi con uretre seguibile ampio fino a livello dello sbocco in vescica"

Non so cosa significhi "derivare l'asse" ma mia mamma è in lista per fare la tac da più di 20 giorni. Ho già fatto due solleciti ma non la stanno convocando.

Ho saputo oggi che il 20.06 p.v. farà il trattamento endoscopico.
Spero che questo intervento risolva almeno il problema dell'dro-ureteronefrosi e consenta di non creare ulteriori problemi al rene.

Tra l'altro mia mamma da un paio di giorni lamenta anche del dolore pelvico (non costante).
Forse anche questo fastidio può essere dovuto alla ritenzione urinaria.

Spero che aspettare altri 10 giorni non comporti ulteriori complicazioni...
In ogni caso non vedo molte altre alternative.

Cordiali Saluti.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo prof. Sciarra,
mi scuso se La disturbo nuovamente.
Hanno spostato l'intervento di mia mamma da lunedì 20 a giovedì 23 perché così il giorno successivo (venerdì 24) se necessario potrebbero fare la nefrostomia.
Ho parlato solo con la segretaria che non è stata in grado di darmi informazioni soddisfacenti.
Ho, quindi, letto qualcosa in internet e mi par di aver capito che la nefrostomia sarà necessaria se il trattamento endoscopico non consentirà la rimozione totale del tumore perché non è superficiale...è corretto?
O potrebbe essere fatta lo stesso, magar in via provvisoria per risolvere l'idro-ureteronefrosi che mia mamma attualmente presenta?
La ringrazio fin d'ora della Sua attenzione.
Cordiali saluti.