Recidiva tumore vescica

Buongiorno,
mia mamma a 64 anni nel gennaio 2018 è stata operata di carcinoma uroteliale papillare di basso grado, trattato successivamente con instillazioni endovesciali di mitomicina.


A luglio 2020 è stata operata per una piccola recidiva.


A maggio 2021 nuovamente rioperata per sospetta recidiva ma, dall'esito dell'esame istologico, si trattava solo di infiammazione.


A gennaio 2022 è stata nuovamente operata.


L'esito dell'esame istologico è:carcinoma uroteliale papillare di basso grado non invasivo.


Il campione comprende quota di tessuto muscolare liscio, indenne.


Stadiazione patologica pTa.


Il medico le ha prescritto, in considerazione del rischio EORTC/EAU intermedio, trattamento endovescicale con BCG.


Alla fine del 5 ciclo di BCG ha eseguito una cistoscopia di controllo dalla quale sono state evidenziate 3 recidive.

Inoltre, causa prolasso della vescica, le è stata prescritta una tac per controllare zona in ombra non esplorabile durante la cistoscopia.


Potete, gentilmente, darmi qualche spiegazione in più in merito a questo esito?


Non ci aspettavamo una recidiva dopo così poco tempo, soprattutto mentre mamma è sottoposta a ciclo di BCG

Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
il comportamento seguito e le terapie eseguite mi sembrano tutte condivisibili.
Il carcinoma uroteliale della vescica e' una malattia con altissima capacita' di recidivare.
Molto spesso si associa all'uso pregresso od attuale del fumo di sigaretta o simili.
Se il paziente continua a fumare e' difficile che il tumore non si ripresenti, qualsiasi terapia venga eseguita.
A volte le recidive si presentano anche indipendentemente dall'uso del fumo o dopo sua interruzione.
Quello che bisogna fare e' eseguire tempestivi controlli cosi' da non dare il tempo alla neoplasia di aumentare in dimensioni e soprattutto aggredire gli strati più' profondi della parete vescicale ( in questo caso se la muscolare e' interessata, bisognerà' procedere con l'asportazione di tutta la vescica).
Condivisibile anche l'utilizzo di istillazioni passando al BCG.
Anche in questo caso, le istillazioni possono ritardare le recidive ma poco frequentemente interromperle completamente.
Altre possibili procedure non sono raccomandate.
Un ultimo aspetto e' di controllare non solo la vescica ma anche le alte vie escretrici ( ureteri e calici renali) dove la neoplasia puo' recidivare presentando lo stesso tipo di urotelio.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

alessandro.sciarra@uniroma1.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la risposta.
Un'ultima domanda se possibile.
Domani mamma avrebbe dovuto fare gli esami preparatori all'intervento ma, purtroppo, è influenzata e dovrà rimandare di qualche giorno.
Può essere pericoloso rimandare l'intervento?
Sono molto in pensiero.
Grazie mille e buon lavoro
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottori, in seguito all'esito della cistoscopia attendiamo chiamata per intervento ma ad oggi, dopo circa 40 giorni, mia mamma non è ancora stata chiamata.
Purtroppo non si riesce a parlare con i medici dell'ospedale, ci hanno risposto una sola volta dicendo semplicemente di "attendere una chiamata".
Ora, non sono in cerca di rassicurazioni ma vorrei solo capire se tutto questo tempo di attesa possa in qualche modo peggiorare in maniera significativa, la situazione di mamma.
In attesa di gentile riscontro ringrazio anticipatamente.
Saluti