Turp e stent

Buongiorno,
mia mamma (79 anni) ha fatto ieri turv per "estesa neoformazione solido-papillare" in emitrigono sinistro a lambire il collo dell'utero che le aveva creato anche una importante idrouretrosi.


Con la turv è stata rimossa la voluminosa neoformazione" e messo uno stent.


Sta mattina è già stata dimessa senza nenneno la possibilità di un confronto con un medico.


Secondo voi perché è stato messo lo stent?

Inoltre una neoplasia di dimensioni importati è sempre anche muscolo invasiva?
O non necessariamente...?


Grazie a chi mi risponderà.
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
lo stent ureterale e' un catetere interno a tutore dell'uretere, dal rene fino in vescica.
Puo' essere necessario inserire uno stent durante una resezione transuretrale di una neoformazione vescicale, se la stessa interessa o si localizza in prossimità' allo sbocco dell'uretere in vescica. In questi casi, l'asportazione endoscopica della neoformazione vescicale determina la resezione anche dello sbocco ureterale. Se non si lascia uno stent a tutore dell'uretere nel suo sbocco in vescica, questo si puo' chiudere nella reazione cicatriziale bloccando la funzione del rene.
Per la sua seconda domanda, un tumore vescicale voluminoso non necessariamente e' muscolo invasivo, puo' avere un grande sviluppo nella cavita' della vescica senza infiltrare profondamente la parete fino alla muscolare. In generale, più' e' grande la neoformazione, più' tempo ha avuto di crescere e più' e' elevato il rischio di una invasione della muscolare. Non sempre pero' e' cosi'.
Se il tumore e' muscolo invasivo, l'intervento endoscopico non sara' stato completo ma deve essere completato o da una asportazione totale della vescica ( cistectomia) o da trattamenti radioterapia e chemioterapici sistemici

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Alessandro.sciarra@uniroma1.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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dopo
Utente
Utente
Preg.mo Prof.,
grazie mille dell'esaustiva risposta.

Da giovedì scorso (giorno dell'intervento) mia mamma accusa sempre la necessità di urinare ed ha spesso delle perdite di urine miste a sangue (dice di colore rosato).

Ho letto che questa situazione si può protrarre per alcuni giorni...me lo conferma?

Sta anche prendendo 2/3 tachipirina al giorno perchè se sta in piedi ha dolori (sdraiata molti meno).

La ringrazio nuovamente.
Cordiali Saluti.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo prof. Sicarra,

il tumore di mia mamma purtroppo è muscolo infiltrante.

Dalla tac al torace e all'addome è risultato che, al momento, alcun altro organo pare essere stato intaccato.

Mercoledì ha una visita oncologica.
Ci hanno già anticipato che si renderà necessaria la cistectomia radicale e si valuterà se fare chemioterapia neoadiuvante oppure no.

Un intervento così importante secondo Lei può essere fatto anche ad una persona dell'età di mia mamma? Ha 79 anni...

E la chemioterapia neoadiuvante che funzione ha?
Perché non farla dopo?

La ringrazio molto.
Cordiali Saluti.
Barbara