Passaggio da un alfalitico ad un altro

Buongiorno, avevo già aperto un consulto riguardante la tamsulosina, ma è passato troppo tempo ed ora è chiuso, quindi chiedo di nuovo.

A seguito di sospetta sclerosi del collo vescicale dovrei assumere alfalitici (vescica con pareti molto ispessite e perenne leggera idrofrenosi bilaterale già indagata con uro-tac, residuo post minzione variabile dai 20 ai 50 cc), l’urologo m’ha prescitto Antunes e poi, su mia richiesta perché il primo mi chiude il naso, terazosina.
In questi mesi ho pasticciato iniziando con la tamsulosina, sospesa per la terazosina fino a non prendere nulla perché la seconda non mi fa stare in piedi.
Da qualche settimana, a causa dell’accentuarsi dei disturbi urinari, ho ripreso la terazosina che ieri ho sospeso per i soliti problemi di pressione.
Ora, dalla disperazione, sto pensando di riassumere antunes e sopportare la sinusite (e l’assenza di eiaculato), dato che il getto è rallentato fino a farmi venire dolore ai fianchi.
A parte gli effetti collaterali, gli alfalitici sono molto efficaci con me.
Mi chiedevo, ad alternarli come ho fatto ora (facendo passare qualche giorno tra la sostituzione delle molecole) rischio di causare problemi?
L’urologo non vuole operarmi per l’età ed il rischio di recidive e non vuole prescrivermene altri perché più o meno simili, quindi sono in un vicolo cieco.
Assumo costantemente serenoa e fermenti lattici con effetti scarsi.
Grazie e buon fine settimana.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Se i disturbi sono molto inensi e vi è intolleranza alla terapia medica, diremmo che si dovrebbe sciogliere la riserva sulle indicazioni all'intevento disostruttivo, prima che la vescica subisca un danno irreversibile od addirittura via sia una iniziale sofferenza renale. Per avere un'idea cisrcostanziata della situazione funzionale è però indispensabile eseguire, o ripetere, una buona indagine urodinamica. I farmaci alfa-litici non sono molto diversi fra loro, ma talora vi possono essere delle lievi differenze sia nell'efficacia, sia nell'insorgenza di effetti collaterali. In linea di massima, il farmaco che causa eiaculazione retrograda è generalmente anche il più efficace dal punto di vista funzionale. Per il resto non vi sono indicazioni particolari, deve essere lei a fare un bilancio tra i pro- ed i contro dei vari farmaci, in base ai vantaggi e gli svantaggi, che sono estremamente soggettivi e quindi solo lei può valutare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, il prossimo appuntamento dall’urologo l’ho fissato per novembre, l’ultimo l’ho avuto a gennaio, ho avuto un periodo di tregua per un anno, poi da gennaio sono ritornati i soliti sintomi con sensazione di peso al pube e fianchi e getto molto ridotto. Con l’alfalitico urino abbastanza bene, sia con la tamsulosina che la terazosina. Ho sospeso la terazosina due giorni fa, se oggi assumo la tamsulosina può esserci interferenza tra i farmaci? Poi cercherò di resistere il più possibile agli effetti collaterali, ma queste riacutizzazioni della prostata (con molte calcificazioni) mi creano un’ansia esagerata. Grazie ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Come le abbiamo scritto, non vi sono motivi perché lei debba resistere per forza ad una terapia che non tollera. Prima di tutto è necessario conoscere le reali condizioni funzionali, senza rimandare di sei mesi in sei mesi, cosa che alla lunga potrebbe anche rivelarsi pericolosa. Comuque nel frattempo non vi sono indicazioni spcifiche rlative ai farmaci diversi, è sufficiente che lei ne assuma una dose ogni 24 ore.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio, purtroppo ho già cambiato due professionisti e nel corso degli ultimi anni ho avuto più accessi al P.S., ho avuto sempre la sensazione di essere abbandonato al mio destino, addirittura il primo urologo, uno specialista piuttosto conosciuto, continuava a dirmi che l’idrofrenosi era causata dalla vescica troppo piena dopo due ecografie di cui una rifatta proprio ai reni dopo aver urinato! Adesso proverò a rifare un tentativo e contattare nuovamente uno specialista. Grazie e buona serata.
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Utente
Utente
Buongiorno, sto continuando ad assumere, mio malgrado e non con pochi grattacapi, la terazosina (tolleranza max 2mg) in attesa delle fine delle festività ed un nuovo consulto urologico. Nel frattempo ho effettuato una ecografia alla vescica e reni in cui l’idrofrenosi risultava molto lieve, forse grazie all’alfalitico, ma si evidenziava molta sabbia nei reni. Nel tentativo di migliorare la mia condizione mi sono imbattuto in quest’articolo scientifico in rete:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15592062/

Se la tamsulosina si potesse usare a giorni alterni per me sarebbe l’uovo di colombo! I miei problemi con essa (tachicardia) insorgono dopo 4-5 giorni di uso continuativo. Volevo chiedere una vostra opinione su l’articolo e magari se posso fare (in piena mia responsabilità) un tentativo. Grazie e buon pomeriggio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Non trattandosi di terapie salvavita lei può fare tutti gli esperimenti che vuole, sarà il primo e l’unico ad accorgersi molto presto di vantaggi e svantaggi. Tutti gli alfalitici dovrebbero avere una durata d’azione di 24 circa, se per lei basta una dose ogni due giorni tanto meglio.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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