Possibile infezione delle vie urinarie

Salve a tutti, espongo subito il mio quesito.


Premessa: Negli ulti mesi la mia compagna ha dovuto fare diversi accessi al pronto soccorso per problematiche diverse.
1.
forti dolori all'addome, 2.
rash cutaneo con bollicine, 3.
il penultimo caso, lei ha avuto febbre alta per diverse giorni, culminato poi un ricovero per infezione delle vie urinarie.
Dopo 6 settimane il problema si è ripresentato.
Questa volta però l'infezione alle vie urinarie è stata scoperte con degli esami d routine, e nella stessa routine le è stata riscontrata una pericardite.


Ora veniamo a me: nonostante diversi medici mi avevano più volte detto che le infezioni urinarie non si trasmettono per via sessuale e che non dovevo fare alcunché, io ho deciso di fare degli esami delle urine.
Da questi ho scoperto l'urinocoltura è NEGATVA, ma che le ESTERASI LEUCOCITARIE sono alterate ed hanno un valore dì 25.
Sono poi andato a confrontare questo valore con quello degli esami fatti negli ultimi 6 anni, scoprendo che, ESTERASI LEUCOCITARIE precedentemente era sempre pari a ZERO.
L'antibiogramma non è stato eseguito.
Secondo il mio medico d base non ho infezioni e non devo fare nulla.
Io però non concordo.


Detto questo ecco i miei dubbi:
1.
Se da anni la mia ESTERASI LEUCOCITARIE è stata sempre pari a ZERO perché il suo valore si è alzato proprio adesso che la mia compagna ha una infezione urinaria?
è possibile che anch'io abbia un'infezione che non è stata rilevata o non è ancora rilevabile?


2.
quali ulteriori indagini potrei eseguire?


3.
sarebbe opportuno che anch'o facessi un ciclo di antibiotico a scopo preventivo?


4.
è possibile che tutti gli accessi al pronto soccorso fatti dalla mia compagna (persona giovane è in salute), negli ultimi 3 mesi, abbiano una causa comune ancora non diagnosticata?


Il mio timore è che nella coppia possiamo passarci a vicenda questa infezione, vorremo risolvere in modo certo e definitivo.


Grazie per le risposte che vorrete dare.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
1. L'esterasi leucocitaria, quando mai fosse significativa, avrebbe un valore molto più alto. In ogni caso assai più importante sarebbe la presenza significativa (es. 50-100) di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento, cosa che lei non ci riferisce. Ricordiamo che si tratta di esami standard eseguiti automaticamente, il cui risultato ha un valore relativo e va sempre messo attentamente in relazione con il quadro generale.
2. In assenza di sintomi, nessuna.
3. Assolutamente no. L'assunzione empirica ed immotivata degli antibiotici è sempre controproducente perché va comunque ad alterare la preziosissima flora batterica intestinale (microbiòta).
4. Su questo ovviamente non possiamo esprimerci, poiché a distanza disponiamo solo dei pochi elementi di giudizio che lei ci riferisce, ovviamente insufficienti. La valutazione diretta è essenziale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, grazie per la sua risposta.

Nella voce : Esame microscopico del sedimento dice:
Sedimento 10-20 emazie per campo.
Nient'altro.

Volevo solo aggiungere che al primo ricovero della mia fidanzata, il patogeno rilevato era Escherichia Coli, non so se questa informazione può essere utile al fine del presente consunto

Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La presenza di globuli rossi, se non vi sono globuli bianchi, non può essere messa in relazione con la presenza di una infezione. Comunque merita di per sè un controllo a distanza. L'E. Coli è il batterio intestinale più comune, tutti ne abbiamo a miliardi nell'intestino, ma solo talora si selezionano dei ceppi più aggressvi che possono causare infezioni delle vie urinarie. Le femmine sono ovviamente molto più esposte per motivi anatomici e per la tendenza ad avere una funzione intestinale discutibile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it