Disturbi urinari da più di un anno, cosa fare?

Buongiorno egregi dottori.

Sono un maschio di quasi 20 anni.

Scrivo per chiedere consigli sul da farsi riguardante una condizione che mi affligge da giugno del 2022 circa.


È da allora che soffro di problemi ad urinare che si intensificano di notte, il getto è molto debole e devo spingere, talvolta massaggiando il perineo riesco a svuotarmi leggermente meglio.

Specialmente da straiato, avverto delle specie di spasmi (?) all’uretra, come se ci fosse dell’urina bloccata che improvvisamente viene rilasciata prima di fermarsi a metà strada.
Quando ciò accade, tornando al bagno riesco di nuovo a liberarmi leggermente, sempre spingendo molto e con un getto molto debole.
Questo fenomeno si intensifica molto dopo un’eiaculazione, anche per diverse ore.

Nel corso dei mesi, questi sintomi sono variati molto in intensità, talvolta manifestandosi in modi differenti da settimana a settimana.
Occasionalmente, ho degli episodi molto intensi e isolati dove la mia capacità di urinare si blocca quasi completamente, alternandosi a una espulsione di quantità senza fine poco dopo, rimanendo al bagno per ore intere con forti bruciori e una notevole pesantezza tra il pube e l’addome.

C’è stato addirittura un periodo dove questi sintomi sono completamente spariti, tra novembre e gennaio circa, sostituiti da un bruciore durante l’espulsione.
ho fatto diversi esami, ad aprile la urinocoltura è risultata completamente negativa, e l’ecografia alla vescica non ha riscontrato problemi.
Durante l’esame della prostata non è risultato nulla di particolare, se non una forte fitta di dolore, se non mi sbaglio riscontrata durante la palpazione del lato destro.

Ho assunto diverse volte Monuril per due giorni consecutivi e, nonostante l’urinocoltura negativa, ho notato che prendendolo il getto debole sparisce completamente, diventando molto forte e togliendomi ogni sforzo, ma la situazione ritorna esattamente identica dopo un paio di giorni.


Cosa potrebbe essere?
e soprattutto quali esami consigliate di fare?
Ho molto timore si tratti di qualcosa di batterico, perché temo si diffonda altrove in caso non venga curato correttamente.
C’è da preoccuparsi?


Ultima cosa, da ottobre circa avverto una sensazione di incompleto svuotamento dopo la defecazione e un gonfiore addominale quasi perenne.
Non so se possa essere collegato, ma lo menziono ugualmente.


Vi ringrazio del vostro tempo e attenzione, attendo risposte.
Buona giornata!


P. S. Aggiorno questo consulto perché mi sono dimenticato di menzionare che, occasionalmente, percepisco una sorta di prurito lungo il perineo e direttamente lungo il pene in quella che penso essere l’uretra, questo può accadere casualmente ma si manifesta più spesso dopo l’eiaculazione. In un unico episodio, se non sbaglio, si è addirittura esteso all’interno dell’ano.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
La situazione pare abbastanza complessa e merita senz'altro di una accurata valutazione diretta da parte di un nostro Collega. Noi a distanza non possiamo purtroppo dire molto. Questi disturbi intensi in un soggetto molto giovane come lei sono sempre sospetti per la presenza di una malformazione congeìnita, come il restringimeno (stènosi) o scarsa elasticità (sclèrosi) del collo della vescica. Su questa condizione, spesso si sovrappongono congestione, infiammazione e talora infezione della prostata. La valutazione è anatomica (ecografia, uretro-cistoscopia) e funzionale (flussometria, indagine urodinamica). E' necessario in questo percorso essere seguiti da un nostro Colega con particolare competenza nei disturbi funzionali, cosiddetto neuro-urologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,
la ringrazio infinitamente per la risposta, contatterò uno specialista il prima possibile.
Una domanda: in caso di infezione presente, è possibile sia sfuggita alla coltura? Perché davvero non riesco a spiegarmi il fenomeno riscontrato dall’assunzione di Monuril.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
Certezze in medicina non ve ne sono mai, ma una infezione significativa non dovrebbe sfuggire e dovrebbe essere confermata da una presenza cospicua di cellule infiammatorie (leucocìti) nel sedimento dell'esame delle urine.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it