Troppi problemi di vita...

Salve... Dato che ho spazio limitato descrivo subito i miei problemi...

1. vivo in un luogo dove per farti valere occorre essere violenti, ed io, non essendolo mai stato, sono sempre stato vittima dei più grandi, sia a scuola che per strada.

2. non riesco a parlare con la mia famiglia, perché non abbiamo alcun tipo di rapporto, e se provo a confidarmi vengo preso per sciocco "perché ci sono problemi più gravi".

3. soffro di phasmofobia, quindi non riesco a stare da solo di notte in luoghi silenziosi ed isolati... Ultimamente non riesco più neanche ad andare in bagno di notte!

4. sono tre anni che non ho più amicizie e non esco praticamente più di casa. Gli ultimi amici che ho avuto si sono schierati d' un tratto contro di me, che non avevo alcuna colpa, e dopo avermi picchiato in gruppo nel 2007 fino alla scorsa estate hanno continuato a parlarmi alle spalle, inventando assurdità a non finire. Da questo episodio mi è maturata un' ansia piuttosto grave, al punto che non riesco più ad andare in giro e neanche a frequentare la scuola.

5. BOTTA FINALE, erano quasi tre anni che stavo insieme ad una ragazza che amo più della mia vita, ma non è della mia città. Lei pochi giorni fa ha detto che gli serve un periodo di tempo perché lei non sopporta di stare cosi lontani e vederci solo il sabato e la domenica... Io ho cercato di chiarire, ma qualsiasi cosa dica non va bene... E' la ragazza con cui l' ho fatto la prima volta, è la ragazza di cui davvero mi sono innamorato e ci ho sognato tanti progetti insieme, ed ora è così... Disilluso, e abbandonato... E senza nessuno con cui sfogarmi...

6. non riesco più ad avere una vita regolare... per tutta la notte non riesco a chiudere occhio perché mi vengono in mente mille cose, ed il giorno come niente fosse crollo e mi addormento... Ripassando la notte seguente di nuovo in bianco...

7. ho troppi tic... Quando parlo o mi strofino i palmi delle mani oppure mi arrotolo i peli intorno all' ombelico... Sono fissato con alcune cose da schizofrenici (come mangiare il panino quattro morsi la volta... Non so perché lo faccio e so che non è normale... Ma non so...)

8. Ho mille ansie... Ho paura che qualcuno possa incasinarsi con la polizia e dare le mie generalità al posto delle sue... Ho paura che andando con una ragazza possa prendermi delle malattie... Ho paura di scoprirmi infertile...

Cosa dovrei fare? Dovrei seguire la (non so più se lo sia) mia ragazza e provare ad andare a vivere in una casa studente nella sua città? Dovrei denunciare le persone se mi importunano o mi picchiano? Cosa dovrei fare?

Vi prego aiutatemi mi sento di morire... Piango spesso e mi sento sempre depresso... Non mi importa più di nulla, non mi intressano vestiti nuovi, non mi interessano sport, hobby... A meno che non sia strettamente necessario non mi faccio neanche più la doccia anche per una settimana o più... Vi scongiuro vi chiedo aiuto, vi chiedo consiglio... Perché solo in voi posso sperare... Voi che ne siete esperti...
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Caro ragazzo, credo sia importante per te chiedere aiuto di persona ad un professionista che potrà sostenerti in questo momento difficile. Mi pare che a livello sintomalogico ci sia bisogno di un aiuto mirato.
Ad esempio sul fatto di non riuscire a dormire regolarmente e a curare la tua persona: perchè non provi a rivolgerti al medico di famiglia?
Parallelamente contatterei uno psicoterapeuta per mettere a fuoco il problema: mi pare che la rottura con la tua ragazza abbia accentuato un disagio già presente (rapporto con la famiglia e comunicazione, gruppo di pari, ...).

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Giorgia Di Giacomo Psicologo, Psicoterapeuta 41 2 8
Gentile ragazzo,
la invito ad un consulto specialistico per iniziare a calmare l'evidente ansia di cui parla e dare una registratina al tono del suo umore. Un percorso psicoterapeutico e una cura farmacologica rigorosamente prescritta da uno specialista psichiatra dovrebbero riuscire a riequilibrare un pò la sua vita aiutandola a contestualizzare un pò di quei disagi che ora la invadono.
Cordialmente

Dr.ssa Giorgia Di Giacomo
Psicologa-Psicoterapeuta
giorgiadigiacomo@live.com
www.giorgiadigiacomo.it

[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente

Nel condividere tutto ciò di quanto detto dalle colleghe mi riunisco a loro dandovi un ulteriore contributo al quanto minimo ma importante:

A livello esistenziale se lei non riesce a chiudere occhio,questo per alcuni importanti contributi intrpretattivi è sintomo di qulcosa che la tiene sveglio:
Visto ciò che sta passando sono situazione che meritano la dovuta attenzione ovvero il segnale che le situazioni irrisolte vi premono a livello conscio in modo che Lei possa prendere provvedimenti.

Per cui dia ascolto a questi segnali, che il vs organismo vi da!


Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio infinitamente, dottori, per aver preso in considerazione così tempestivamente la mia richiesta di aiuto...

Il punto è che ultimamente ho fatto tutti gli esami che c' erano da fare (EG, tampone per la tiroide, esame neurologico ecc...) ma non è stato riscontrato nulla di anomalo... Per questo l' unica risposta è da cercare nella mia psicologia... Gli altri mi hanno sempre considerato una persona matura, che sa ragionare, ma purtroppo nel mio piccolo mondo ho questi problemi, ovviamente agli altri invisibili... Ma io ce li ho, e ne sono una marea (ho scritto sopra solo i principali)...

Oltre ad una seduta da uno psicologo, secondo voi, visto che soffro ad esempio di questi tic nervosi, e di tutte le fobie che mi opprimono (claustrofobia, agorafobia, phasmofobia, vertigini...) ritenete opportuno anche un percorso psichiatrico, nello specifico farmaceutico?

Infine, visto e considerato che mi sento troppo diverso dalla gente che mi circonda, e quindi non riesco a socializzare (perché io sono il tipo che considera futilità ciò che ama la gente della mia età, come i social network, i reality show, le persone che hanno successo solo per l' aspetto, discoteche...) non trovando affinità con nessuno, credete che cambiare almeno per qualche mese aria e quindi andare per un pò a vivere fuori possa giovare almeno un pò al mio status?

Vi prego rispondete... Prima di consultare un medico ho bisogno di alcuni chiarimenti... Grazie...
[#5]
dopo
Utente
Utente
Scusate credo di aver fatto una gaffe... Nell' ultimo messaggio, nel punto in cui ho chiesto "ritenete opportuno anche un percorso psichiatrico, nello specifico farmaceutico?" intendevo se era il caso di un piccolo periodo di ricovero... Perché mi sento proprio in stato grave...
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, non è "una seduta dallo psicologo" che risolverà i suoi problemi. I problemi come il suo possono essere risolti anche velocemente, ma tutto è relativo. Deve mettere in conto un numero minimo di sedute, con il terapeuta adatto, affinché si possano vedere dei risultati.
L'aiuto psichiatrico potrà tornarle utile, ma probabilmente la maggior parte delle sedute dovrà farle con lo psicoterapeuta.
Il ricovero potrebbe non essere necessario, ma questo dovranno essere gli specialisti da cui andrà a stabilirlo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio infinitamente anche lei, dottore, per la risposta... Stamattina stessa contatterò uno specialista e deciderò insieme a lui cosa fare... Ciò che più mi spaventa è che alcune cose, come le varie fobie di cui soffro ed il fastidio che mi provocano alcuni tipi di intrattenimento come quelli sopracitati, sono innate, le ho da sempre... Ho già provato, in passato, ad effettuare alcune sedute con uno psicologo riguardo le mie fobie, ma in mesi di terapia non è mai stato risolto nulla... Lo specialista parlava di probabili traumi infantili... Insomma, è pur vero che alla mia età non è per nulla normale avere paura dei fantasmi...
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Probabilmente il tipo di terapia che lo psicologo le aveva somministrato non era la più adatta per il suo problema. È una cosa che può succedere.
Prima di decidere, telefoni a vari terapeuti e s'informi se il loro approccio è adatto al suo problema, ad esempio alle fobie, non c'è nulla di male a chiedere.
Le fobie in particolare possono essere risolte molto velocemente, con l'approccio e il terapeuta adatto.

Cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Beh, spero di risolvere almeno quelle... Oddio, più ci penso e più mi sento fuori dal normale...

Volevo fare un' ultimo paio di domande, poi giuro che smetto di importunarvi. Più che altro per capire se ciò che vado a descrivere debba essere considerato un segno di "squilibrio" o meno... E faccio alcuni esempi...

L' anno scorso sono stato in vacanza a Venezia, e quando mi sono trovato a piazza San Marco, per fare una fotografia ho rivolto lo sguardo verso l' apice della torre (o campanile, non so) che si trova lì, ed ha iniziato a girarmi forte la testa al punto che ho dovuto abbassare lo sguardo... Segnale di vertigini?

Spesso, di notte, quando tutti dormono, io non riesco a recarmi in bagno perché al solo pensiero inizia a salirmi il panico... E quando finalmente riesco ad andarci il panico si accenuta d' improvviso e nella mia mente si va sempre a creare il volto completamente bianco di una giovane ragazza che mi fissa dallo specchio, e più raramente da altri punti...

Infine, spesso non riesco a controllare la mia impulsività, e non so se sia dato dal tipo di società in cui sono vissuto... Ma mi viene sempre da risolvere i problemi nel peggiore dei modi, per non entrare troppo nello specifico (mani, insomma)... E quando succede ovviamente, dato il tipo di gente che ho intorno, loro tornano in 5, 6, 8... E io sono sempre da solo, ma non riesce di importarmene... Forma caratteriale? O altro disturbo da risolvere? Il punto è che non riesco a confidare nei servizi dell' ordine, ho paura di peggiorare le cose divenendo davvero un pungiball un pò per tutti...

Sono pazzo, vero?
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se lei sia pazzo o meno, io non posso saperlo, anche se le fobie mi pare non siano l'unico problema.
Deve farsi vedere da uno specialista di persona e farsi fare un inquadramento preciso, un parere da qui sarebbe inopportuno.

Cordiali saluti
[#11]
dopo
Utente
Utente
Salve e scusate se sono troppo insistente... Viste le mie angosce e le mie paure, e visto il periodaccio che sto passando, ho provato a sentirmi con uno psicologo ma non so, non mi ci trovo troppo bene a parlare, e spesso cose che potrebbero risultare importanti non riesco ad esprimerle... La cosa grave è che io credo che lo psicologo possa essere davvero la mia ultima risorsa, perché per dimenticare la mia neo-ex e tutte le altre scocciature ho provato di tutto: lavoro, palestra, studio, parlare con conoscenti, cercarmi degli hobby... Ma nulla di nulla è riuscito un minimo ad aiutarmi...

In ogni caso, visto che cercando su google ho trovato un sito internet che offre (ovviamente a pagamento) consulti privati con psicologi on-line, voi cosa consigliate? Io dal mio canto penso che chattando con uno psicologo invece di trovarmici davanti di persona riuscirei a tirare fuori di tutto, qualsiasi male annidato in me... Voi consigliate di tentare? Potrebbe essere una buona alternativa al confronto reale? O, che so, avete avuto esperienze, o ci sono addirittura psicologi qui che esercitano in questo modo?

Il punto è che io pensavo di poter superare anche questo come ho fatto un pò con tutto... Io sono sempre stato una persona molto chiusa ed i problemi me li sono sempre visti da me... Forse per questo si sono accumulati non so... Il punto è che questa recente rottura con la ragazza per cui spesso ho vomitato l' anima (scusate il francesismo, ma quando ci vuole ci vuole) per non perderla, mi ha toccato proprio nel profondo, e non avendo mai avuto esperienze del genere prima (io sono sempre stato una persona cinica... Ho frequentato una ventina di ragazze nella mia breve vita, e ho sempre mollato io in modi abbastanza odiosi tanto che l' 80% delle mie ex mi ha portato rancore per mesi), non sono davvero preparato... Poi se solo provo a pensare "Beh, ma ho ancora 20 anni e il sesso femminile non mi ha mai ripudiato, magari chissà un giorno incontrerò una ragazza seria e sincera", e subito mi tartassano i pensieri delle malattie sessuali, della superficialità che oggi alberga la nostra società e soprattutto la mia generazione, il sesso fin troppo facile e altre cose così... Io non riesco a capacitarmi nell' andare con qualcuna che magari è già stata con 7 8 uomini prima di me... Non so, ho questo problema con il sesso... Il fatto è che alcune volte mi piacerebbe tanto emulare le regole comportamentali dei miei coetanei... Ma non ci riesco... Cosa dovrei fare?

Scusate se sono andato fuori argomento... Perdonatemi... Tornando quindi al discorso principale: pensate che valga la pena provare ad effettuare qualche

consulto privato con psicologi on-line? Oppure il confronto "Faccia a faccia" è sempre una cosa insostituibile? Grazie...
[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
I consulti online non servono. Anche qui si può dare solo un orientamento, non certo risolvere un problema. E se lei ha difficoltà ad aprirsi e pensa di riuscire a farlo solo a distanza, questo fa PARTE del suo problema, non è una semplice difficoltà collaterale che le impedisce di risolverlo.
La prima cosa è trovare uno specialista al quale affidarsi e che ci faccia sentire a nostro agio, ma poi è necessario mettere in conto di dover dare almeno una descrizione di ciò che ci tormenta. affinché lo specialista possa capire a aiutarla.
Se con la seduta che ha fatto non si è trovato bene, cambi. Ma se non riesce a trovare uno specialista che fa al caso suo nel mondo reale, cosa le fa pensare che potremmo essere noi un'ultima risorsa? I problemi non si risolvono evitandoli. Coraggio.

Cordiali saluti
[#13]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore...

Io ho messo in luce questo mio problema nei possibili futuri approcci con altre persone, ma lo psicanalista dice che questa mia sorta di "ripudio" per queste cose (paura delle malattie, disprezzo per il sesso facile...) è una forma caratteriale dovuta probabilmente all' ansia di cui soffro da sempre... Ma il punto è che io non voglio più essere così... Mi sono rotto di essere troppo ansioso di attendere la "ragazza perfetta"... Le dirò, io prima di fidanzarmi con quest' ultima ragazza ne ho avute diverse di occasioni di perdere la tanto dagli altri odiata verginità, ma mi sono sempre contenuto perché per me era importante... Quindi da ciò potrà capire che io sono troppo, troppo attaccato alla concezione più primitiva e smielata dell' amore, e questo mi ha scocciato... I miei coetanei si divertono, fanno le loro esperienze in tutto il menefreghismo e la spensieratezza che è possibile provare, mentre io no... Io sono attaccato a questa ormai finita storia perché per me è l' unica cosa che può rendemi sereno... Eppure come ho già detto di ragazze che possono piacermi e che mi vengono dietro non ne ho mai lamentato la mancanza... Non voglio più questo...

Premettendo che procederò con le sedute sotto vostro parere... Non potreste darmi un qualche consiglio? Non chiedo una diagnosi, ma solo un punto di partenza su come comportarmi in questa precisa situazione...

Mi sono scocciato: a casa si sta sempre a litigare, all' azienda di famiglia mi sento continuamente stressato, non ho una vita sociale... Quindi non me la sento proprio di continuare a pensare a questa relazione finita... Voi avete avuto diverse esperienze con i pazienti immagino... Quindi vi sarei eternamente grato se potreste darmi un qualche consiglio, un punto da seguire per cercare di risollevarmi un minimo... Non ho nessuno a cui appoggiarmi... Magari dovrei imbottirmi di sonniferi e ansiolitici e non pensarci più?
[#14]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro Utente

Credo che tutti i colleghi che le hanno risposto finora concordino con me nel dire che "imbottirsi di sonniferi e ansiolitici" non la può aiutare in nessun modo.

Come le è già stato fatto notare è diffile da qui poterle dare un consiglio davvero utile. Contatti al più presto un terapeuta (in carne ed ossa, mi raccomando!) della sua città e ponga a lui tutte le sue domande: riceverà sicuramente delle risposte migliori di quelle che potrebbe ricevere qui.

Coraggio!
Saluti
[#15]
dopo
Utente
Utente
Grazie anche a lei per la risposta, dottoressa...

Ma come dicevo io sicuramente provvederò al più presto per un percorso psicoanalitico... Quello che chiedevo è magari una parola dettata dall' esperienza che potesse mostrarmi chiaro un altro punto di vista riguardo la mia situazione... Ho visitato tre psicologi questo periodo, e tutti e tre mi sono sembrati piuttosto meccanici, tenendo bene in mostra il rapporto specialista-paziente, senza cercare un pò di fiducia da parte mia... Almeno così mi è sembrato dal primo colloquio...

Io devo cercare il modo di non pensarci e magari passare la giornata con qualcosaltro in testa... Sono vent' anni che ho un male dentro divenuto ormai insopportabile... Fino a qualche giorno fa potevo dire "Beh, se non altro ho l' amore"... Adesso non ho più neanche quello... La cosa che mi fa più male è che l' amore l' ho conosciuto e per questo relativamente piccolo periodo (probabilmente mie illusioni) ne ho assaporato la bellezza spirituale... Forse proprio per questo mi manca così tanto...

Io devo trovare un modo per alleviare un minimo questa angoscia, qualsiasi modo possibile, e so che per voi l' unica soluzione è la psicoterapia ma è un processo lungo, e pur sembrando impaziente non posso attendere tutto questo tempo e stare male ancora...

In un modo o nell' altro devo riuscirci, e visto che nessun tipo di svago riesce anche solo per un istante a farmi passare per la testa ciò, proverò altro boh...

Grazie comunque per le risposte e la vostra infinita disponibilità, magari vi terrò informati sulle possibili evoluzioni...
[#16]
dopo
Utente
Utente
In ogni caso ho dimenticato di scrivere nel precedente messaggio che ho azzardato a chiedere un consiglio o se preferite una parola esperta perché ho notato che in alcuni frangenti sono stati dati ad altri utenti con disagi psicologici...
[#17]
dopo
Utente
Utente
Salve ancora dottori... So che mi avete detto e ripetuto di recarmi da uno specialista, e io in effetti mi ci sono recato (a quello comunale perché momentaneamente non ho soldi, in seguito vi spiego perché)...

Volevo solo chiedere un consiglio particolare: il mio problema del sonno va via via peggiorando, e quindi non riesco più a fare nulla... Vedete, se io ad esempio una notte dormo solo due o tre ore, mi alzo la mattina e mi porto fino al pomeriggio questo sonno, il problema è che la sera, nell' orario in cui dovrei mettermi a letto, questo sonno sparisce lasciando spazio a battiti di cuore fortissimi, respiro affannoso, ecc...

Quello che ora è grave è che i miei genitori non mi credono... Intendo: io ho parlato ai miei genitori di questa mia situazione psicofisica (si dice così?), ma loro dicono che la mia è semplicemente mancanza di voglia di fare qualcosa... Stamattina mia madre mi ha svegliato alle 7 per andare a dare una mano a mio padre nella sua azienda, io ho cercato di spiegarle che avevo dormito solo 2 ore e che ho questo problema, ma sia lei che mio padre hanno iniziato ad urlarmi contro, dicendomi che sono io il loro problema, che sono uno schifo e tante altre belle cose. Come posso convincerli che il problema ce l' ho veramente???

Non vogliono pagarmi lo psicologo, non vogliono farmi seguire da uno psichiatra... Io per quel che ho potuto è quasi un mese che ho chiamato lo psicologo comunale (che è gratis) ma egli mi dice che è occupato e deve valutare la cosa... Addirittura mi ha detto di provare a farmi risentire VENERDI' PROSSIMO!!!

Cosa devo fare? Come posso convincere i miei che mi serve un aiuto?