Gestosi che si ripresenta in una seconda gravidanza?
Ho 36 anni e ho avuto la mia prima figlia nel 2011, non è stata una gravidanza facile, ho passato il primo trimestre immobilizzata a letto per minacce d'aborto, poi sembrava andare tutto bene ma durante l'ultimo trimestre ho iniziato ad avere molti sbalzi di pressione, proteine nelle urine, quindi un ricovero con taglio cesareo d'urgenza alla 36 settimana per gestosi.
Ora sto valutando una seconda gravidanza ma sono spaventata al pensiero di rivivere quello che ho vissuto, specie per la pressione.
è possibile avere una gravidanza "tranquilla" dopo una gestosi?
Quali accorgimenti?
Grazie.
Ora sto valutando una seconda gravidanza ma sono spaventata al pensiero di rivivere quello che ho vissuto, specie per la pressione.
è possibile avere una gravidanza "tranquilla" dopo una gestosi?
Quali accorgimenti?
Grazie.
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Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
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Gentile Signora,
le sue ansie sono giustificate, perchè la gestosi può ripresentarsi in gravidanze successive, con una frequenza variabile a seconda dell'epoca gestazionale.
Chi ha avuto la gestosi in epoca precoce ha un maggior rischio di ricorrenza (oltre il 50% per gestosi prima delle 28 settimane), chi ha avuto la gestosi a 34-37 settimane ha un rischio di ricorrenza del 30% circa, chi l'ha avuta oltre le 37 settimane del 20%.
La prima cosa da fare è riprendere in mano la risposta dell'esame istologico della placenta, che dovrebbero aver inviato ad analizzare al momento del parto. Poi ci sarebbero da fare una serie di accertamenti, che riguardano lo studio delle trombofilie congenite ed acquisite e dell'assetto immunitario. Questi accertamenti vanno eseguiti sotto la supervisione di un centro specializzato in gravidanze a rischio, che la possa seguire per la gravidanza futura. Alcuni centri usano in via preventiva terapie anticoagulanti, quali l'eparina, ma non esiste un protocollo condiviso da tutti.
le sue ansie sono giustificate, perchè la gestosi può ripresentarsi in gravidanze successive, con una frequenza variabile a seconda dell'epoca gestazionale.
Chi ha avuto la gestosi in epoca precoce ha un maggior rischio di ricorrenza (oltre il 50% per gestosi prima delle 28 settimane), chi ha avuto la gestosi a 34-37 settimane ha un rischio di ricorrenza del 30% circa, chi l'ha avuta oltre le 37 settimane del 20%.
La prima cosa da fare è riprendere in mano la risposta dell'esame istologico della placenta, che dovrebbero aver inviato ad analizzare al momento del parto. Poi ci sarebbero da fare una serie di accertamenti, che riguardano lo studio delle trombofilie congenite ed acquisite e dell'assetto immunitario. Questi accertamenti vanno eseguiti sotto la supervisione di un centro specializzato in gravidanze a rischio, che la possa seguire per la gravidanza futura. Alcuni centri usano in via preventiva terapie anticoagulanti, quali l'eparina, ma non esiste un protocollo condiviso da tutti.
Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 24/01/2013.
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