Prk - secondo intervento di ritocco

Non avendo ricevuto risposta finale a:
https://www.medicitalia.it/consulti/oculistica/137387-prk-ipermetropia-lento-recupero.html
ripropongo la situazione come nuovo quesito.

A 6 e mezzo mesi dopo l'intervento di PRK, anche dietro mio richiesta, mi è stata rifatto l'esame topografico che ha dato un esito inaspettato: sembra siano rimaste alcume cuspidi sulle cornee, le cosidette "clessidre" di astigmatismo. Mi è stato quindi proposto un secondo intervento di ritocco per togliere l'astigmatismo ed eventualmente anche la miopia (questa sembra verrà "oggettivamente" rilevata prossimanente da un esame con l'atropina) residui.

Cosa ne pensate ? Non è strano che solo dopo 6 mesi si sia pensato di fare una nuova topografia ? E' possibile che il laser non abbia lavorato al meglio? Può esserci stato uno sbaglio di impostazione della macchina ? La soluzione propostami è corretta ?
Grazie anticipate a chi mi vorrà rispondermi.
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
mio caro amico
a volte è difficile esprimere pareri
soprattutto in chirurgia rifrattiva laser
se non si hanno dati certi :

- refrazione residua
- pachimetria e topografia corneale
- aberrometria
- pupillometria
- test di schirmer
- visus naturale
- fundus
Oct
etc etc

Se il suo medico Oculista è del parere di effettuare un ritocco ben venga.

sue Domande

1)Cosa ne pensate ?
risposta
che è giusto fare cpsì come consigliato

2) Non è strano che solo dopo 6 mesi si sia pensato di fare una nuova topografia ?
risposta
in genere è il chirurgo oculista che in base alla sua esperienza ed al laser che utilizza
scleglie la tempisticva del controllo topografico

3)E' possibile che il laser non abbia lavorato al meglio?
risposta
è possibile tutto

4)Può esserci stato uno sbaglio di impostazione della macchina ?
risposta
assolutamente NO
e poi su quali argomentazioni

5)La soluzione propostami è corretta ?
Direi proprio di SI

Buona giornata

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Prof. Marino per la pronta risposta.
La aggiorno sulla mia situazione.

Alla visita pre-operatoria, mi è stato fatto un controllo obiettivo della vista in ciclopegia. Sembra che io ci veda bene. Almeno è quello che afferma il mio oculista, anche se leggo lentamente e con difficoltà (causa anche la distorsione indotta dalle goccie) quella riga della tabella di Snellen che lui considera sufficiente.
Anche la topografia corneale è cambiata. Ora le "cuspidi" della clessidra dell'astigmatismo sembrano attenuate, quasi scomparse.
L'oculista, pertanto ha deciso, che io soffro di uno shift miopico particolarmente persistente con un recupero altettanto lento.

Ovviamente ha rimandato l'operazione di ritocco. Mi ha nuovamente prescritto le gocce di Ciclolux (una per occhio alla sera per 10-12 giorni) e un occhiale compensativo per l'occhio più debole (neutro per il dx e solo astigmatismo per il sx) per accelerare/migliorare il recupero dato che i due occhi non lavoravano in comleta sintonia causa della differenza di visus e di un microstrabismo residuo da un'operazione di strabismo infantile.

Domande:
- Può una topografia corneale dare esiti così diversi a distanza di un mese ?
- Può un ipotetica mancata collaborazione del paziente (es. non tenere lo sguardo fisso) inficiare l'esito topografico ?
- Quanto tempo può ancora durare lo shift miopico ?
- Qaunto tempo dovra passare ancora prima di stabilizzare la vista su valori definitivi ?
- Può la differenza di visus (tra occhio dx e sx) pre-operazione (con conseguenti shift miopici post-operazione diversi tra i due occhi) più il microstrabismo essere la causa di questo benedetto lento recupero ?

Grazie ancora.
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