Dolore alla spalla e al collo, ...

Gentili dottori,
sono veramente felice di avere la possibilità di consultarmi con voi. Da tempo infatti provo ad avere un consulto...
La mia situazione è piuttosto difficile e anche la qualità della mia vita è cambiata. Sono anni che soffro di mal di testa, è come fosse compressa, e si irradia a tutto il viso, mascelle e zigomi compresi. A ciò si associa un dolore al collo e alla spalla,fino ad arrivare al braccio, che negli ultimi 3 anni non ha fatto che peggiorare diventando ora insopportabile perchè continuo.
All'inizio quando ho cominciato ad avvertire dolore alla spalla sono stata ricoverata per episodi di vertigini virali che mi hanno lasciato una decisa ipoacusia( 50% di udito dall'orecchio dx).
Poi quando è comparso il dolore al collo il dolore ha iniziato ad essere continuo.
Da allora mi sono rivolta a diversi specialisti che mi hanno consigliato tens, cure fisiche, manipolazioni, ginnastiche varie ma senza risultato.
Non so riassumervi le letture delle risonanze magnetiche che ho fatto, anche perchè potrei considerare poco importante ciò che potrebbe magari aiutarvi nel vostro consiglio, quindi mi accingo a riportarvi ciò che c'è scritto.
Dalla risonanza magnetica della colonna cervicale:
"Rettilineizzazione della fisiologica lordosi. I corpi vertebrali non presentano significativealterazioni morfo-volumetriche e strutturali, ad eccezione di appuntimento osteofitosico marginale che prolunga i profili dei piatti discali contrapposti. Tale rilievo è particolarmente evidente nel tratto compreso tra C3 e C6 nei settori laterali dove i becchi riducono l'ampiezza dell'imbocco dei forami di coniugazione, bilateralmente. I dischi intervertebrali sono ridotti in spessore e degenerati ma non si apprezzano significative protrusioni posteriori. Nei limiti i diametri dello speco vertebrale. Regolare l'intensità di segnale del contenuto endo-canalare."
Dalla risonanza magnetica della spalla sn:
"Il tendine del sovra-spinoso appare solo lievemente ingrossato e disomogeneo ma non discontinuo, è normale l'aspetto del ventre muscolare corrispondente. Nulla di rilevante da segnalare a carico delle altre strutture costituenti la cuffia dei rotatori.La testa dell'omero appare lievemente rettilineizzata e un po' addensata nel versante anteriorema conserva per il resto regolare morfologia e segnale interno, non evidenti alterazioniper quel che riguarda la glena scapolare. Limitato versamento liquido sotto-capsulare. Null'altro di rilevante da segnalare a carico dei tessuti molli."
Ora, io vi chiedo di aiutarmi. Non so più come affrontare questo problema. Cosa ne pensate? Da dove può arrivare questo dolore? A chi posso rivolgermi per risolvere, e dico risolvere, questa situazione che mi sta logorando?
Vi mando un saluto e apetto una vostra risposta.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora, lei ha un'artrosi cervicale con la presenza di " Becchi osteofitosici " che verosimilmente toccando la o le radici nervose corrispondenti, restringendo i fori dove passano i nervi, insieme anche alla presenza di discopatie intervertebrali con qualche eventuale lieve protrusione discale, causano una sindrome cervicobrachialgica con il corteo di tanti altri sintomi per coinvolgimento di altre strutture anatomiche , come potrà leggere nel mio link cliccando sul mio nome e scorrendo i miei tanti consulti forniti riguardo il rachide cervicale) ed ultimo nel Forum di Fisioterapia post “ Colpo di frusta cervicale –Vertigini “ nella data di ieri 10/02/08
Potrà avere ampie delucidazioni concernenti la sua patologia.
Ne parli dopo anche con il suo Medico curante .
Spesso tanti pazienti con problemi alla “ cervicale “ presentano quadri clinici polimorfici, variabili dalla tante situazioni anatomo patologiche, tante alterazioni anatomiche che sono causa di tante turbe funzionali.
Spesso vi sono tanti o alcuni di questi disturbi :
turbe come una cervicalgia, cervicobrachialgia mono o bilaterale, sindrome cefalalgica,ovvero una cefalea di tipo cervicogenetico,ossia derivante dal rachide cervicale, spesso vi è una sindrome vertiginosa, spesso vi sono altre sindromi associate . Spesso vi è contrattura anche del rachide dorsale alto con " cellulo-mialgie diffuse " ossia come delle fibrosità muscolari con infiammazione dei nervi sensitivi del dorso.
Comunque, sinora, in sintesi :
La sintomatologia può comprendere :
1° Turbe del simpatico cervicale : o " sindrome simpatosica "
(turbe del sonno, dell'umore,dell'attenzione,della memoria,della concentrazione.ecc.)
2° Cefalea cervicogenetica di R.Maigne ( Sovraciliare, Occipitale, Temporo-occipitale)
3° Turbe otoiatriche per una sindrome vestibolare da alterazioni e/o irritazioni dell'arteria vertebrale, l'unico vaso del corpo umano che passa nel contesto di un tessuto scheletrico:
Sindrome vertiginoso-posturale, con alterazioni della marcia, nistagmo positivo, ipoacusia mono o bilaterale, tinniti.
4° Turbe dell'ATM ( articolazione temporo mandibolare )
5° Turbe sensitivo-motorie ad uno o entrambi gli arti sup.
ed alla mano o alle mani.
6° Cervicalgia e/o cervicobrachialgia mono o bilaterale con sensazioni di stanchezza e pesantezza del collo e del capo.
7° Dorsalgie alte con senso di pesantezza alle spalle
8° Turbe visive
Inoltre signora lei ha una patologia tendinosica, cioè una degenerazione del tendine del muscolo sovraspinoso che permette movimenti importanti della spalla e dell'arto superiore.
Faccia un’esame elettomiografico, ma se vi è qualche causa meccanica , come un grosso becco osteofitosico che stringe il forame di coniugazione provocando deficit neurologici periferici all’arto superiore ed alla mano, un trattamento chirurgico con tecnica microchirurgia, da eseguire in clinica ortopedica o in clinica o divisione neurochirurgica, deve essere tenuto in considerazione.
Ma certamente, gentile signora, saranno i colleghi specialisti ortopedici, neurologi, fisiatri, otoiatri che la visiteranno, e visiteranno ancora, che valuteranno il suo caso clinico con tutta la documentazione esistente, a potere stabilire un percorso terapeutico ideale per lei .
Anche la fisochinesiterapia deve essere ideale, prolungata e specifica.
La patologia alla spalla la può curare benissimo con trattamento farmacologico locale, infiltrazioni periarticolari e idonea e specifica fisiochinesiterapia.
Si affidi a colleghi specialisti ortopedici e fisiatri per risolvere il tutto.
Cordiali saluti





Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente


Gentile prof. Caruso,
la ringrazio per la sua risposta.
Finalmente ho trovato comprensione e rispetto. Da molti specialisti mi sono sempre sentita dire che non avevo niente di rilevante e che probabilmente i miei sintomi erano frutto di stress e non solo.
La ringrazio anche per questo.
Ho letto nelle sue risposte che la patologia del rachide cervicale sia da addebitare raramente ad una patologia dentaria, quasi tutti i pazienti con problemi più o meno seri al rachide, non hanno alcuna patologia odontoiatrica. Io, prima di leggere la sua risposta, pensavo che tutto fosse derivante da un problema di postura e di malocclusione. Si può proprio escluderlo?
Verrei a trovarla volentieri per farle esaminare il mio caso ma purtroppo lei è decisamente lontano dalla mia città. Io abito a Trento. Saprebbe indicarmi a chi posso rivolgermi( anche nelle regioni limitrofe)?
Grazie.
[#3]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora, anzitutto la ringrazio per la stima avuta nei miei confronti e poi le rispondo ancora .
Ma gentile signora, quale stress. quale nevrosi !!
Può esserci, ma non è nè determinante, nè tecnicamente influente o scatenante, almeno nel caso clinico suo.
Tanti sono stressati e non hanno le sue patologie e sintomatologie; tante persone non sono stressate ed hanno patologie similari alle sue.
Lo stress è spesso un'alibi psicogeno, che ha in alcuni come motivo la presenza di alcuni fattori della quotidianità e dell'esistenza, la cui mancanza degli stessi fattori in altri genera lo stesso problema...quindi...non è quello il movente
tecnico della patologia.
Da quanto lei riferisce e dal referto dell'esame ragrafico e dalla rmn risulta affetta da artrosi cervicale e da discopatie multiple con osteofitosi, " i becchi o spuntoni ossei " che restringono i forami di coniugazione ove scorrono le radici nervose con i nervi.
"Rettilineizzazione della fisiologica lordosi. I corpi vertebrali non presentano significativealterazioni morfo-volumetriche e strutturali, ad eccezione di appuntimento osteofitosico marginale che prolunga i profili dei piatti discali contrapposti. Tale rilievo è particolarmente evidente nel tratto compreso tra C3 e C6 nei settori laterali dove i becchi riducono l'ampiezza dell'imbocco dei forami di coniugazione,bilateralmente. I dischi intervertebrali sono ridotti in spessore e degenerati ma non si apprezzano significative protrusioni posteriori.Nei limiti i diametri dello speco vertebrale. Regolare l'intensità di segnale del contenuto endo-canalare."
E questo un quadro organico, non è un dismorfismo del rachide, ossia un malallineamento o una alterazione dell'assetto della colonna vertebrale, che cambiandole un Fisiatra comabiare postura o facendole specifica Ginnastica medica risolve il problema , è una patologia strutturata con deformazioni dei dischi intervertebrali e sindromi irritative e/o compressive neurologiche, turbe otoiatriche ed altro che le creano tanta sintomatologia, accentuando certamente il suo stato neurovegetativo.
Anche alla spalla vi è un'altra patologia organica,strutturata, una periartrite scapolo omerale, per degenerazione tendinea del sovraspinoso con qualche nota degenerativa cartilaginea.
Gentile signora, a Trento o a Verona o in zona troverà senz'altro validi, validissimi Colleghi ortopedici ed otoiatri che visitandola attentamente e esaminando gli accertamenti diagnostici suoi e facendo altri accertamenti strumentali, come già le ho detto ieri, sapranno darle la esatta diagnosi ed i giusti suggerimenti per un corretto e valido
percorso terapeutico, stabilendo anzitutto la necessità di un intervento chirurgico o meno e facendo della mirata e giusta
terapia farmacologica .
Le sapranno spiegare tutto e le confermaranno verosimilmente
quanto da me detto.
Faccia, se occorre,dietro loro suggerimento, un'elettromiografia agli arti superiori per valutare la presenza o meno di segni di denervazione e quindi la necessità o meno di un intervento chirurgico, che è improbabile,almeno dalla descrizione del suo caso clinico,poi esegua fisiochinesiterapia, affidandosi a degli specialisti Fisiatri.
Cordiali saluti



[#4]
dopo
Utente
Utente


Gent.le prof. Caruso,
la ringrazio per l'attenzione dedicatami.
Colgo altresì l'occasione per chiedere ai suoi colleghi se possono darmi il nome di uno specialista o di una struttura adeguata alle mie patologie che sia nelle vicinanze della mia regione.
Un saluto
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