Ansia e depersonalizzazione

Salve, sono una ragazza di 25 anni e da oramai quasi 10 anni soffro di ansia.Vi racconto in breve: Il primo episodio avvenuto quando avevo 15 anni con un fortissimo attacco di panico, diciamo che non sono stati momenti fantastici... però mi sono rimboccata le maniche ed ogni qual volta che l'attacco di panico faceva capolino mi mettevo buona buona facevo grandi respiri, e "aspettavo" che se ne andasse, ho tentato parecchi metodi per liberarmi di questi attacchi di panico e alla fine (non ricordo precisamente quando) circa un anno dopo dal primo attacco di panico, sono riuscita a non farli affiorare più, ci tengo a sottolinearlo: ci sono riuscita da sola sensa l'aiuto di nessuno e sensa parlarne con nessuno, all'epoca lo ritenevo troppo invalidante e scomodo da raccontare anche al più vicino parente o amico. Sono susseguiti anni in cui stavo "moderatamente" bene, ed ero (si fa per dire) solo ansiosa, si perchè c'erano (e ci sono tutt'ora) molte situazioni che mi scatenavano ansia, per esempio le liti con mia mamma, il rapporto con mio padre sono sempre state situazioni che mi creavano grnadi periodi di ansia generalizzata e la cosa che mi faceva più arrabbiare era quella di non poter essere libera e spensierata come i miei coetanei. Dopo anni diciamo abbastanza tranquilli l'ansia è tornata a farmi visita questa volta accompaganata da un fortissimo senso di depersonalizzazione, e cosi oggi che non riesco ad avere mai la mente libera, ho deciso di iniziare un "cammino" con uno psicologo, per adesso ho fatto solo una seduta questa settimana ho la seconda seduta e vedremo dove mi porterà questa "esperienza" io spero alla guarigione o perlomeno all'accetazione di se. In pratica da circa un mese vivo le mie giornate da quando apro gli occhi a quando gli chiudo pensando al perchè io sia cosi dannatamente vulnerabile sensibile e ansiosa, in più come ho detto prima sto provando anche questo senso di depersonalizzazione che è veramente fastiodioso: sto parlando con il mio ragazzo ed è come se non fossi io a dire quelle parole e un attimo dopo mi metto subito a ripensare a quanto detto un attimo prima, si insomma è un circolo vizzioso. Con il mio ragazzo parlo di questi miei problemi e considerando che in 10 anni di problemi è stato la mia prima valvola di sfogo lo ritengo davvero una persona importante. Il fatto più significativo della mia personale autovalutazione (che ovviamente può essere totalmente sbagliata dato che non sono un medico) è che il mio problema resiede nel rapporto con i miei genitori e di come esso abbia influito nella mia infazia alla creazione del mio carattere, di come abbia influito sulle emozioni. Inoltre fino a qualche anno fa tendevo ad essere molto chiusa e credevo di poter risolvere tutto da me e mai avrei pensato di chiedere pareri su me stessa su di un forum o ad uno specialista, oggi invece è come se mi fossi guardata allo specchio ed allo stremo delle mie forse avessi gettato lo spugna dicendomi: Hai bisogno di aiuto! volevo sapere cosa ne pensate? si può guarire dall'ansia?
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
ha fatto benissimo a rivolgersi a un nostro collega anche perché i suoi disagi si trascinano da parecchio tempo, infatti nei periodi migliori stava "moderatamente bene" , ma la sua ansia non era evidentemente risolta.
Questo perché l'ansia patologica se non curata tende con il tempo a cronicizzarsi e a peggiorare.

Dai disturbi d'ansia si può uscire con i trattamenti adeguati e anche in tempi non necessariamente lunghi.

Il nostro collega saprà valutare la sua condizione e proporle la strada più adeguata al suo caso per gestire e ad affrontare in modo efficace i suoi disagi e ritrovare migliore benessere e qualità di vita.

Se crede ci potrà riaggiornare

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie per la risposta tempestiva dottoressa.
La mia paura più grande ultimamente è quella di impazziera, lo so che è tutto frutto dell'ansia e che in realtà gli pscicotici non si rendono conto dell'essere matti ma al contrario credono che gli altri siano pazzi... Però in tanti momenti di sconforto emerge questo stesso pensiero... A che faticaccia, se solo mi fossi rivolta prima ad uno specialista sicuramente sarebbe stato più semplice. La terrò sicuramente aggiornata, questo giovedi la mia dottoressa mi farà un test, non so bene di cosa si tratti poi lo scriverò qui sotto.
Cordiali saluti e ancora grazie mille.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto