Sono borderline e non so se sposarmi con lui

Buongiorno a tutti,
ho un problema da diverso tempo e non riesco proprio a venirne a capo. Sono fidanzata da sei anni con un ragazzo , lui ha 31 anni ed io 29. Durante questi sei anni abbiamo avuto moltissimi alti e bassi per diversi motivi; io sono affetta da disturbo borderline di personalità che purtroppo mi è stato diagnosticato solo quest'anno e quindi i miei comportamenti problematici di questi anni sembravano non avere un motivo e pertanto lui rispondeva ad essi con rabbia o ignorandomi per giorni e con continue minacce di lasciarmi se non avessi cambiato modo di atteggiamento. C'è da aggiungere che però contemporaneamente io mi sono dedicata a lui cercando di compensare i miei problemi (che anche io non riuscivo a.spiegarmi) e l'ho aiutato a laurearsi, aiutandolo a studiare per gli esami (abbiamo fatto corsi di laurea affini) e ciò è stato molto apprezzato da lui in quanto essendo straniero faceva fatica a imparare ed inoltre era fuori corso da un po e rischiava la scadenza del permesso di soggiorno di studio. Grazie a me è riuscito a rimanere nel termine. Gia da tempo io però sento che non sono piu innamorata , tanto che quando lui quest'anno è tornato nel suo Paese per tre mesi io non sentivo proprio la sua mancanza, mi sono presa diverse cotte per altri e addirittura l'ho voluto lasciare. Una volta tornato lui era disperato, e ha passato tre giorni a convincermi di riprovare a vivere di nuovo insieme, che io in realtà lo amo ancora e che lui ora ha capito la mia malattia e si mostrava davvero pentito per non averla compresa. Alla fine ho ceduto e ora di nuovo viviamo assieme da sei mesi; il suo atteggiamento è molto cambiato,è diventato affettuosissimo e romantico e molto comprensivo e.disponibile all'ascolto, mi aiuta in tutto e cerca di aumentare la mia bassa autostima continuamente. Avevamo anche pensato di sposarci ma io non sono assolutamente convinta, e non so quanto incida su questi dubbi la mia malattia. Lui dice che io lo amo e che il mio oscillare di sentimenti dipende dal mio disturbo (nel frattempo si è documentato molto sul disturbo borderline). Io sento che da una parte vorrei lasciarlo, perché sento di non amarlo, ma lui mi fa sempre capire che senza di lui sarei persa (nom ho una famiglia alle spalle che mi sostiene) . Ogni volta che ho un problema lui mi aiuta,mi sostiene mentalmente e mi da equilibrio in tutto (nei tre mesi che nom c'era ho speso piu di duemila euro e ho riniziato a bere) .. sto piano piano superando le mie ansie, sto diventando più forte grazie a lui. Ma io mi domando è giusto dipendere cosi da una persona? Lui dice che se lo lasciassi poi me ne pentirei perché in realtà io lo amo e inoltre che non troverò mai nessuno che mi ama piu di se stesso e che si prende cura di me come.fa lui. Cosa devo fare? Purtroppo è vero che non sono in grado di prendermi cura di me stessa ancora,per via del mio disturbo. Ma è giusto sposarsi solo perché vogliamo qualcuno che si prenda cura di noi? Grazie mille
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
per prima cosa le chiedo: sta seguendo un trattamento per il disturbo borderline che le sarebbe stato diagnosticato?

Da quale specialista (non il nome)

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
grazie mille per la sua risposta. Sono stata in cura dieci anni con uno psichiatra con cui ho svolto psicoterapia singola e di gruppo ( senza diagnosi) . Purtroppo questo dottore è mancato e quindi mi sono poi rivolta ad una psicologa con cui ho iniziato una psicoterapia cognitivo-comportamentale ( la dottoressa che mi ha diagnosticato il disturbo). Da un po ho sospeso la terapia perché ultimamente non mi sentivo presa sul serio (la dottoressa mi diceva che ero guarita e stavo bene e quando le riferivo qualche mio problema diceva che stavo esagerando e che vedevo il mondo troppo negativo) Ora sono indecisa se continuare a farmi seguire da qualche specialista o meno.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Il rapporto a due non dovrebbe essere una stampella sulla quale appoggiarsi, ma un valore aggiunto alla nostra vita che concorre nel contribuire al nostro benessere.

Ha esposto alla sua ex curante le sue perplessità circa la sua decisione di interrompere la terapia?

Credo che per prima cosa dovrebbe ricominciare a prendersi cura lei di se stessa anche per vivere le sue relazioni in modo più sereno ed equilibrato, per questo sarebbe opportuna una rivalutazione specialistica della sua condizione e un'eventuale ripresa del percorso terapeutico.

Restiamo in ascolto
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dopo
Utente
Utente
Gent. Dottoressa,
la mia ex curante diceva che stavo bene e che ero guarita, da tempo ho notato che mi era inutile recarmi alle sedute in quanto ormai era diventato soltanto un luogo dove parlare del più e del meno. Le sedute si erano anche dilazionate parecchio per via dei miei problemi di studio dovuti al post-laurea, perciò ho scelto io di non prendere piu appuntamenti in quanto mi sembrava ormai solo una "perdita di soldi". Purtroppo sono sempre più sfiduciosa nei confronti delle terapie psicologiche , dato che passati più di dieci anni sembrano essersi risolti soltanto i sintomi ma non la radice dei problemi. Purtroppo il fatto che solo il mio fidanzato sembri riuscire a farmi stare meglio (nonostante non sia uno specialista) e ad aumentare la mia autostima e a rendermi più sicura,mi rende ancora più dipendente da lui e mi porta a continue conferme del fatto che lui sia fondamentale per la mia vita. Mentre lui era all'estero io ho ricominciato a bere e a spendere compulsivamente e ad adottare altri comportamenti ,nonostante mi recassi ogni settimana dalla dottoressa. Lei diceva di vedermi bene e non si accorgeva di questi comportamenti anzi quando le ho detto di aver speso 2000 euro mi ha esclamato"ah,ci hai dato dentro!" . Tutto cio mi ha fatto riflettere sul fatto che forse ,per me ,non sia sufficiente una terapia ma forse necessito di avere a fianco una persona che mi stia vicino e che mi dia equilibrio .. ma il mio dubbio era proprio questo,perché non vorrei incastrarmi in un rapporto di co-dipendenza senza uscita. La ringrazio
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