Un comportamento corretto nei confronti dei bambini

Buongiorno,
sono mamma di 3 gemellini di sei anni che frequentano il primo anno di scuola elementare.
Mi trovo a dovere affrontare un "problema" che mi sta mettendo ansia.
I miei bambini sono tutti e 3 molto svegli e vivaci a scuola,però , le insegnanti mi sottopongono i seguenti problemi:
Benedetta: è una bambina bravissima a scuola ma ha un atteggiamento poco corretto nei confronti dei compagni e dell'insegnante del tipo si sostituisce ai compagni nelle interrogazioni e talvolta deride chi sbaglia.Se la rimproveri lei è molto cocciuta, non cede, e ti sfida con lo sguardo, le viene addirittura da ridere quando la sgridi.
Questo atteggiamento lo ha anche a casa pertanto io, dopo averle parlato e spiegato che è un atteggiamento maledacato la mando a pensare in camera,succo del discorso non ottengo nulla.Cosa devo fare?
Giulia: Lei ha un comportamento corretto ma è spesso fra le nuvole,odia matematica e onestamente non ha un buon rapporto con la relativa maestra(anche la maestra nei suoi confronti).Ai colloqui l'insegnante di matematica mi ha detto che la bimba lavora senza mettere amore in cio' che fa lo fa perchè lo deve fare.
A questo punto mi chiedo come si possa fare con amore cio' che non tipiace quando soprattutto hai dall'altra parte una persona che non fa nulla per invitarti a collaborare.
Queste differenze le ho notate personalmente in quanto le bambine anche se a scuola sono in classi diverse hanno la stessa insegnante per cui gli stessi compiti:davanti ad un compito fatto bene da entrambre, valutazioni diverse una bravissima l'altra brava.
Non mi sembra un comportamento corretto nei confronti dei bambini!Una settimana addirittura tutti i giorni che c'era matematica la bambina è venuta a casa con un richiamo sul quaderno perchè non ha voluto lavorare.Io mi sono preoccupata e ho parlato con mia figlia chiedendo perchè fa così con questa maestra,lei mi ha dato risposte che sicuramente sono solo contorni di una situazione ben più complicata,mi hadetto1 perchè quando alzo la mano per andare in bagno la maestra mi dice di stare seduta al mio posto2 perchè mi corregge gli errori con la penna rossa.A questo punto io, ho cercato di convincerla dicendole che la penna rossa è rossa come il cuore e io in ufficio la uso per i miei clienti preferiti.Per la pipì le ho detto che c'e' la ricreazione per farla e mi ha risposto "mamma scusa ma se non mi scappa?" come darle torto?.La maestra quando le ho riportato queste questioni mi ha detto che non è vero e che la bimba continua a chiedere di andare in bagno anche 4-5 volte in 2 ore per cui dopo la terza volta le dice di no.Ho chiesto all'insegnante consigli su cosa fare mi ha risposto che deve maturare....Lei cosa ne pensa? Cosa si puo' fare?
Io sono sfinita piango spesso perchè nonostante tutto queste problematiche non so più come gestirle.
La ringrazio di cuore

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

immagino che abbia un gran bel da fare avendo ben 3 gemelli da crescere e che di conseguenza sia molto stanca e possa tendere a disperarsi anche di fronte a problemi che non sono gravi, ma che fanno parte del normale processo di crescita e derivano dalle differenze di personalità che, ovviamente, anche i gemelli presentano (in quanto avere un identico dna influisce sulle loro caratteristiche psicologiche).

Non c'è qualcuno che la aiuta nella gestione dei bambini?
Suo marito cosa pensa della situazione? E' preoccupato quanto lei?

Per quanto riguarda Giulia penso che si tratti di un atteggiamento che col tempo si modificherà quando la bambina si rendrà conto che comportandosi in quel modo si rende poco simpatica e magari male accetta ai compagni.
Secondo lei ha imparato da qualcuno a comportarsi così?
Prima di andare a scuola era una bambina particolarmente curiosa, che faceva molte domande, e/o molto lodata per la sua intelligenza?

Benedetta è in difficoltà con i compiti di sviluppo legati all'ingresso nella sucola, che ha regole differenti da quelle che può aver sperimentato all'asilo e sicuramente in casa (dove va al bagno quando ne ha bisogno).

Deve imparare che stando in gruppo ci sono regole da rispettare, salvo eccezioni, e per esempio potrebbe bere meno a colazione se questo conduce ad un successivo stimolo fisiologico che sopraggiunge ben prima dell'intervallo.
Bisogna spiegarle che la maestra non può venire incontro alle esigenze di tutti e che deve alzare la mano per uscire solo ne ha davvero bisogno.
C'è però anche la possibilità che questa frequente necessità di urinare sia douta all'ansia o a problematiche mediche, come per esempio ad un'infiammazione alle vie urinarie. Ne ha parlato con il pediatra?

Per quanto riguarda la matematica, è plausibile che come tutti i bambini abbia delle preferenze e delle "antipatie" verso le differenti materie e questo dev'essere chiaro sia a lei sia a sua figlia.
Se la maestra si comporta in maniera scorretta eviti di delegittimarla parlandone male davanti alla piccola, ma discuta sempre di persona la questione con la diretta interessata.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Daniela Benedetto Psicologo, Psicoterapeuta 204 5 12
Gentile sig.ra ritengo che essere genitori di 3 gemelline sia davvero un mestiere complesso. Mi sta parlando solo delle femminucce, mi sembra di capire, ma mi può essere sfuggito qualcosa, che ci sia pure un maschietto.
Le bambine come sono tra di loro in casa? Cercano di prevalere l'una sull'altra? Ed il rapporto con il papà? Ci dica qualcosa di più sulla relazione dei bambini, compreso il terzo, all'interno della famiglia.

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

[#3]
dopo
Utente
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Innanzitutto, grazie per la celere risposta.
No, purtroppo non ho nessuno che mi aiuta nella gestione dei bambini e mio marito lavora sempre fino alle 17.00 per cui quando lui arriva il peggio se così puo' essere definito è andato.
Mio marito è sicuramente al corrente della situazione davanti ai bambini anche lui li rimprovera però quando siamo soli a ne parliamo lui è molto tranquillo non vede questi fatti come problema dice "hanno 6 anni, sono ancora piccoli impareranno!".Io invece me la prendo perchè penso che prima si cerca di correggere nel modo migliore questi atteggiamenti più sia facile avere dei risultati. Per quanto riguarda Benedetta , è sempre stata molto curiosa, la classica bambina dalle mille domande e che ci tiene ad essere una "signorina" fra i 3 in effetti è quella che a casa si atteggia in modo molto responsabile, collabora, aiuta, vuola partecipare alla vita famigliare sparecchiando, stendendo facendo i mestieri, io mi lascio aiutare.Inizialmente la lodavo per questo, poi parlando con la pedagogista dell' asilo mi aveva consigliato di evitare di pomparla troppo perchè altrimenti lei ha questo senso di superiorità.Il consiglio è stato ben accolto e misono controllata su questo..ma...Per quanto riguarda la matematica io sono pienamente d'accordo con lei!Mi stupisco di come non possa capirlo l'insegnante che ci sono materie che piacciono ed altre meno.Io credo che sia normale non mettere amore nell'eseguire qualcosa che non ci piace fare(siamo così anche noi adulti che abbiamo un senso di responsabilità maggiore).Io non mi sono mai permessa di denigrare la figura dell'insegnate davanti alla bambina ci mancherebbe, anzi faccio il possibile per convincerla che la maestra le vuole bene e che quando le scrive che non ha lavorato è semplicemente perchè ci rimanre male che lei non partecipa.Alla bambina ho fatto questo esempio:Se inviti una bambina a giocare e lei ti risponde di no tu non ci rimani male? e lei mi ha risposto affermativamente,allora io le ho detto vedi, anche la mestra ti ha scritto sul quaderno perchè lei vuole che tu impari, vuole insegnarti ma se tu non lavori ci rimane male perchè pensa che tu non voglia imparare cio' che lei ti insegna e il suo cuoricino diventa triste.
A volte credo,basterebbe un po' di pazienza in più...e delle piccole attenzioni cha magari per noi adulti non significano nulla ma per un bambino vogliono dire tanto.Mi permetto un piccolo esempio La bimba si è assentata da scuola per 3 giorni, al mattino, sulla scalinata d'entrata la maestra le ha detto " Giulia , vieni un attimo...com'è che la maestra non ti fa andare in bagno?Non ti faccio mai andare?No, perchè altrimenti d'ora in poi non ti mando piu'".Labambina mortificata ha abbassato lo sguardo e non ha risposto.Mi corregga se sbaglio, secondo lei è stato un atteggiamento corretto?Non era meglio che questa sua domanda fosee stata preceduta da un Bentornata sei guarita!.

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dopo
Utente
Utente
Gent.ma dott. ssa Benedetto ora le rispondo.
Si i bambini sono tre 2 femmine ed un maschio.
Ho parlato solo delle bambine perchè sono solo le loro insegnanti che mi sotttolineano questi problemi.
Anche Matteo è un bambino molto vivace e le sue maestre mi hanno detto che spesso fa fatica a rimanere seduto però hanno anche aggiunto che essendo il suo carattere così, poi ha 6 anni, per cui loro si accontentano che lui cerchi di controllarsi il piu' possibile perchè poi il rendimento scolastico e' del tutto positivo.Sono forse un po' piu' comprensive e tolleranti!
Tutti e 3 come penso sia normale giocano e litigano spesso diciamo che non sono proprio così dipendenti l'uno dall'altro probabilmente perchè sin dall'asilo li ho tenuti in sezioni diverse in modo che ognuno potesse esprimere il proprio essere, formarsi i propri amici....
Tendenzialmente vanno piu' d'accordo Giulia e Matteo forse perchè lei è un po' un maschiaccio e' piu' attirata dai giochi di suo fratello quelli piu' spericolati..Benedetta è piu' tranquilla anche se quando si tratta di giocare scatenati non si tira indietrodiciamo che solitamente passa i suoi momenti liberi con giochi piu' tranquilli,spazzola le bambole,gioca a fare la maestra con i pupazzi...
Per quanto concerne il rapporto con il papa' il bimbo piu' legato è il maschietto .Lui a causa del lavoro rientra a casa dopo le 17.00 per cui il tempo da passare cpon i bimbi durante la settimana è piuttosto limitato.Il sabato e la Domenica, invece, anche mio marito collabora con me con i compiti piuttosto che con il gioco.Ha poca pazienza purtroppo .....
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Dr.ssa Maria Luisa Abbinante Psicologo, Psicoterapeuta 56 1
Gentile Utente,
prima di tutto, vorrei rassicurarla perchè la situazione descritta non mi sembra così negativa, ma piuttosto legata al naturale percorso di crescita di un bambino che sta provando a costruirsi una propria identità. Mi rendo conto che lei come mamma sta assistendo a questa sperimentazione del "chi sono io?" di tre bambini contemporaneamente. Che fatica, vero?

Posso darle solo qualche piccolo accorgimento che la aiutino a contenere la sue ansie.

x Benedetta: sono d'accordissimo con il consiglio dato dalla pedagogista della scuola materna..... a quello che ha già fatto, adesso aggiungerei di lodare la bimba tutte le volte che si mostra empatica verso gli altri, che mostra di riconoscere i sentimenti dell'altro e di comportarsi di conseguenza........ ignorando i suoi tentativi di porsi al centro dell'attenzione attraverso le sue capacità, quello che sa o quello che fa. Non si preoccupi, comunque, perchè a quell'età tutti i bambini sono egocentrici, solo verso gli 8 anni imparano a riconoscere il punto di vista dell'altro e a tenerne conto.....

x Giulia: penso che la strada che ha preso (parlare con la bimba con gli argomenti che ha descritto e parlare con l'insegnante) vada più che bene e tenga duro su questa strada!
Se questa insegnante le sembra davvero poco attenta, provi a prenderla con le buone senza farle troppo presenti quelle che, secondo lei, sono le sue mancanze ma piuttosto cercando con lei delle soluzioni. Tutto per evitare che questo rapporto insegnante/Giulia si deteriori e che la bimba si indispettisca ancora di più.

Dr.ssa Maria Luisa Abbinante
Psicologa Psicoterapeuta
www.psico-milano.org

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che in questa situazione, che lei vive come molto pesante e senza avere significativi appoggi nè da suo marito nè da altri (che non ha nemmeno nominato), il rischio sia che un po' alla volta lei si logori e diventi sempre più nervosa, contagiando anche i bambini con il suo stato d'animo.

A mio avviso le farebbe bene farsi aiutare da uno psicologo a vivere diversamente la situazione e a godersi di più il rapporto con i suoi figli, tanto più perchè essendo in 3 sono sicuramente moto impegnativi anche senza che abbiano particolari problemi.

Le servirebbe acquisire la capacità di rilassarsi che adesso comprensibilmente non ha, e che potrebbe per esempio apprendere rivolgendosi ad uno psicologo che possa insegnarle il Training Autogeno e contemporanemente permetterle di confrontarsi sui dubbi che le diverse situazioni le suscitano.

Sarebbe anche utile che potesse condividere con qualcun'altro almeno in parte la gestione dei piccoli.
Non ha nessun parente o vicino di casa o genitore di compagni dei suoi figli che possa darle una mano, con cui scambiarsi poi il favore?