Derealizzazione / depersonalizzazione, ansia costante

Buongiorno,

sono un ragazzo di quasi 22 anni..

In seguito a svariate circostanze negative, soffro di disturbi di derealizzazione e depersonalizzazione (o almeno credo) da 3 / 4 anni...

Sono distaccato, in un certo senso, dalle parti del mio corpo che non riesco a sentire mie.

La mente è come offuscata, annebbiata, chiusa in un guscio; fatico a concentrarmi ed ho problemi di memoria...

Anche la vista è 'compromessa'...

La carica emozionale è pari a 0, pertanto lo è anche la percezione del rischio.

Non riesco, quindi, a dare alle altre persone - a lavoro o in altre circostanze - quel distacco 'naturale'.

Sto vivendo da troppo tempo in un loop che mi sta creando una sofferenza enorme.


3 / 4 anni addietro c'è stata la separazione dei miei ed io sono rimasto con mia madre e mio fratello.

Mia madre è sempre stata legata morbosamente a mio fratello, mentre io sono sempre stato l'anello debole a cui, per nulla, ha sempre scaricato

rabbia, ansia, etc. (temo per un trauma che ha avuto da adolescente e ipotizzo possa averlo associato alla mia persona fin da quando sono piccolo)

Purtroppo anche mio padre ha adottato un comportamento molto negativo nei miei confronti.

Mi ritrovo, dunque, da anni a cavarmela da solo.

Non riesco ad uscirne... Non so cosa fare per sbloccarmi, per 'svegliarmi' da questo stato di passività...

e con questi 'disturbi' non me la sono sentita di fare un eventuale trasloco.

Ho bisogno di un consiglio, di azioni da adottare per riprendere piena lucidità.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

di suggerimenti per azioni utili da qui purtroppo non possiamo darne, perché vietato dalle nostre linee guida e dalla Legge, dal momento che in prima battuta serve una diagnosi accurata.

E' mica stata posta tale diagnosi? Se sì, quale? Da chi?

In caso contrario, Farebbe bene a rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona perché mi pare che la problematica sia di tipo ansioso e quindi è possibile trattarla in tempi anche brevi.

Infatti la derealizzazione e depersonalizzazione potrebbero essere compatibili con un problema di natura ansiosa.
Doverosa, ovviamente, la valutazione diretta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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