Sospetta stenosi

salve,
sono affetto da lichen sclerosus. molti mesi fa ho notato il meato uretrale che risultava infiammato fuori con le pareti interne che si appiccicano anche se si aprono.
vedo un dermatologo che mi fa questa diagnosi e mi manda a casa con 15 giorni di clobesol.
finisco il trattamento ma comincio ad avere disturbi urinari, un dolore al pene, minzione frequente, cistiti recidivanti, percezione di avere urina ferma nell'uretra, come se non avesse la pressione per uscire o fosse bloccata da qualcosa.
preciso che pur "spingendo", questa fantomatica urina non viene fuori.
cosi mi viene il dubbio di una stenosi, vedo un urologo che mi fa fare alcune ecografie (vescica-prostata-scroto) e uroflussometria.
l'uroflussometria da un esito buono, ma solitamente apparte quando ho queste cistiti che urino spesso e anche solo 2 gocce, ho sempre urinato bene.
il flusso massimo è di 28 ml/s con un residuo post minzione calcolato in 30 cc tramite ecografia.
dopo ogni minzione mi rimane comunque questa percezione di urina ferma internamente, toccando il pene sembra che l'urina dentro si muova.
cammino con difficoltà, tenendo sempre contratto quel muscolo che trattiene l'urina per paura che questa possa uscire, pur provando a farla uscire strizzando il glande o spingendo non viene fuori niente.
devo però dire che questa sensazione l'ho avvertita spesso quando avevo le cistiti e non vorrei che magari fosse solo una sensazione infiammatoria.
comunque l'urologo vista anche la diagnosi di lichen mi prescrive una uretrocistografia retrograda minzionale che farò il 30 marzo.
dopo questa breve "anamnesi" vorrei chiedervi:
un flusso del genere, ritenuto più che ottimo alla mia età, esclude una stenosi a priori o magari esclude che la stenosi possa essere presente in un punto specifico dell'uretra ma non esclude che sia presente nella zona della fossa navicolare o giù di li?
qualche giorno fa avevo fatto un tampone uretrale, un dolore cane, mi sentivo "penetrare", se la stenosi nella fossa navicolare era presente, il tampone sarebbe potuto entrare o il fatto che sia riuscito a fare questo esame esclude restringimenti in quella zona?
mi potreste fornire qualche informazione riguardo questa cistografia? l'ospedale mi ha detto che non richiede preparazioni, ma leggendo su internet è necessario un clistere.. CLISTERE?!?
info generali su fastidi/dolore/anestesia/durata/ il responso è immediato? se potete, grazie.
ma il catetere entra solo per qualche cm e iniettano qualcosa o va in fondo alla vescica?
quando farò l'esame, se il catetere non entrerà per più di qualche cm vuol dire che in quella zona è presente la stenosi? e in quel caso come si procede? l'esame non potrà essere concluso e mi faranno l'intervento endoscopico?
se invece l'esame andrà bene, sarà in grado di diagnosticare con certezza una stenosi? quale credete che a fine diagnostico sia meglio tra l'esame radiologico o la cistoscopia ?
mi scuso per la mole di domande poste, spero rispondiate.
grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Un flusso massimo rilevato di 28 ml/sec esclude chiaramente qualsiasi ipotesi di stenosi significativa. I suoi disturbi paiono quelli tipici di una irritazione prostatica, che può manifestarsi spesso anche con la completa negatività di esami ed accertamenti, quindi vale unicamente la pazienza e la sensibilità dello specialista. Noi a distanza non possamo ovviamente giudicare, poiché la valutazione diretta - come sempre - è assolutamente indispensabile. Per quanto riguarda la mole di domande che ci pone riguardo alla uretro-cistografia, le possiamo dire che:
- il clistere è richiesto per liberare l'ampolla rettale, che radiologicamente si sovrappone alla vescica;
- il sottile catetere viene inserito per 3-4 cm e tramite questo viene instillato lentamente il liquido di contrasto che risale lungo l'uretra fino in vescica, questa è la fase retrograda;
- quando la vescica è piena le viene chiesto di urinare, non tutti ci riescono, non è una colpa;
- l'esame può essere un minimo fastidioso, l'ansia e la tensione possono solo peggiorare le cose.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
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Ex utente
dottore, ma essendo che non ho avuto indicazioni dall'ospedale, in quanto loro dicono che non ci sono preparazioni da fare, è perchè questo clistere si fa il giorno stesso dell'esame in ospedale?
non farlo, in quanto nn indicato da loro, potrebbe precludere la possibilità di fare l'esame? è indispensabile?

il catetere sottile quanto? si potrebbe dire come un coton fioc?
se posso: non riuscendo ad urinare (blocchi psicologici?) in che modo viene vista la stenosi? basta la fase retrograda?
io tendenzialmente sono tranquillo, è che la percezione costante di urina ferma nel pene accostata ad uno stimolo urinario quasi fisso mi crea nervoso che sfocia in rabbia.
pensi che ero anche andato al PS (non globo vescicale- blumberg neg-rosving neg-murphy neg-giordano neg- PA 125/80 FR 15 FC 68)

quanto l'anestesia, l'unica cosa sarà il catetere "lubrificato" per il resto tutti i fastidi vanno sopportati e basta?
il fastidio possiamo paragonarlo al tampone uretrale o è meno dolorante? il tampone è stato assurdo, dalla punta del meato nel momento in cui inizia la fase "penetrante" sono scesi 3-4 cm e sembrava venissi trafitto da un coltello.

non so se è stata una mancanza dell'urologo, ma visti gli esami tutti negativi non mi ha controllato la prostata manualmente, gli esami nella norma sono dirimenti o la prostata infiammata si diagnostica solo al tatto?
quanto al suo primo spunto riguardo l'escludere una stenosi significativa in base al flusso, appunto le chiedevo la dove vi sia una stenosi in base a questo buon flusso si può sospettare che sia in un punto dell'uretra piuttosto che un altro?
ringraziandola per la pazienza,
buona giornata e buon lavoro
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dopo
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solo una precisione, non so se può indicare qualcosa di diverso comunque il nome esatto dell'esame è

Rad 80 R.X cistouretrografia minzionale
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il suo approccio alla situazione ci pare esageratamente ansioso, dalle sue parole si intende l'attesa non di un esame radiologico, ma di una vera e propria tortura! A prescindere dal fatto che qualsiasi manovra debba comunque essere eseguita con delicatezza da mani esperte, diremmo che l'inserimento di un sottile catetere nel tratto terminale dell'uretra non possa definirsi piacevole, ma costituisca un fastidio del tutto sopportabile e comunque piuttosto breve. Più che un "clistere", diremmo si intenda una "peretta di pulizia" eseguita con una peretta pronta all'uso che si trova in farmacia. Non c'è da svuotare tutto l'intestino, ma solo il suo ultimo tratto (ampilla rettale). Comunque ogni radiologia ha abitudini diverse, magari è il caso che lei si informi meglio. È noto che la fase minzionale non sempre risulta possibile, nessuno si stupisce di questo. Nel qual caso ci si accontenta della fase retrograda, che comunque quasi sempre è in grado di fornire indicazioni sufficienti.
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dopo
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dottore ma il fatto che uno non riesca ad urinare, è per blocchi psicologici o cosa? questo mezzo di contrasto non va a riempire la vescica?
ho chiamato nel pomeriggio il reparto di radiologia, chi mi ha risposto informandosi dalle infermiere gli hanno detto che il clistere non è richiesto, ma comunque lo farò per precauzione: la sera prima dell'esame va bene o meglio 1-2 ore prima?
io però ho un dubbio, se dovessi avere una stenosi nella parte dell'uretra circondata dal glande, quest'ultima impedirà il passaggio del catetere o passerà ma in maniera "brusca"?
io essenzialmente, cosi come l'urologo, non sospettiamo una stenosi diciamo molto interna, ma qual'ora ci fosse si dovrebbe trovare nella parte terminale vicino al meato, visto che quest'ultimo per via del lichen sclerosus appare infimmato con le pareti che si toccano, sembrerebbe chiuso se non fosse che riesco ad aprirlo.
poi mi preoccupa abbastanza la situazione del lichen, leggo che praticamente la fase della stenosi uretrale, sempre da confermare, precede una eventule evoluzione cancerogena!!

nel pmeriggio inoltre sono andato in un centro diagnostico privato per nuova uroflussometria che per semplificare evidenza un flusso massimo di 29 ml/s - medio 23 ml/s - residuo 60 ml ( un grafico a campana, con l'ultimo tratto un pò a zig zag , in quella fase finale ho fatto ancora un poco di urina ma dando 2-3 spinte addominali, il getto urinario sembrava diviso anche se nel momento in cui ho allargato le pareti con le dita è tornato ad essere solo uno)
ciò nonostante a fine minzione mi rimaneva lo stimolo.

spero di non seccarla argomentando i miei messaggi ogni volta, in tal caso mi scuso e semplificherò la prossima volta!

grazie e buon lavoro !
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dopo
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dottore, scusi, può dirmi solamente che lei sappia il lavaggio intestinale va fatto la sera prima o qualche ora prima? ( ho preso in farmacia una peretta di 130 ml)
dopodichè, se vorrà, la aggiorno ad esame concluso.

Grazie e buona domenica
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Avendo già compreso che il flusso urinario è normale (quasi 30 ml/sec), ripetere la flussometria è stato inutile e soprattutto costoso. Tutto questo denota comunque il suo approccio alla situazione, che è irragionevolmente ansioso. Non è vero che il lichen preluda ad una degenerazione tumorale, quantomeno in modo generico. Pertanto, se lo tolga dalla testa. Il sottile catetere utilizzato per l'esame non è una punta da trapano (!), ma è molto morbido e se mai incontrasse un ostacolo (cosa assai poco verosimile), si arresterebbe e l'operatore certamente non eseguirebbe manovre forzate. Infine, non riuscire ad urinare in situazioni "non private" ha ovviamente cause psicologiche abbastanza frequenti, che però non hanno in loro nulla di patologico.

Per ora il consulto è chiuso. Ci faccia sapere il risultato dell'esame, se lo desidera.
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dopo
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la ringrazio, mi ha fatto sorridere la "punta da trapano" :D

costoso si! con la mia ansia e preoccupazione, che trasmetto ai miei genitori, gli faccio spendere tanto ogni volta pensando di avere chissà cosa..

allora vi aggiorno ad esame concluso
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dopo
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salve dottore, torno a scriverle perchè ho effettuato l'esame con un responso che mai mi sarei aspettato

http://i.imgur.com/1crm3ao.png (ma qui con uretra, viene intenso l'uretra per intero del pene e bulbare?)

sintetico, nessuna descrizione particolare.
c'erano 2 esecutori in sala, un uomo che mi ha posizionato il catetere ( come diceva lei alla fine, pochi cm in fossa navicolare poi l'ha gonfiato e l'ha attaccato ad una cosa tipo flebo che usciva lentamente e risaliva l'uretra)
a un certo punti mi dice dimmi quando senti un forte dolore che mi fermo con il catetere, che nonostante la lubrificazione più penetrava l'uretra del glande più aumentava il dolore ma niente di insopportabile e a questo punto mi chiedo se io avvertivo un dolore come una fitta fortissima a soli pochi cm figuriamoci cosa deve sopportare chi gli arriva fino alla vescica, la fase di riempimento tranquilla e lenta, mi hanno riempito la vescica con 500 cc.<br />
oltre quest'uomo c'era una donna che mi dava indicazioni, fermo-respira-girati e che veniva in sala a prendere le radiografie ed un altro dottore dall'altra parte credo che fosse propio il radiologo che visionava le immagini.<br />
io nn ho avuto problemi in nessuna delle fasi (retrograda-mizionale), la donna ogni tanto mi diceva qui l'uretra sembra perfetta potevi evitarti questo esame.. la fase minzionale divisa in 3 parti, 2 radiografie mentre passava l'urina ed una quando ho finito di urinare per vedere la vescica e la ragazza mi ha detto che si era svuotata.<br />
ciò nonostante avvertivo ancora lo stimolo, più che altro la senszione sopra descritta che succede che mi lascia tranquillo qualche giorno e poi per alcuni giorni ho dei fastidi più o meno forti perchè sento come l'urina ferma nel glande che si muove quando mi alzo/abbasso e quando cammino.<br />
allo stato attuale la sensazione persiste assieme un lieve bruciore dovuto al catetere.<br />
<br />
tornerò dall'urologo con il referto e tral'altro mi hanno dato anche un cd con le immagini ( in tal proposito, sul cd ci sono i miei "dati" e il nome dell'esame, cistouretrografia minzionale, però sotto c'è scritto anche pielografia intr)<br />
cos'è? un accertamento che hanno fatto o cosa?<br />
a questo punto probabile che aveva ragione lei dal principio, che potrebbe essere un problema prostatico, in quanto da 2-3 giorni sto sentendo un dolore nella zona anale.<br />
<br />
la ringrazio in anticipo, c'è poco da commentare visto che il referto è chiaro, ma vorrei comunque sentire un suo parere.

dottore scusi, una domanda banale, ma se un problema alla prostata mi causa i miei fastidi urinari, in questo esame non so sarebbe dovuta vedere l'uretra "prostatica" ristretta?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Tutto come ampiamente prevedibile. Ora segua i consigli del suo urologo di riferimento.

CONSULTO CHIUSO
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dopo
Attivo dal 2017 al 2019
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salve dottore, ho appuntamento per mercoledi, nel mentre come richiesto ho fatto:
urinocoltura negativa
spermiocoltura negativa
tampone uretrale negativo
spermiogramma "normale", è il primo esame che feci e che vide l'urologo.
mi rimangono i fastidiosi problemi urinari descritti nel primo post, vedremo cosa dirà l'urologo.

però per completezza, come le ho detto sul cd con le immagini radiografiche c'è una dicitura "pielografia intr".
sa cos'è e se è un qualche esame che mi hanno fatto in quella situazione?

per ora la ringrazio e non le scriverò ulteriormente visto che il motivo principale di questo post era una sospetta stenosi, scongiurata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Per "pielografia" si intende lo studio radiologico delle alte vie escretrici (reni e ureteri) con mezzo di contrasto. La presenza di questo termine in questo contesto non è quindi congruente, pertanto si tratta di una svista.
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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