Prostatite persistente

Salve a tutti e grazie in anticipo per la disponibilità e l'aiuto,
Io sono stato in cura da un medico 3 mesi per una prostata infiammata. Ho preso il licoser ma purtroppo non mi è passata. Avevo precedentemente fatto spermiocoltura e urinocultura, entrambe risultate negative, quindi avevamo escluso le infezioni. Tuttavia, visto che la prostatite persiste, il medico mi ha prescritto altri esami..
una eco addome completa
2 esami del sangue : Treponemia pallidum anticorpi (ricerca quantitativa mediante emoagglutin. passiva) /treponemia pallidum anticorpi anti cardiolpina (flocculazione)
e un esame di stamey

Il mio problema riguarda la perdita di secrezioni, sia pipi che liquido preseminale.
Mi chiedevo. Ma questi esami, specie quello del sangue, servono anche ad individuare eventuali malattie sessualmente trasmissibili oppure devo fare un esame diverso? Io ho avuto due rapporti orali non protetti ricevuti da due persone che conoscevo appena. Anche se devo dire che il problema c'era anche prima di questo, credo, seppure meno evidente. Io vorrei fare per sicurezza l'esame per le malattie veneree, quindi mi chiedevo se con tutti questi esami potevo pensare di scongiurare tali infezioni oppure debba comunque fare un ulteriore esame per sicurezza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Se i disturbi erano già presenti in precedenza, non ci pare ragionevole tirare in ballo la trasmissione sessuale di infezioni, che comunque si manifesterebbero in modo diverso. Quanto ci riferisce può essere facilmente ricondotto ad una tipica irritazione / congestione della prostata a decorso prolungato. E' abbastanza tipico che agli accertamenti di base non si rilevino alterazioni significative. Il suo medico per puntiglio le ha prescritto gli esami di sangue per la sifilide, ma non ci pare che le sue manifestazioni siano particolarmente sospette per questo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Salve Dottor Paolo Piana.
La ringrazio per la risposta e scusi il ritardo ma aspettavo l'esito degli esami.
Allora gli esami per le malattie sessuali hanno dato esito negativo...
L'unica cosa rilevata sono micoplasmi urogenitali.. in piccole quantità.. quindi una piccola infezione c'è...

In sintesi..
La prima spermiocultura avvenuta prima del secondo rapporto aveva dato esito totalmente negativo.
Questa invece ha dato esito positivo per i micoplasmi.

Il dottore mi ha prescritto un antibiotico per una settimana / poi una settimana di riposo / un'altra settimana di antibiotico / una settimana di riposo e mi ha detto poi di rifare la spermiocultura per vedere se l'infezione persiste.

Come dicevo, la prostatite l'avevo già prima di questa infezione, prostatite peraltro rilevata dall'ecografia, che detta "prostata in sede, di volume regolare ad ecostruttura disomogenea con piccola lobo medio congesto"

Siccome mi fa male sotto lo scroto, ho chiesto al mio medico di prescrivermi un antinfiammatorio. Lui mi ha prescritto il mimesulide, sostenendo che non ne esiste uno specifico per la prostata. Io ho assunto per 3 mesi il licoser, senza risolvere il problema.
Lei ritiene che sia sufficiente prendere il nimesulide per combattere l'infiammazione alla prostata o torno al licoser o ad altro farmaco?
Io sono stufo poiché sono 4 mesi che la prostata mi da noie. Ho 31 anni comunque.
Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Che l'integratore alimentare non sia stato efficace non può stupire. Il nimesulide è invece un potente antidolorifico / anti infiammatorio, da assumere però solo per brevi periodi. visti i suoi pericolosi effetti collaterali. E' altrettanto ben noto che i disturbi prostatici ad andamento prolungato spesso non rispondano bene alle terapie, poiché nella prostata tutti i farmaci entrano poco e male. In sintesi, un breve ciclo di nimesulide prosumibilmente le potrà dare vantaggio, stiamo a vedere. Ricordi comunque che questre situazioni quasi sempre rispondono, più che ai farmaci. all'adozione di provvedimenti tesi ad uno stile di vita sano ed equilibrato, sotto tutti i punti di vista.
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Utente
Utente
Scusi se torno a disturbarla dottore... siccome dopo il primo ciclio di una settimana di antibiotico, la prostata continua a farmi male e mi brucia anche un po la bocca del pene diciamo.. volevo chiederle..
ma la norfloxacina 400 mg è efficace contro i micoplasmi?
Io come dicevo, prendo anche l'antinfiammatorio che, mentre all'inizio sembrava funzionasse, noto che invece questo fastidio/dolore è altalenante.. Ora sembra addirittura peggiorato..
Ora ho iniziato il secondo ciclo di una settimana di antibiotico..
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Come lei avrà già compreso, l'utilità e l'efficacia degli antibiotici nei disturbi di origine prostatica a decorso prolungato sono molto controverse. Vi sono nostri Colleghi affezionati a terapie antibiotiche energiche e prolungate, altri - come noi - decisamente più scettici. Chi abbia veramente ragione per ora non si sa. In ogni caso, la norfloxacina è un antibiotico teoricamente efficace sui micoplasmi.
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Utente
Utente
Grazie mille per le tempestive ed esaurienti risposte.
Vorrei chiederle un'altra cosa. Lei spesso ha parlato di stile di vita appropriato.
Una cosa che non so perché non ho ancora chiarito con nessuno ed è collegata proprio con questo è la seguente:

Cosa intende di preciso con stile di vita sano nella vita sessuale?

Mi chiedo. Durante questa infiammazione/infezione dovrei stare a riposo e non fare niente?
Dovrei anche evitare di eccitarmi?
Noto che anche la semplice eccitazione mi sollecita un po' la prostata.

Quello che mi chiedo insomma, come devo comportarmi a livello sessuale per sposare il migliore degli stili di vita possibile?
NOn so se è esatta come osservazione, dato che si basa sulla mera osservazione/percezione...
dopo essere stato a riposo per tre settimane non ho notato nessun miglioramento, anzi forse notavo la prostata un po' ingolfata. Mentre quando diciamo ho un'eiaculazione, almeno sulle prime, la sento un pochino più leggera.

Lei cosa consiglia?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Su questo tema è difficile dare dei consigli precisi, poiché la sfera sessuale ognuno la vede e la vive a modo suo. In linea di massima si afferma che 2-3 eiaculazioni la settimana costituiscono un buon compromesso e non si deve andre alla ricerca di rapporti troppo prolungati, poiché trattenere l'eiaculazione, così come l'urina, può essere dannoso.
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Utente
Utente
Grazie dottore.

Fatta questa premessa, io credo di sapere cosa ha causato l'infiammazione della prostata, quantomeno nella prima fase.
Purtroppo io soffro di depressione /crisi depressive e quando succede, beh diciamo che son ben distante dal compromesso da lei suggerito.

Credo che poi il quadro sia stato peggiorato da questa infezione da micoplasmi che avrei contratto tra la prima spermiocoltura negativa e la seconda positiva ( ai micoplasmi). Che sia coincidenza o meno, lo stabilirà l'esame di stamey che farò la settimana prossima.

Due ultime domande, se posso.

1 Ma se la spermiocoltura è negativa, lo sarebbe anche l'esame di stamey? Mi chiedo se la spermiocoltura sia sufficientemente valida anche per stabilire se la prostata è infetta o meno, perché se è cosi, allora l'eventuale infezione prostatica devo averla contratta di recente, posteriormente alla prima spermiocoltura, che era negativa.
2 Da come ne parlava la dottoressa, questa infezione da micoplasmi sembrava un'infezione "scema". In fondo non si parla di cose anche abbastanza famose quali gonorrea, sifilide, etc.. Onestamente non ho capito cosa indicano. Posso intendere sia un'infezione più banale e curabile?

Con questo, prometto non la disturbo più. La aggiorno solo sugli esiti degli esami.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Il test di Stamey è stato proprosto qualche decina d'anni fa, sinceramente non ha mai avuto la diffusione ed il sucecsso che si poteva immaginare perché comunque è in grado abbastanza raramente di dare dei responsi concreti, ovvero quelli che permettono una terapia mirata e risolutiva. Noi da sempre pensiamo che qualsiasi risultato di laboratorio non possa essere preso alla lettera, ma sempre interpretato criticamente alla luce della realtà dei disturbi e delle risultanze di una attento esame obiettivo. Ad esempio, parlando di spermiocoltura, le false positività sono molto frequenti e con queste il rischio di essere sottoposti a terapie antibiotiche tanto aggressive quanto sostanzialmente inutili.
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Utente
Utente
Salve dottore,
Scusi se torno a disturbarla.
L'esame di stamey avrei dovuto farlo oggi però ho fatto un errore nel prelievo dell'urina, urinando troppo nei barattoli, quindi mi è stato rinviato.
In ogni modo, siccome mi deprime un po' dover aspettare per una probabile conferma e continuare a sperimentare i classici risultati altalenanti, se non è troppo chiedere e la ringrazio immensamente in anticipo, volevo parlare un'altra volta con lei.

Innanzi tutto,
Sugli esami: Io ho fatto la spermiocultura 3 settimane fa ed è risultata negativa.

Sui sintomi: Devo dire che fino a due settimane fa ero alquanto disperato. Continuavo a soffrire un dolore/bruciore intenso(a volte non riuscivo nemmeno a camminare), un po' sotto lo scroto, un po' attorno all'ano, fino all'osso sacro. Dopo di ché, si è gradualmente ridotto, fino quasi a sparire. Infatti da qualche giorno, ho occasionali fastidi giornalieri, e posso avere la sensazione di avere diciamo una noce nel sedere (in pratica). Pur tuttavia, dal punto di vista del dolore, ho riscontrato un nettissimo miglioramento e sono quasi tornato alla condizione che avevo prima di contrarre l'infezione da micoplasmi, dove il problema più che altro era dovuto alle perdite involontarie.

Purtroppo continuo ad avere perdite di liquido prostatico quando mi eccito(anche se di poco), anche copiose, e ad urinare spesso e con urgenza.

La terapia che sto seguendo è in linea con quanto ha detto lei e diretta a perfezionare il mio stile di vita:
Attività sessuale quasi zero (una eiaculazione ogni 2/3 settimane), ho eliminato quasi del tutto i latticini, il caffè, cibi speziati, non mangio carne..
Mangio cibi che contengono selenio, vitamina D, omega 3 ( macino i semi di girasole e zucca, tonno naturale pinne gialle, etc), zinco (mandorle, ceci, etc), licopene (passata di pomodoro), faccio centrifugati con sedano, prezzemolo, cetriolo, bietola,(per esempio) che sono disintossicanti e diuretici, bevo almeno 2 litri di acqua al giorno, mi faccio tisane di tè verde e ortica, e assumo il licoser(una pillola per giorno).
Ho fatto questo piano cercando su internet e cerco di seguirlo tutti i giorni.

Detto questo, le volevo chiedere 3 cose:

1 Cosa ne pensa del mio piano alimentare?

2 A me non crea troppi problemi l'urgenza di urinare, ma le perdite di liquido sì. Sono inconvenienti e deprimenti. Mi chiedevo. Nella sua esperienza, ritiene che questa disfunzione possa scomparire nel tempo?

3 Secondo lei, potrebbe giovare alla prostata non avere affatto rapporti e nemmeno eccitarsi? Insomma, lasciarla totalmente a riposo? Io potrei farlo, se chiaro, ne valesse la pena.

Mi scuso se ho scritto molto, ma volevo essere esaustivo.

Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
1) Per l'alimentazione l'urologo può dare delle indicazioni molto generiche. Vediamo che lei ha fatto delle scelte precise basandosi "sulla rete", cosa che in campo sanitario sarebbe sempre meglio evitare ... comunque ... veda lei. Ci sono anche dei validi professionisti che si chiamano nutrizionisti, forse gli unici in grado di esprimere giudizi concreti su questi temi e non solo dei "sentito dire".
2) L'abbondabte secrezione prostatica va di pari passo con l'irritazone, diciamo che si può andare incontro ad oscillazioni nel tempo, come in tutte le prostatiti croniche che si rispettano.
3) Si suol dire che, ad eccezione della fase acuta delle prostatiti febbrili, un paio di eiaculazioni la settimana siano perlopiù benefiche. A meno che si sperimenti quanto sia l'eiaculazione stessa a causare un accentuarsi dei disturbi.
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Utente
Utente
Questo lo so ma non ho ancora avuto modo... I costi sono alti e visite e esami.. Tanti...
Devo quindi intendere che non posso sperare in un scomparsa dei sintomi. Il mio problema sembra più legato all eccitazione. Più sono diciamo su di giri, più liquido perdo, piú la prostata può darmi fastidio. Non sarà che ho un problema ormonale, come diceva il mio primo urologo? Lui mi. Prescrisse un esame che non ho più fatto:
FSH LG testosterone prodottina FT3 FT4 TSH.
Però il secondo urologo non lo ritenne necessario. Lei cosa ne pensa?
Un altra cosa volevo chiedere. Ma siccome perdo tutto questo liquido prostatico, invece di una normale spermiocultura, non potrei semplicemente analizzare questo liquido? Per me sarebbe facile raccoglierlo. É plausibile un esame del genere? Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gli esami ormonali si possono ripetere, non è che ci si debba attendere granché. L'analisi del liquido prostatico è una componente definita del cosiddetto test di Stamey. Il risultato deve però essere interpretato con molto senso critico, poiché il falsi positivi posso esssere molto frequenti.
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Utente
Utente
Salve dottore,

Volevo chiedere.. qualche giorno fa, ho avuto un rapporto.
Ora mi brucia a volte la punta del pene. Non vorrei aver ripreso un'infezione da micoplasmi. Il fastidio prostatico forse si è accentuato.. forse... perché onestamente mi sta facendo impazzire, perché non da mai nessuna indicazione precisa. Ma forse mi faccio mille problemi per niente. Certo è che il problema persiste, il dolore, e non posso pensare di dover andare avanti così per sempre..!
Peraltro, al fastidio prostatico, si aggiunge anche un fastidio al testicolo sinistro che mi porto dietro da diversi anni. Non credo proprio siano correlati(nel senso che la prostata causa tutto). Riconosco quando il dolore mi parte dal testicolo e quando invece dalla prostata, avendo familiarizzato con quello per anni, forse 5, forse 6. E questo dolore si acutizza avvolte e si aggiunge all'altro. Il mio urologo mi disse che ho un testicolo molto più piccolo dell'altro, quindi non è normale e l'ha imputato forse a un trauma in età puberale. Ho un leggero varicocele, di primo grado, diagnositcato con ecodopler, per cui lui sosteneva che non era possibile che potesse esserne la causa.

Ad ogni modo, siccome io martedì ho il test di stamey, volevo chiedere... ma il test è valido anche qualora vi fosse un'infezione posteriore alle vie urinarie?

Nel senso... Ricapitolando..
1 Io avevo prostatite.. e la spermiocoltura era risultata negativa.. quindi probabilmente abatterica.

2 Poi ho preso un'infezione confermata da nuova spermiocoltura positiva.

3 Ho fatto la spermiocoltura di controllo.. negativa..

4 Purtroppo la prostatite persiste.. seppure con effetti più blandi..

5 Nuova presunta infezione via urinarie?

siccome si valuta col metodo del confronto... e l'idea era quella di capire se la causa della prostatite era batterica o infiammatoria... un'eventuale nuova infezione che potrebbe anche aver attaccato la prostata, non mi andrebbe a invalidare i risultati?
In questo caso, dovrei rifare prima la spermiocoltura?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Il test di Stamey è più sensibile dell sola spermiocoltura, si riserva ovviamente a casi di più complessa interpretazione. Ripetiamo che comunque ancje lo stesso risultato del test deve essere valutato attentamente e correlato con la realtà dei suoi disturbi, poiché i falsi positivi sono molto frequenti.
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Utente
Utente
Buon giorno dottore,
Ho fatto il test di stamey. I risultati non saranno pronti prima di lunedi.
Per questa ragione, ho un problema. Il bruciore è peggiorato molto.. mi brucia in special modo la regione intorno all'ano. La sintomatologia è la stessa di quando ho contratto il mese scorso l'infezione da micoplasmi.
Io vorrei prendere una pillola di norfloxacina mattina e sera nel frattempo. Lei cosa ne pensa? A parte il fatto il dolore, ma se ho un'infezione, è lecito preoccuparsi che si possa diffondere ulteriormente nella prostata al punto da diventare intrattabile?
L'ultima volta sono riuscito a curarla. Quantomeno, la spermiocultura era poi risultata negativa.
Capisco che però, pur ammettendo che ci sia infezione e, salvo coincidenze assurde, sono certo che sia così, non significa necessariamente che sia da micoplasmi.
Il mio urologo è costoso e lontano, per cui vorrei vederlo la settimana prossima con dati alla mano.
Nel frattempo, cosa pensa sia meglio fare? Aspettare o fare una settimana di norfloxacina?
La ringrazio come sempre per la disponibilità,
Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Aspettare.
Inoltre spassionartamente le consigliamo di trovarsi uno specialista più vicino e meno costoso, con il quale riesca comunque ad intrattenere un buon rappoirto di comunicazione e fiducia. Questo poiché queste situazioni necessitano di controlli frequenti, che non devono essere condizionati da fattori economici o logistici.
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Utente
Utente
Buon giorno,
Ho curato una leggera infezione con bassado, fatto la spermiocultura e test di stamey, che risultano negativi. L'urologo mi ha detto che la prostata è leggermente infiammata e mi ha prescritto rectofix per una settimana e prostafix per sei mesi.

Mi chiedevo. Io già ho fatto una cura con il licoser plus con un altro urologo, che contiene le stesse quantità di serenoa di prostafix, ma con la differenza che nel licoser c'è il licopene, l'urtica e il tè verde.
Un'altra differenza è la presenza di acidi grassi.. e.s. tit. 30% in acidi grassi tot nel prostafix e 45% nel licoser.

SIccome ho letto che l'efficacia del serenoa dipende molto dal processo di estrazione(a secco, lipidico-sterolico, etc), a prescidere da quanto ne assumi in una capsula, nella sua esperienza quale sarebbe il farmaco più efficace?
Se dovessi giudicare da quanto leggo nelle istruzioni, direi che il licoser plus è meglio, almeno in questo confronto, poiché possiede più principi attivi. (certo costa anche decisamente di più(30 euro contro i 20 del prostafix).
Inoltre, sono diversi anche nella concentrazione degli acidi grassi, 30% e 45%. In questo specifico, non so quale sia meglio.
Grazie per disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Si tratta sostanzialmente di integratori di origine vegetale dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile. Spaccare il capello in quattro su tecniche di estrazione e percentuali ci pare molto vano. Segua le indicazioni dello specialista in cui ripone fiducia.
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Utente
Utente
Salve dottore,
scusi se la disturbo ancora. Volevo chiederle.
Ormai credo non ci sia quasi dubbio che io abbia a che fare con una prostatite cronica di natura infiammatoria.
Sto assumendo integratore alimentare licoser e lo farò per altri 3 mesi.
Una domanda.
Io perdo liquidi in maniera più o meno copiosa in relazione al grado di eccitazione, ma purtroppo anche se piccolissimo, perdo qualcosina. Mi chiedevo. Questa perdita di liquidi (prostatici perché viscida) fa bene o male alla prostata? Visto che io prendo questi integratori per drenare liquidi prostatici, questi perdita di liquido è il risultato della terapia o un complemento della terapia e quindi va vista come una cosa benefica alla prostata perché ne drenerebbe i liquidi? O dovrei evitare o limitare che succeda per non sforzare la prostata perché è un po' come un'eiaculazione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La prostata è una ghiandola ed il ristagno della secrezione è di certo sfavorevole. Pertanto, il fatto che questa venga eliminata non può essere che un fatto positivo.
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Utente
Utente
Ma quindi se favorisco questa fuoriuscita attraverso massaggio prostatico o piccola stimolazione esterna o attraverso lieve eccitazione, quindi senza eiaculazione a seguire, aiuto la prostata a liberarsi del liquido e quindi a "guarire"?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Meglio che tutto si svolga in modo spontaneo e non stimolato. Il "massaggio prostatico" era una manovra in voga nei tempi passati, ora passata un po' di moda, visto che comunque non si è mai dimostrato che fosse così efficace.
[#24]
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Utente
Utente
Salve dottore,

L'ho già menzionato precedentemente credo, comunque oltre alla prostatite, ho un problema al testicolo sinistro, che risulta molto più piccolo del destro, probabilmente a seguito di un problema in età puberale non trattato(un urologo sostiene) e che a volte mi fa davvero male, al punto da non lasciarmi dormire. Io ho un leggero varicocele, ma siccome risulta di primo o secondo grado, e lo spermiogramma risultò buono, gli urologi visti finora hanno sempre imputato questo dolore alla dimensione del testicolo (o a ipersensibilità) e non al varicocele. L'ultimo urologo mi ha detto di fare lo spermiogramma tra sei mesi, ossia dopo la cura con integratore alla prostata. Io però mi chiedevo se diciamo l'integratore alla serenoa che io prendo interferisse con la mia capacità di produrre spermatozoi, e quindi...
Quest'esame potrei farlo adesso? Una cosa che mi chiedo.
Inoltre.. Ma se anche lo spermiogramma indica che la mia capacità "spermatozoica" è buona, è sufficiente questo esame ad indicare che non vi è una sofferenza testicolare? Voglio dire, se il mio testicolo mi fa così male, ci sarà una ragione! Evidentemente, tutto il mio sperma è prodotto dall'altro testicolo, che è vicario. Mi chiedo quale sia il problema.
Pensa anche lei derivi dalle dimensioni?
Anche lei escluderebbe che il problema sia il varicocele?
Io vorrei operarmi, anche a titolo velleitario, che magari aiuta il mio testicolo a stare meglio. Lei cosa ne pensa?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Non è mai il caso di fare interventi chirurgici a titolo velleitario, poiché anche i più banali possono potenzialmente avere delle complicazioni. Posto che la valutazione diretta è sempre assolutamente indispensabile per formulare un giudizio, non è raroil ricontro di questi testicoli piccoli ed ipersensibili, per i uali è difficile proporre un siluzione, tantopiù se chirurgica. La produzuine di spermatozoi è perlopiù indipendente dal fatto che vi sia dolore.
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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