Estate: dieci cose da sapere sull'HIV

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Siamo nel pieno di un’estate calda e un po’ afosa e, mentre buona parte di noi va in vacanza e si prende una meritata pausa di giusto riposo, l’HIV purtroppo no; anzi l’estate è la stagione dove, soprattutto tra i più giovani, aumentano i comportamenti pericolosi e quindi il rischio di contrarre l’infezione.

A questo proposito l’ignoranza, a tutti i livelli, della nostra popolazione è molto alta e di contro le campagne e le attività di prevenzione, promosse a livello ministeriale ed in altre sedi, sembrano essere praticamente inesistenti.

 

   

 

Nel tentativo di riparare a questo importante buco informativo il Network Persone Sieropositive (NPS Italia onlus), in collaborazione con la YAM112003, un’agenzia specializzata in strategie d’ideazione e realizzazione di contenuti, distribuiti su diverse piattaforme multimediali, ha prodotto e lanciato un video dal titolo “10 cose che non sai sull’HIV”; la sua durata è di circa due minuti e, con uno stile facile e leggero, vengono spiegati concetti a volte difficili da capire, come ad esempio intervallo finestra, incubazione del virus, dinamiche e modalità di trasmissione dell’infezione.

In modo diretto e semplice si cerca così di raggiungere l’interesse soprattutto dei nostri giovani utilizzando comunque un linguaggio preciso ma facile ed ironico a loro famigliare.

 

https://www.youtube.com/watch?v=cAN8bbWaVTE

 

Oltre ai ragazzi e alle ragazze il video, presentato in lingua italiana, è naturalmente diretto anche a tutte le diverse comunità, presenti sul nostro territorio nazionale, dove il rischio di contrarre un’infezione a trasmissione sessuale sembra essere più importante.

 

 Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/196-la-prevenzione-andrologica-nell-eta-pediatrica-e-puberale.html

 

Data pubblicazione: 03 agosto 2016 Ultimo aggiornamento: 24 aprile 2017

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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8 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

a mio avviso e' stato creato troppo allarmismo su questo virus che e' rimasto vincolato alle categorie a rischio,secondo una stima dell'oms di fine anni 80 dovevamo al giorno d'oggi essere tutti infetti invece non e' stato cosi',strano che una malattia infettiva resti imprigionata in certi gruppi va contro le leggi dell'infettivologia

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Purtroppo le categorie a rischio non sono poche ma fortunatamente le ultime strategie terapeutiche hanno aiutato a fermare la diffusione di questa grave malattia a trasmissione sessuale.

#3
Ex utente
Ex utente

A me risulta che i gruppi a rischio siano i gay e chi si droga per via parenterale con lo scambio di siringhe,il contatto etero pare poco a rischio se non per le altre mst,che ne dice che un gruppo abbastanza nutrito di scienziati ha messo in discussione la correlazione diretta tra hiv e aids gia' dagli esordi della malattia?e che questo virus infettando solo una su 10000 cellule bersaglio come fa a far insorgere la malattia?

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
le sue posizioni ricordano quelle di alcuni vecchi politici sudafricani, purtroppo smentite da successive e più ponderate valutazioni cliniche ed epidemiologiche.
Un cordiale saluto.

#5
Ex utente
Ex utente

piu' che politici anche scienziati che sono stati messi a tacere,comunque anche nel dubbio usiamo sempre il preservativo

#6
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Perfetto, vedo che il vecchio detto "Meglio aver paura che buscarle" è stato ben compreso!

#7
Utente 413XXX
Utente 413XXX

il medico dell'ospedale dove feci il test hiv (fortunatamente negativo) mi disse che lo studio più ampio sulla trasmissione del virus attraverso il sesso orale fu fatto anni fa, in Spagna, dove furono monitorati per decenni non ricordo quante coppie sessualmente attive, dove uno dei due partner, per coppia, era sieropositivo mentre l'altro no. tutte le coppie fecero sesso orale non protetto e quello penetrativo protetto. Ebbene, non fu registrato nemmeno UN caso di contagio. Quindi non capisco perchè nel video affermino che il sesso orale sia così rischioso,

#8
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

non so a quale lavoro spagnolo lei si riferisca ma purtroppo la possibilità di un possibile contagio attraverso sesso orale non protetto non è mai da escludere.

Un cordiale saluto.

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