Tosse cronica.

Tosse cronica/persistente

valeriolangella
Dr. Valerio Langella Allergologo, Medico internista, Pneumologo

La tosse è una reazione aspecifica ad un’infiammazione generalmente localizzata a livello delle alte o basse vie aeree (orofaringe compreso). Una tosse occasionale è normale, aiuta a rimuovere irritanti e secrezioni dai polmoni e impedisce stasi di muchi e possibili sovrainfezioni.

Cosa si intende per tosse cronica?

La tosse è cronica o persistente quando ha una durata di almeno otto settimane o più negli adulti, o quattro settimane nei bambini.

È un disturbo frequente, molto fastidioso e la causa o le cause spesso possono essere di difficile individuazione. Talvolta, nonostante indagini approfondite, una notevole percentuale di persone con tosse cronica ha forme inspiegabili per le quali l’unica via, risolutiva o meno, è una terapia empirica o ex adiuvantibus.

La tosse cronica è riportata dal 10-15% degli adulti ed è causa di circa il 20% degli accessi a visita specialistica.

Sintomi associati alla tosse cronica

La tosse (secca e stizzosa, catarrale, abbaiante, pertussoide etc…) può manifestarsi da sola o in associazione ad altri segni e sintomi a carico di altri organi ed apparati:

  • ostruzione nasale
  • ingorgo faringeo
  • gocciolamento retronasale
  • raucedine
  • sibili (il cosiddetto wheezing respiratorio)
  • acidità e pirosi gastrica
  • mal di testa.

Perché hai la tosse cronica?

Tra i fattori di rischio della tosse persistente si annovera certamente:

  • il fumo di tabacco,
  • inquinanti ed allergeni ambientali indoor e outdoor.

Inoltre si tratta di un disturbo più frequente nel sesso femminile.

Cause

In molti casi la causa di tosse cronica non è unica, ma vi è una concomitanza di fattori scatenanti/aggravanti: 

  • Post nasal drip
  • Asma bronchiale
  • Malattia da reflusso gastroesofageo
  • Bronchite cronica
  • Malattie infettive/infiammatorie acute e croniche delle vie aeree superiori ed inferiori
  • Farmaci
  • Neoplasie
  • Malattie neuromuscolari e cerebrovascolari
  • Idiopatica o psicogena (diagnosi di esclusione).

Quali sono le complicanze?

Complicazioni frequenti sono:

  • disturbi del sonno,
  • cefalea,
  • senso di ottundimento,
  • vertigini,
  • sudorazione eccessiva, 
  • perdita del controllo sfinteriale (incontinenza urinaria),
  • fratture costali (rare, soprattutto negli anziani),
  • episodi presincopali/sincopali (di natura vaso vagale).

Come curare la tosse cronica?

Un’accurata anamnesi e visita medica spesso sono sufficienti per l’orientamento diagnostico.

Talvolta sono invece necessari:

  • esami laboratoristici e microbiologici (emocromo, esame citologico o dell’espettorato),
  • esami radiologici (rx e/o TC),
  • esami strumentali (esame spirometrico, EGDS, rinofibrolaringoscopia, broncoscopia etc…).

La terapia, inizialmente ex adiuvantibus o empirica, è volta a risolvere la malattia/causa sottostante.

Data pubblicazione: 10 maggio 2017

Autore

valeriolangella
Dr. Valerio Langella Allergologo, Medico internista, Pneumologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2004 presso SECONDA UNIVERSITA' DI NAPOLI.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Napoli tesserino n° 31075.

Specialista con pluriennale esperienza in Medicina d’Emergenza-Urgenza, Allergologia e Immunologia Clinica, e Medicina Interna. Esperto in Pneumologia e Malattie Rare, con Master II livello conseguito a La Sapienza di Roma. Consulente medico legale del Tribunale e membro attivo di importanti società scientifiche italiane, garantisce competenza e autorevolezza nel settore sanitario.

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1 commenti

#1
Foto profilo Dr. Vito Di Cosmo
Dr. Vito Di Cosmo

La causa più frequente della tosse cronica è quella meno considerata e più banale: sgoccioliio retronasale di poche secrezioni che, per vellichio e/o apposizione di secrezioni in faringe (soprattutto se geneticamente più sensibili) e laringe, determina tosse persistente che, per stimolo meccanico determina ulteriore flogosi, causa di tosse ulteriore: circolo vizioso e tosse cronica. Il pz non dirà MAI di essere portatore di rinite, in quanto lieve o "abituatosi". BASTA EFFETTUARE UNA MANOVRA BANALISSIMA: OCCLUDERE UNA NARICE CON UN DITO ASPIRANDO FORTE CON L'ALTRA E VICEVERSA.
In caso di anche poche secrezioni o narici non perfettamente libere, si possono effettuare adeguati frequenti lavaggi delle narice con ipertonica 3% spray che, magari in combinazione con cicli di corticosteroidi spray nasale, possono correggere lo sgocciolio e ridurre la tosse fino ad abolirla, effettuando almeno i lavaggi alla lunga. Difficile da fare perché gli spray in commercio sono monouso e molto spesso inadeguati. Sono costosi, non si aprono a "cono rovesciato" affinché rimangano nelle narici senza creare ulteriori problemi nella via aerea alta. In commercio, girando in internet, si trovano spray nasali ricaricabili, ùùadeguati ed a basso costo. Si potrebbe preparare acqua salina al 3% artigianale ma, sbagliando il dosaggio, si possono otterre ulteriori problemi. L'ideale sarebbe produrre contenitori anche in plastica ed a basso costo, di acqua salina 3%. Difficilmente una Casa Farmaceutica lo farà perché ci guadagnerebbe troppo poco, a fronte di una richiesta ancora molto bassa....

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