Ictus cerebrale.

Ictus: i 6 segnali per riconoscerlo in tempo

Ogni anno l'ictus colpisce 15 milioni di persone in tutto il mondo: 5 milioni perdono la vita e altri 5 milioni subiscono disabilità permanenti, con un impatto significativo su famiglie e comunità. Chi sopravvive può riscontrare poi perdita della vista o della parola, paralisi e confusione. Inoltre, chi ha già avuto un ictus è a maggior rischio di ulteriori episodi. In occasione della Giornata Mondiale dell'ictus che ricorre il 29 ottobre, ecco i segnali per imparare a riconoscerlo in tempo.

FAST: il metodo per riconoscere un ictus

Face, Arm, Speech, Time: segnali da riconoscere e cosa fare in caso di ictus

I sei sintomi dell’ictus: riconoscerli per agire rapidamente

L’ictus è una condizione tempo-dipendente: prima si interviene maggiori sono le probabilità di recupero completo. È cruciale identificare immediatamente i segnali: se si nota qualcuno con sintomi sospetti d'ictus bisogna contattare subito i servizi medici o chiamare un’ambulanza comunicando il sospetto d'ictus".

Ecco i segnali di un ictus:

  1. intorpidimento improvviso di viso, braccio o gamba su un lato del corpo;
  2. confusione improvvisa o difficoltà nel parlare o comprendere;
  3. problemi visivi in uno o entrambi gli occhi;
  4. difficoltà nella deambulazione o perdita dell'equilibrio;
  5. forte mal di testa senza causa apparente;
  6. svenimenti o perdita di coscienza.

Guarda il video: Cos'è l'ictus? Ecco tutto quello che devi sapere

Prevenzione: niente fumo, dieta sana ed esercizio fisico

Riconoscere prontamente i sintomi resta fondamentale anche per la fase di riabilitazione, ma nonostante questo nonostante l'accesso ad avanzate e moderne cure post-ictus, il rischio è che oltre la metà dei soggetti colpiti muoia o rimanga disabile.

Ecco perché prima di tutto bisogna pensare alla prevenzione.

Diversi fattori aumentano la probabilità d’insorgenza dell’ictus, alcuni sono legati allo stile di vita.

Le abitudini più rilevanti nella prevenzione dell'ictus comprendono:

  • evitare fumo e consumo di tabacco;
  • seguire una dieta sana limitando il consumo di sale;
  • praticare attività fisica regolare.

Per approfondire:Quanto sale possiamo assumere ogni giorno?

Scelte sbagliate nello stile di vita possono causare gravi problemi fisici:

Per approfondire:Quali sono le cause del colesterolo alto?

Secondo l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità):

  • 4 su 10 morti per ictus potrebbero essere evitate mantenendo sotto controllo la pressione arteriosa
  • 2/5 dei decessi sotto i sessantacinque anni sono collegati al fumo.

Altri fattori critici includono fibrillazione atriale ed eventi cardiaci acuti come infarti.

Per approfondire:Ictus ischemico o emorragico: qual è la differenza?

In Italia meno morti negli ultimi 30 anni grazie alla prevenzione e alle cure

L'incidenza dell'ictus sta diminuendo in molti paesi ad alto reddito, grazie soprattutto a un miglior controllo dell'ipertensione e alla riduzione del fumo. Tuttavia, l'invecchiamento della popolazione porta comunque a un aumento del numero totale di casi.

In Italia, le malattie del sistema circolatorio, come l’ictus (insieme alle malattie ischemiche del cuore, cerebrovascolari e altre cardiache), costituiscono la principale causa di morte, rappresentando il 30,9% dei decessi nel 2022 (dato più recente disponibile).

Tra questi, i decessi per malattie cerebrovascolari costituiscono il 24,6% del totale dei decessi legati al sistema circolatorio. Nel nostro Paese, in linea con l'Europa ma diversamente dalle nazioni a reddito medio-basso, si è registrato negli ultimi trent'anni una diminuzione dei casi e della mortalità per ictus [1].

Incidenza malattie cerebrovascolari - Fonte Istituto Superiore di Sanità
Periodo Indicatore Variazione (%) Note
2017–2022 Tasso di mortalità per malattie cerebrovascolari −14,8% Trend in calo nonostante l’aumento dei decessi nel 2020 dovuto al Covid-19.
1980–2022 Tasso di mortalità per malattie cerebrovascolari (lungo periodo) −73,4% (−75,1% uomini; −72,7% donne) Riduzione marcata sul lungo periodo. Fonte dati: stime ufficiali (Eurostat / statistiche nazionali).

"La diminuzione della mortalità per le patologie del sistema circolatorio, tra cui l’ictus", sottolineano gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, "è stata favorita da migliori misure preventive e terapeutiche. Anche il potenziamento degli interventi assistenziali e riabilitativi ha contribuito a ridurre la disabilità associata".

Per approfondire:Calcola il tuo rischio cardiovascolare

Il progetto CUORE dell’ISS: dati sulla popolazione generale

I primi dati raccolti dall’indagine periodica sulla salute italiana ITA-HES - Progetto CUORE, condotto dall’ISS [2], indicano che nel biennio 2023-2024 tra gli adulti dai 35 ai 74 anni:

  • la pressione arteriosa sistolica media risulta essere di circa 135 mmHg negli uomini contro i circa126 mmHg nelle donne; quasi metà degli uomini (49%) e oltre un terzo delle donne (37%) mostrano valori elevati o assumono farmaci specifici (con molti inconsapevoli).
  • Il consumo medio giornaliero pro capite salino ammonta a circa nove grammi fra gli uomini ed oltre sette grammi fra le donne (standard Oms meno cinque grammi/giorno), con solo poco più del nove percento maschile ed oltre ventitre percento femminile conformemente agli obiettivi Oms.
Dall'Istituto Superiore di Sanità, in occasione di questa giornata, si ribadisce quindi l’urgenza di investire nella prevenzione e di promuovere azioni coordinate e integrate lungo tutto il percorso di cura.

Per approfondire:Rischio cardiovascolare: come si comportano gli italiani?

Fonte

  1. Istituto Superiore di Sanità - comunicato stampa "Giornata Mondiale dell'Ictus 2025"
  2. Italian Health Examination Survey - Progetto CUORE (2023-2025)
Data pubblicazione: 28 ottobre 2025

Autore

redazione
Redazione Scientifica Medicitalia

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