Ansia domande risposte video.

Quali sono le domande più frequenti dell'ansioso?

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta

Fra chi soffre d'ansia alcune domande sono molto frequenti. Da una di queste, anche semplice, è possibile capire subito cos'è che sta motivando proprio quella domanda e non un'altra: una psicodiagnosi di massima si può fare in meno di cinque minuti, se si è allenati.

Vediamo quali sono le richieste più diffuse e come rispondere.

Perché mi è venuta l'ansia?

"Prima non ne soffrivo! Perché ora sì?", questa una delle prime domande che si pone il paziente ansioso. Questo avviene perché siamo abituati a ritenerci esseri imperfetti e a considerare l'ansia come una debolezza. Il trucco è imparare ad affrontare il disturbo ansioso come si affronta un qualsiasi problema di salute, ossia curandolo con l'aiuto di uno specialista.

E se avrò delle ricadute?

Pensare di non ricadere nell’ansia dimostra una rigidità di pensiero: nulla è permanente e definitivo, anche nelle cure. Ma la psicoterapia aiuta ad acquisire degli strumenti che possono essere utilizzati in qualsiasi momento che permettono di tenere sotto controllo il problema e, magari, di non avvertirlo più in futuro. Nel video vediamo come affrontare il timore di ricadute e il desiderio di uscire dall'ansia una volta per tutte.

 

Per approfondire:Ansia: i 7 segnali di allarme

Se ottengo l'effetto opposto?

"Dottore, ma non è che facendo come dice, il mio problema aumenterà?". In questo caso si tratta di una forma di superstizione: anche questa è un'espressione di preoccupazione, di paura che se fai o non fai determinate cose, potrà succederti qualcosa di male, tipico del pensiero di chi ha dei disturbi ossessivi. Il paziente deve imparare ad affidarsi allo specialista e a provare a mettere in pratica quello che gli viene consigliato: in questo modo si possono affrontare i comportamenti ossessivi.

Perché ci sono cascato di nuovo?

Questa domanda solitamente è segno di un certo scoraggiamento. Se ci si preoccupa per la ricaduta significa che l'ansia non è ancora superata e che, forse, qualcosa non ha funzionato: il paziente non ha messo in pratica gli strumenti che ha ricevuto oppure è necessario affidarsi a un altro specialista. 

Quanto tempo ci vuole per guarire?

Se soffri di ansia e stai facendo una cura dallo psicologo per liberartene, arriva un momento in cui inizi chiaramente a capire che stai migliorando. E potresti credere che l'ansia sia una sensazione sempre negativa, quindi da azzerare completamente.

Ma è davvero così? In realtà una piccola dose di ansia è normale e positiva perché aiuta a mantenere l'attenzione sull'obiettivo da raggiungere, al contrario è patologica quando impedisce di raggiungerlo. Raggiungere questo equilibrio può richiedere tempi diversi per ciascun paziente.

 

Per approfondire:I sintomi fisici dell'ansia

Data pubblicazione: 11 febbraio 2022

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Ansia

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