Consiglio sull’effettuazione o esenzione da vaccino covid-19
Buonasera,
Mio padre di 64 anni Paziente noto per cavernomatosi multipla cerebrale, epilettogenea, in terapia con gardenale e tolep, in relativo benessere dopo vaccinazione anti covid con Moderna, nel luglio del 2021 ha presentato disturbi alla deambulazione progressivamente ingravescente che ha richiesto nell’Agosto del 2021 ricovero con diagnosi versamento pleurico e Guillain-barrè.
Curata tale malattia si notavano dei piccoli miglioramenti che però si sono interrotti nell’ottobre 2021 quando veniva riscontrata un’astenia marcata con riscontro di anemizzazione che hanno portato ad un nuovo ricovero in Ematologia.
Durante tale ricovero durato fino al 15. 12.
2021 si è verificata un improvvisa agli arti di sinistra pertanto A seguito di un RM encefalo si notava un nuovo evento emorragico a carico di un angioma del peduncolo cerebellare sinistro.
Trattato con ig vena, metilplednisodone e poi RITUXIMAB.
Ha eseguito anche prelievo del liquido pleurico che non ha rilevato segni di malignità.
Dimesso con consiglio di essere ricoverato presso una clinica riabilitativa in quanto in notevole impaccio motorio.
Molto medici hanno ipotizzato che tale peggioramento e specialmente la guillain barre fosse probabilmente causata dal vaccino moderna.
La domanda che mi affligge è su cosa sia più giusto per lui, fare la terza dose di vaccino e rischiare che si possano ripetere tutte le presunte e gravi reazioni avverse o non farlo e rischiare che, essendo un soggetto molto fragile eventualmente dovesse contrarre il covid per lui sarebbe un grosso problema.
Una dottoressa ematologa durante il suo ultimo ricovero mi diceva che con il rituximab, usato per l’anemia emolitica autoimmune non avrebbe potuto effettuare il vaccino non prima di alcuni mesi, ma comunque essendo immunodepresso per via di tale farmaco il covid per lui potrebbe essere molto pericoloso.
Ho letto che per i pazienti che hanno assunto questo tipo di farmaco probabilmente gli effetti del vaccino potrebbero essere scarsi se non nulli, ma alla luce di ciò vorrei sapere, viste le patologie è il rapido peggioramento succeduto qualche giorno dopo il vaccino e vista però anche l’estrema fragilità di mio padre quale sia la strada migliore da prendere, quella che presenti il minor numero di rischi.
Ringrazio in anticipo chi risponderà e cercherà di aiutarmi, mio padre ora si trova in una situazione di salute molto precaria e delicata, e vorrei un aiuto a prendere la scelta più giusta e ponderata possibile.
Mio padre di 64 anni Paziente noto per cavernomatosi multipla cerebrale, epilettogenea, in terapia con gardenale e tolep, in relativo benessere dopo vaccinazione anti covid con Moderna, nel luglio del 2021 ha presentato disturbi alla deambulazione progressivamente ingravescente che ha richiesto nell’Agosto del 2021 ricovero con diagnosi versamento pleurico e Guillain-barrè.
Curata tale malattia si notavano dei piccoli miglioramenti che però si sono interrotti nell’ottobre 2021 quando veniva riscontrata un’astenia marcata con riscontro di anemizzazione che hanno portato ad un nuovo ricovero in Ematologia.
Durante tale ricovero durato fino al 15. 12.
2021 si è verificata un improvvisa agli arti di sinistra pertanto A seguito di un RM encefalo si notava un nuovo evento emorragico a carico di un angioma del peduncolo cerebellare sinistro.
Trattato con ig vena, metilplednisodone e poi RITUXIMAB.
Ha eseguito anche prelievo del liquido pleurico che non ha rilevato segni di malignità.
Dimesso con consiglio di essere ricoverato presso una clinica riabilitativa in quanto in notevole impaccio motorio.
Molto medici hanno ipotizzato che tale peggioramento e specialmente la guillain barre fosse probabilmente causata dal vaccino moderna.
La domanda che mi affligge è su cosa sia più giusto per lui, fare la terza dose di vaccino e rischiare che si possano ripetere tutte le presunte e gravi reazioni avverse o non farlo e rischiare che, essendo un soggetto molto fragile eventualmente dovesse contrarre il covid per lui sarebbe un grosso problema.
Una dottoressa ematologa durante il suo ultimo ricovero mi diceva che con il rituximab, usato per l’anemia emolitica autoimmune non avrebbe potuto effettuare il vaccino non prima di alcuni mesi, ma comunque essendo immunodepresso per via di tale farmaco il covid per lui potrebbe essere molto pericoloso.
Ho letto che per i pazienti che hanno assunto questo tipo di farmaco probabilmente gli effetti del vaccino potrebbero essere scarsi se non nulli, ma alla luce di ciò vorrei sapere, viste le patologie è il rapido peggioramento succeduto qualche giorno dopo il vaccino e vista però anche l’estrema fragilità di mio padre quale sia la strada migliore da prendere, quella che presenti il minor numero di rischi.
Ringrazio in anticipo chi risponderà e cercherà di aiutarmi, mio padre ora si trova in una situazione di salute molto precaria e delicata, e vorrei un aiuto a prendere la scelta più giusta e ponderata possibile.
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dopo
Utente
Buonasera dottore, la ringrazio per la puntuale risposta, alcuni suoi colleghi mi hanno detto che la guillain barre è un raro effetto collaterale del vaccino astrazeneca e ad oggi non c’è correlazione tra il vaccino moderna e la patologia su indicata.
Secondo lei ci potrebbe essere una correlazione? O magari si tratta di mera coincidenza? Mi scuso per le ulteriori domande ma purtroppo essendo mio padre estremamente fragile per via anche dellimmunosoppressione in caso contragga il covid potrebbe essere un vero problema e vorrei essere sicuro di prendere la scelta più giusta
Secondo lei ci potrebbe essere una correlazione? O magari si tratta di mera coincidenza? Mi scuso per le ulteriori domande ma purtroppo essendo mio padre estremamente fragile per via anche dellimmunosoppressione in caso contragga il covid potrebbe essere un vero problema e vorrei essere sicuro di prendere la scelta più giusta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 21/01/2022.
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