Perdita erezione ricorrente: cause e cure?

Buongiorno cari dottori.


Ho 32 anni, premetto di non aver avuto mai problemi negli atti sessuali.


Poco più di un mese fa, durante un rapporto con la mia ragazza (con cui sto da alcuni mesi e ho rapporti da oltre due mesi), ho perso l'erezione e non riuscivo più a riottenerla.
La cosa mi ha mandato in paranoia e ho rigettato il sesso per circa 4 giorni, per la paura di non essere in grado di avere una bella prestazione, fino a che, sforzandomi, sono riuscito ad avere normali rapporti.


Due settimane dopo riaccade la stessa cosa e per ulteriori 4-5 giorni non riuscivo ad avere completamente stimolazione sessuale, per poi tornare ad avere rapporti.


Arriviamo alle trascorse ultime due settimane, dove ho avuto buoni rapporti praticamente tutti i giorni, anche se in alcune posizioni dove "sento poco" tendo a perdere un po' di "durezza" che riacquisisco con posizioni più favorevoli.


Circa 10 giorni fa, per sicurezza, mi sono recato dal mio andrologo che ha controllato il flusso sanguigno dicendomi che è tutto regolare, prescrivendomi azurvig (spray) da assumere solo nelle occasioni in cui sono più giù moralmente.


Ieri, durante un rapporto, ho perso l'erezione e sono di nuovo andato in crisi, tanto che ho deciso di assumere due erogazioni di azurvig e ottenendo una erezione più forte del mio normale (sentivo quasi fastidio in certe occasioni) e che è persistita anche durante fasi dove non ero particolarmente stimolato sessualmente.


Vi chiedo dunque se sia il caso di fare ulteriori analisi, come quella del testosterone o altro che raccomanderete, perché la situazione mi crea un grande sconforto e sono abbastanza sicuro che sia tutto un problema emotivo, ma voglio assolutamente tornare ad avere ottime erezioni per tutta la durata del rapporto.


A questo proposito vi chiedo se sia normale che in posizioni dove sento poco io perda l'erezione, tornando a precisare che pratico sesso sostanzialmente tutti i giorni e vorrei evitare di utilizzare ancora l'azurvig.


Vi chiedo anche se vi siano delle cure come a base di integratori che favoriscano una migliore erezione
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 57.2k 1.3k
Gentile lettore,

la situazione, che ci descrive, è caratterizzata da episodi di perdita dell'erezione, soprattutto in posizioni meno stimolanti, alternati a periodi di normale funzione erettile. Queste informazioni, insieme all'uso con successo di basse dosi di farmaci vasoattivi come lo spray al Sildenafil, suggerirebbero un possibile ed importante problema psicologico.
Comunque ulteriori analisi potrebbero eventualmente essere utili per escludere cause organiche, come una valutazione ormonale completa (testosterone, prolattina, LH, FSH).
Tuttavia, data la sua età e la descrizione dei sintomi, un'eziologia psicogena, magari legata all'ansia da prestazione o allo stress, è molto probabile.
Per rispondere poi alle sue domande:
- è fisiologico che l'intensità dell'erezione vari a seconda del livello di stimolazione. Una leggera diminuzione in posizioni meno favorevoli non è necessariamente patologica, ma la sua percezione come "perdita" potrebbe essere legata all'ansia.
- esistono integratori che promettono di migliorare l'erezione (es. L-arginina, citrullina, ginseng, maca), ma la loro efficacia è spesso limitata e non supportata da solide evidenze scientifiche. La gestione dell'ansia da prestazione, attraverso terapia psicologica (es. cognitivo-comportamentale) o tecniche di rilassamento, è spesso più efficace nel lungo periodo.
Consideri poi che l'uso prolungato di farmaci per l'erezione dovrebbe essere valutato con attenzione. Se la causa è prevalentemente psicologica, affrontare le radici del problema potrebbe essere la soluzione più appropriata e duratura.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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