Ansia e DE: l'ecocolordoppler può essere influenzato?

Gentili dottori.

Sono un uomo di 57 anni che soffre da sempre di deficit erettile, che però risponde bene al Sildenafil.
A volte bastano anche solo 25 mg, altre volte invece anche 50 mg danno una risposta scarsa.
Stesso discorso durante la stimolazione manuale, a volte le erezioni sono vigorose e durature e a volte no, dipende molto dalla intensità dello stimolo mentale.
Non ho erezioni mattutine ma mi pare che quelle notturne siano presenti...per chiarire il quadro della situazione ho eseguito un ecocolordoppler dinamico di cui riporto i risultati.


Valori a 5 minuti da iniezione
Psv: dx 80, 6 cm/sec sx 37, 5 cm/sec
Edv: dx 15, 9 cm/sec sx 7, 5 cm/sec

Valori a 15 minuti da iniezione
Psv: dx 78, 31 cm/sec sx 54, 82cm/sec
Edv: dx 0.0 cm/sec sx 11, 75 cm/sec

RI: dx 1.0 sx 0.79

Premetto che ero molto.
agitato e tachicardico durante l'esame, sono estremamente ansioso e soffro di ipertensione iperadrenergica.
Il medico che ha eseguito l'esame ha parlato di DE veno-occlusivo e mi ha prescritto Sildenafil 50 mg al bisogno.
Secondo voi il mio stato di ansia molto intenso può avere influenzato il risultato portando il meccanismo venoso ad essere meno continente?
Aspetto fiducioso, e con ansia, una Vs.
risposta.
Grazie!
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 57.2k 1.3k
Gentile lettore,

l'ecocolordoppler dinamico valuta il flusso sanguigno nelle arterie e parzialmente la capacità venosa di trattenere il sangue nei corpi cavernosi.

La diagnosi ricevuta di "DE veno-occlusivo" suggerirebbe una capacità inadeguata del sistema venoso del pene di trattenere il sangue dopo la fase arteriosa, portando a una perdita di rigidità.
È plausibile comunque che il tuo stato di ansia e la tachicardia abbiano influenzato i risultati. L'ansia può portare a una vasocostrizione generalizzata, inclusi i vasi del pene, e alterare il flusso sanguigno. Questo potrebbe aver esacerbato la componente veno-occlusiva, rendendola più evidente nell'esame.

Bene ora risentire eventualmente, sempre in diretta, il suo andrologo di fiducia e con lui ridiscutere la sua attuale situazione clinica.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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